Il 2019 sarà un altro anno di cambiamenti per il mondo del tennis. Dal Transition Tour al nuovo look dell’ATP, passando per le nuove regole WTA. La novità più importante e più attesa sarà senza dubbio la nuova Coppa Davis, targata Kosmos. La nuova creatura di Haggerty e Piqué ha sollevato non poche polemiche, da parte di giocatori, giornalisti e addetti ai lavori. Alcuni, su tutti i francesi capeggiati da Noah e Pouille, hanno praticamente annunciato il boicottaggio della competizione, mentre altri si sono dimostrati più aperti al cambiamento. Altri ancora come Robin Haase, pur preferendo il vecchio formato, hanno adottato un atteggiamento più pratico e semplicemente non intendono rinunciare al gustoso montepremi messo in palio.
Tra i sostenitori della nuova versione della Coppa Davis, che vedrà disputarsi la sua fase finale dal 18 al 24 di novembre a Madrid, si è recentemente schierato Toni Nadal. “Mi piaceva molto la Coppa Davis come era prima. I ricordi migliori che ho di tutti questi anni sul circuito professionistico sono quelli della Coppa Davis che abbiamo giocato a Madrid, Siviglia, Barcellona. Al momento però non è più fattibile, perché il calendario non permette ai migliori di partecipare in modo assiduo“, ha dichiarato in un’intervista rilasciata per “A La Contra”. “Penso che sia bello quello che ha fatto Piqué attraverso la sua compagnia. Ha provato a fare un cambiamento, un’attraente competizione per nazioni e spero che farà molto bene“.
Zio Toni ha poi rivelato che Rafa giocherà la nuova Coppa Davis “se non si mettono nel mezzo gli infortuni”. Anche quest’anno in effetti il maiorchino ha avuto molti problemi, tra il riacutizzarsi del dolore al ginocchio e l’infortunio agli addominali. “Quest’anno non ha potuto giocare di più a causa degli infortuni che ha avuto, però se il corpo risponde bene, penso che giocare sedici tornei non sia troppo e che Rafa possa andare molto bene”.
