Regolamento WTA: più tutele per le neo-mamme

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Regolamento WTA: più tutele per le neo-mamme

Serena Williams ha alzato la voce, e il circuito femminile le ha dato ragione: dal 2019 le giocatrici al rientro dalla maternità saranno maggiormente protette dal regolamento

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I modi di Serena Williams non sono sempre i più gradevoli, ma lei ha ragione nel dire che il suo è il megafono principale per le battaglie delle donne nel tennis. All’interno dei suoi aggiustamenti regolamentari per l’imminente stagione 2019, la WTA ne ha annunciati alcuni che serviranno a tutelare le giocatrici-madri, ed è evidente che la molto pubblicizzata gravidanza di Serena ha giocato un ruolo cruciale nel far sì che il circuito femminile affrontasse per davvero la questione. Il caso di Viktoria Azarenka, precedente di appena pochi mesi e ben più complicato, era stato infatti quasi del tutto ignorato a livello ufficiale.

Il rientro dalla maternità verrà assimilato in tutto e per tutto al rientro da un infortunio, con la possibilità di utilizzare il ranking protetto per iscriversi a 12 tornei nell’arco di tre anni. La classifica verrà congelata il giorno della nascita del bambino. Inoltre, pur non essendo stata accettata la proposta del seeding protetto, la WTA ha garantito che le giocatrici il cui ranking protetto le avrebbe inserite tra le teste di serie non ne affronteranno una al primo turno. La stessa regola si applicherà anche al rientro da un infortunio di qualsiasi genere. Inoltre una giocatrice iscritta automaticamente a un torneo Mandatory, ma che non abbia ancora ricominciato a giocare, potrà ritirarsi e disputare un torneo di categoria non superiore a quella del WTA 125k durante la eventuale seconda settimana di tale torneo Mandatory. (Altra piccola vittoria per Serena Williams, l’introduzione dei leggings tra gli indumenti consentiti per disputare un incontro ufficiale, senza più il bisogno di coprirli con una gonna o un pantaloncino.)

Si tratta di modifiche molto meno estreme di altre che vedranno la loro attuazione da gennaio, ma importanti perché il circuito femminile rimanga al passo con i tempi che cambiano e consenta alle proprie giocatrici di competere al meglio. Un tempo le carriere erano più brevi, e quindi la maggior parte delle tenniste attendeva il ritiro prima di mettere su famiglia. Oggi invece non è raro continuare a giocare nel circuito WTA anche fino a trentacinque anni e più, ed è evidente che molte più donne debbano tenere in equilibrio il ruolo di madre con quello di una carriera così totalizzante come quella di tennista professionista.

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