Shenzhen: mezzo Murray può bastare contro questo Goffin

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Shenzhen: mezzo Murray può bastare contro questo Goffin

Andy ci tiene a concludere il suo breve 2018 con almeno uno squillo, e contro il belga conferma in due set una rivalità a senso unico. Ora è padrone del tabellone

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Se c’è una caratteristica di Andy Murray che l’anno di pausa forzata non ha intaccato, quella è la grinta. Che non manca mai, nemmeno quando il pensiero anticipa già il lavoro futuro. Tra poco più di una settimana lo scozzese chiuderà in anticipo una stagione iniziata in ritardo per i postumi dell’operazione all’anca, però intanto ha sconfitto David Goffin agli ottavi di finale dell’Open di Shenzen in un incontro certamente imperfetto, ma altrettanto certamente convincente.

Sulla carta il match-up era uno dei più favorevoli a Murray, dimostratosi in passato superiore al belga su ogni superficie di gioco (inclusa la terra indoor!). Il campo sembrava però pronto a parlare diversamente, vista anche la fatica fatta dall’ex numero uno nel turno precedente contro un tennista locale. Invece, pur per una volta senza i favori del pronostico, il dato a senso unico degli scontri diretti vinti si è allungato a 6, mantenendo la costante degli zero set persi. Segno che per Goffin il problema non è soltanto tecnico e tattico, ma anche psicologico.

Incentivato dalla superficie veloce, conscio di affrontare un ottimo ribattitore dotato al momento di maggiore mobilità, Murray ha puntato molto sul servizio. Tirando le somme, la scelta ha pagato: ha concesso un paio di opportunità di break in più di Goffin, tre delle quali nel game conclusivo dell’incontro, ma una prima palla migliore gli ha consentito di salvarne oltre il doppio (7 contro 3). Alla fine una mano gliela ha data anche il belga, mandando in corridoio la volée in campo aperto che avrebbe portato il secondo set sul cinque pari.

Quello di Shenzhen potrebbe diventare il canto del cigno della (micro)stagione di Murray, che non batteva un avversario così in alto in classifica addirittura dal Roland Garros del 2017. In effetti, guardando avanti ai prossimi turni, il suo torneo sembra andare in discesa: ai quarti di finale troverà Fernando Verdasco, contro il quale conduce confortevolmente 13-2 negli head-to-head nonostante la recente sconfitta agli US Open, mentre il resto del tabellone mostra ostacoli ancora meno pericolosi.

Alex De Minaur, Damir Dzumhur e Albert Ramos non sembrano imbattibili e quindi al momento è Murray, da numero 311 ATP, il favorito per il titolo cinese. I 250 punti in palio per il vincitore gli consentirebbero di dimezzare il suo ranking, e tornare quindi in tempi più brevi a poter fare a meno di wild card per iscriversi ai tornei minori (che ha comunque annunciato di voler ridurre nella sua programmazione). Tutti i piani di Andy sono proiettati a costruire un 2019 migliore, insomma. Ma non prima di aver vuotato il serbatoio fino all’ultima goccia.

Risultati:

[WC] A. Murray b. [1] D. Goffin 6-3 6-4
[7] A. De Minaur b. M. McDonald 1-6 7-6(1) 6-0
[4] D. Dzumhur b. [Q] R. Ramanathan 6-4 6-2
[5] F. Verdasco b. T. Daniel 3-6 6-2 7-5

Il tabellone completo

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