WTA Finals: la rivoluzione di Shenzhen partirà senza la nuova arena

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WTA Finals: la rivoluzione di Shenzhen partirà senza la nuova arena

Il nuovo impianto da 450 milioni di dollari non sarà pronto per la prima edizione del nuovo corso. La WTA sposta la sede allo Shenzhen Bay Sports Center

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Parte con il freno a mano tirato la nuova avventura cinese delle WTA Finals, che si apprestano a salutare Singapore (dove sta per partire l’ultima edizione, nella prossima settimana) per inaugurare dal 2019 un decennio a Shenzhen. Nel pacchetto, l’impennata del montepremi fino a 14 milioni di dollari. Non sarà infatti disponibile, almeno per il prossimo anno, il nuovo impianto da dodicimila posti nel cuore della città che Gemdale Corporation si era impegnata a realizzare per un costo stimato di 450 milioni di dollari. A rallentare l’iter delle autorizzazioni, problematiche con la burocrazia locale (espropri e abbattimenti) che non hanno però trovato la WTA del tutto sorpresa, come ammesso a Sports Business Daily dal presidente Micky Lawler. Come facile piano B, è stato infatti individuato lo Shenzhen Bay Sports Center che di spettatori ne può ospitare addirittura tredicimila ed è stato realizzato appena sette anni fa per le Universiadi che la metropoli cinese ha ospitato nel 2011. Per rendere l’idea dell’abbondanza di strutture offerte dalla città del Guangong, va tenuto presente che i tornei ATP e WTA stagionali si disputano in un terzo complesso, il Longgang Sports Center, ritenuto però non idoneo per le Finals a causa delle dimensioni ridotte del campo centrale.

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