Nishikori perfetto contro Khachanov a Vienna. Avanti Thiem

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Nishikori perfetto contro Khachanov a Vienna. Avanti Thiem

Kei tiene vive le sue speranze per le Finals. Bene Thiem, Verdasco e Monfils sugli scudi

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Con il tabellone che si allinea ai quarti finale, a Vienna prosegue la corsa per accaparrarsi – o tenersi stretti – gli ultimi posti disponibili per le ATP Finals. Come ha insegnato Jack Sock lo scorso anno, tutto è possibile fino all’ultimo momento. “E anche dopo” potrebbe aggiungere Pablo Carreño Busta.

THIEM TIENE BENE – In versione “dominator senza strafare”, Dominic Thiem offre una prestazione superiore in ogni aspetto del gioco che gli vale un doppio 6-4 contro Sam Querrey. Lo statunitense è uscito dai primi 50 quando in febbraio occupava l’undicesima posizione, ma rimane sempre capace di zampate letali, come hanno recentemente capito a proprie spese Marin Cilic in Coppa Davis e John Isner a Cincinnati. Oggi, però, Sam è piuttosto falloso e il numero uno del seeding si prende di forza il vantaggio al terzo game sfruttando la prima e unica occasione del set. Con i giochi che volano via veloci, Dominic regala un po’ di pathos al suo pubblico sul 5-4, iniziando con un errore di rovescio seguito dal doppio fallo (quasi un marchio di fabbrica), ma ritrova subito quel mix di attenzione e potenza che gli consente di chiudere con 10 vincenti contro 5 gratuiti. Il punteggio della seconda partita replica quello della prima, nonostante Thiem si conquisti con un numero in uno scambio rete-rete la palla del doppio break e, subito dopo, sia lui a doverne fronteggiare tre con la seconda di servizio in un game con due doppi falli. Qualche altro bel punto da parte di entrambi, ma il risultato finale non è mai in discussione.

IMPECCABILE KEI – Lui ancora non lo sa, ma il match di Karen Khachanov finisce in pratica al quarto gioco quando Kei Nishikori chiude a rete uno scambio pregevole annullando la sola palla break concessa; da quel momento, il giapponese sale sulla proverbiale cattedra da cui domina i 198 centimetri russi. Più vicino alla linea di fondo rispetto al suo avversario per togliergli la possibilità di comandare lo scambio grazie alla maggiore potenza dei colpi, Kei disegna il campo, sposta Karen provocandone gli errori e si prende anche qualche punto al volo. Nulla cambia nel secondo set in cui Khachanov tiene solo il primo e l’ultimo turno di battuta: tutta colpa di Nishikori che, alla fine, vanta la trasformazione di quattro break point su cinque.

FUORI EDMUND – Due che non si tirano certo indietro quando hanno la possibilità di piazzare una randellata di dritto – e, spesso, anche quando non ce l’hanno. Tra Fernando Verdasco e Kyle Edmund esce vincitore lo spagnolo, cancellando ogni velleità londinese per il britannico. Nando ci tiene e lo dimostra quando va a servire con successo per il primo set, tentando recuperi impossibili o tenendo uno scambio da 17 colpi, ma anche con il doppio fallo e con l’errore di dritto sui primi due set point. Edmund reagisce e, approfittando anche di un’ingenuità di Verdasco che si ferma sullo 0-30 aspettandosi una chiamata sulla sua “prima”, si prende subito il vantaggio che gli vale il secondo set. L’incontro è deciso da un disastroso game di Edmund, con un errore da evitare in fascia protetta su una facile volée, replicato al punto successivo, che permette a Verdasco di servire sul 5-3 e di chiudere alla sua maniera, con tre dritti vincenti.

LA MONF SORPRENDE ISNER – Due set non proprio imperdibili quelli tra Gael Monfils e John Isner. Il francese, special exempt, è dispensato anche dal giocare in risposta una volta ottenuto il break, tranne se proprio la palla gli arriva verso la faccia, nel qual caso si ripara con la racchetta e vince pure il “quindici”. Nel secondo parziale, con gli spettatori che non sanno se (non) guardare quello per cui hanno pagato o Federer sullo smartphone, LaMonf volteggia sopra un cartellone pubblicitario con uno dei suoi plastici balzi. C’è ovviamente anche Isner che fa punto con la battuta, altrimenti lo perde. Perde anche il turno di servizio al nono gioco, poi annulla tre match point, ma il quarto è quello buono per il francese.

Hanno giocato anche Mikhail Kukushkin e Andrey Rublev, relegati fra i doppi sul campo senza hawk-eye così imparano a uscire (chi vincente, chi ripescato) dalle qualificazioni. Vince il russo passato al Kazakistan in due set tirati.

VENERDÌ – Tra i quarti di finale, spicca Thiem-Nishikori, programmato non prima delle 14.30 dopo Kukushkin-Fucsovics. Sarà la quarta sfida tra i due e la prima sul duro, con Thiem che ha vinto solo quest’anno al Roland Garros. Contro Anderson, Coric proverà a replicare la prima vittoria in quattro scontri ottenuta in marzo a Indian Wells. In chiusura, un Verdasco-Monfils dal difficile pronostico.

Risultati:

[5] K. Nishikori b. K. Khachanov 6-2 6-2
K. Verdasco b. [8] K. Edmund 6-4 3-6 6-3
[1] D. Thiem b. S. Querrey 6-4 6-4
[Q] M. Kukushkin b. [LL] A. Rublev 7-6(4) 6-4
[SE] G. Monfils b. [4] J. Isner 6-4 6-4

Il tabellone completo

Michelangelo Sottili

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