ATP Finals: brutta partita, buona vittoria per Zverev

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ATP Finals: brutta partita, buona vittoria per Zverev

Poco spettacolo, tanti errori. Cilic spreca troppe occasioni, Sascha ne approfitta per vincere il primo match del Gruppo Kuerten

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Djokovic come da copione, Isner cede in due set

[3] A. Zverev b. [5] M. Cilic 7-6(5) 7-6(1) (da Londra, il nostro inviato)

Sia Alexander Zverev che Marin Cilic avevano un conto aperto con le ATP Finals, finora avare di soddisfazioni per entrambi. Sascha, esordiente l’anno scorso, uscì a livello di Round Robin (una vittoria, due sconfitte). Marin, in tre partecipazioni, non è stato capace di fare meglio, con uno “score” di un successo e otto partite perse, anche lui di conseguenza non è mai andato oltre il girone. Precedenti, 5-1 Zverev.

Alla ricerca della seconda vittoria in questo torneo, Cilic parte molto meglio dell’avversario, brekka al secondo game, ha anche due occasioni di allungare strappando ancora la battuta a Sascha, ma Zverev si salva dal possibile 0-4, e cerca di reagire. Il giovane tedesco però appare nervoso, stecca qualche dritto (esecuzione su cui sta lavorando da tempo insieme a Ivan Lendl), in generale non sembra granché “in palla”. Senza bisogno di fare nulla di eccezionale, Marin sale 4-1. Dalla tribuna stampa l’impressione è che i colpi semplicemente al croato viaggino più puliti, sta di fatto che Sascha concede palla break in ogni game di servizio fino al 5-2 per Marin, quando tiene a zero, accorcia 5-3, e deve essere pure contento di non aver ancora perduto il set. Lo sventaglio di Cilic funziona bene. Come spesso accade, i nodi vengono al pettine sul più bello: intoccabile alla battuta fino a questo momento, al servizio per chiudere Cilic va sotto 15-40 e regala il contro-break con un doppio fallo. Il set è onestamente bruttino, ma almeno ora c’è equilibrio, sia tecnico che emotivo, come sottolineato dal ruggito e dal “C’mon” di Zverev a sottolineare l’ace esterno che lo porta al 5-5.

D’altronde, pur con chiare differenze nelle esecuzioni dei colpi, stiamo vedendo due giocatori molti simili tatticamente e fisicamente. Il secondo punto dell’undicesimo game si merita finalmente i primi veri applausi convinti della O2 arena, con la splendida combinazione palla corta – pallonetto del croato, che costringe Sascha a un “tweener” bello quanto inutile, preda di Marin a rete. Il tedesco è salito molto di rendimento con il dritto, piazza un paio di gran vincenti, e si approda al tie-break. Zverev sembra finalmente più convinto e cattivo, sia al servizio che nello scambio, e sale 5-2 con un prezioso mini-break, è la prima volta che si trova in vantaggio. Un drittaccio affondato in rete da Cilic gli consegna tre set-point, con il servizio a disposizione, due botte tirate con coraggio dal croato lo mantengono a galla, ma alla terza occasione il passante di rovescio di Sascha è perfetto, 7-6 per lui. Tanti rimpianti per Marin, viste le occasioni sprecate, bravo Zverev a non lasciarsi travolgere nel punteggio e poi rimontare.

Cilic sembra aver accusato il colpo, rischia di andare sotto a inizio secondo set (palla break annullata sull’1-0 per Zverev), poi si riprende, e i game filano via piuttosto lisci. L’inerzia del match è cambiata, adesso Sascha controlla molto meglio il gioco, in particolare quando è alla battuta. Nel settimo game, dopo che in quello precedente Marin aveva annullato una palla break con un ace, il dritto tradisce di nuovo il tedesco, che cede la battuta a 15. Tanti, troppi errori da parte di entrambi, il che, unitamente al tennis non proprio spumeggiante e fantasioso che i due esprimono anche nelle migliori condizioni di forma, ci consegna una partita francamente di basso livello (in particolare pensando al prestigio del palcoscenico in cui viene giocata). Come sempre, il problema è la mancanza di un confronto di stili, abbiamo due picchiatori “lunghi”, poco propensi al tennis verticale, che giocano praticamente allo specchio, utilizzando qualsiasi variazione o taglio con il contagocce. Controbreak immediato subìto da Cilic, buon game di servizio tenuto da Zverev, e sul 4-5 arriva un match-point per il tedesco. Due gran botte con la prima palla salvano il croato, 5-5, e pochi minuti dopo è ancora tie-break.

Qui Sascha è bravo ad approfittare degli errori di Marin per portarsi in vantaggio, sul 5-1, con due mini-break, mette un gran rovescio lungolinea, si prende 5 match-point, e chiude la partita con un servizio vincente. La classica partita brutta da vedere, brutta da giocare, da cui l’unica cosa buona che se ne ricava è portarla a casa. Seconda vittoria alle ATP Finals per Zverev, confermata l’allergia a questo evento per Cilic, anche se naturalmente i giochi sono ben lontani dall’essere chiusi. “Partita importante, come importante è stato iniziare con una vittoria. Contro Marin è sempre pericoloso andare sotto, sono contento di aver saputo recuperare. Il campo è un misto di caratteristiche, sia veloce che lento a seconda dei colpi, non è facile trovare ritmo“, analizza Sascha a fine match.

Risultati Gruppo Kuerten:

[3] A. Zverev b. [5] M. Cilic 7-6(5) 7-6(1)
[1] N. Djokovic b. [8] J. Isner 6-4 6-3

La classifica dei gironi e il calendario
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