Torino sogna le finali ATP, ma Palermo il suo torneo WTA da 250.000 lo ha di sicuro

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Torino sogna le finali ATP, ma Palermo il suo torneo WTA da 250.000 lo ha di sicuro

Roma non è più sola. Dal 20 al 28 luglio si rinverdisce al Country Time Club di Mondello una tradizione trentennale. E se venisse Maria Sharapova?

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Ci sono anche segni di risveglio organizzativo, dalle Alpi alle Piramidi, da Torino a Palermo passando per Roma, per l’Italtennis che nel 2018 ha vissuto finalmente qualche momento di gloria anche in campo maschile, vincendo 6 tornei ATP grazie ai suoi migliori tennisti: Fabio Fognini, vittorioso a San Paolo, Bastad e Los Cabos, Berrettini a Gstaad, Cecchinato a Budapest e Umago ma soprattutto protagonista dell’exploit di maggior prestigio con la semifinale raggiunta al Roland Garros dopo 40 anni di digiuno Slam a quel traguardo.

Mentre il PalaAlpitour sogna di ospitare i grandi del tennis per 5 anni (2021-2025), mentre il Foro Italico si attrezza per essere sempre più bello anche se le sue dimensioni costituiscono un ostacolo insormontabile per il suo sviluppo – 4 ettari in tutto contro i 50 di Wimbledon, i 23 di Melbourne, i 18,6 di Flushing Meadows, gli 8,5 del Roland Garros (che però potrà espandersi fino a 13,5) – e a livello challenger nel 2018 sono stati organizzati 19 challenger (contro i 23 del 2017), il Country Time Club del presidente Oliviero Palma ha lanciato la sua bella sfida…ai palermitani!

Eh sì, proprio così. Il presidente del Country Time Club vuol mettere alla prova i suoi concittadini e vedere se meritano che lui e il suo team di dirigenti abbiano fatto bene a insistere nel voler mantenere una tradizione avviata nel 1988, quando la lussemburghese Kschwendt battè in finale la nostra Marzia Grossi.

Negli anni tante campionesse, n.1 del mondo e vincitrici di tornei dello Slam, si sono esibite sui campi del Country Time e basta scorrere l’albo d’oro per trovare nomi di grande prestigio, da Mary Pierce a Irina Spirlea, a Anastasja Myskina, a Dinara Safina, a Kaia Kanepi, e naturalmente le migliori tenniste italiane, Flavia Pennetta, Sara Errani, Roberta Vinci. Ma fra le tenniste che non hanno vinto ci sono altri nomi forse ancora più illustri, a testimonianza dell’eccellente livello del torneo, quali Sanchez, Capriati, Henin, Dementieva, Azarenka, Radwanska.

Errani e Vinci, protagoniste dell’ultima finale del 2013

Proprio Vinci e Errani hanno disputato, nel 2013, l’ultima memorabile finale (vinta da Roberta 63 36 63, non senza qualche scintilla) prima che la data del torneo – in difficoltà economiche e mai veramente aiutato da una Federtennis così miope da vedersi sfilar via senza colpo ferire nell’arco di 20 anni tutta una serie di tornei ATP che in certi anni erano stati tanti, Milano il più grosso, ma anche Firenze, Genova, Bari, St.Vincent, Bologna, Bolzano, Palermo, Mestre… – venisse ceduta ai malesi di Kuala Lumpur. La FIT all’epoca tentennò, non dette le garanzie richieste da Palma nei tempi giusti, e il torneo finì per un triennio nella terra di Sandokan e Yanez.

Scaduto il primo triennio, due anni fa Palma non ha concesso il secondo triennio e ha deciso di riprenderselo. Un gesto coraggioso perché organizzare un torneo WTA con 250.000 euro di montepremi significa essere pronti a rischiare tanto. Forse 600.000 euro di introiti, fra biglietti, sponsor, diritti tv, non bastano neppure per andare pari. Anche perché giustamente, e orgogliosamente, Palma vuole fare le cose al meglio delle proprie possibilità.

Si vuole attirare a Palermo qualche grosso nome: si è parlato di Sharapova, delle Williams, di Muguruza, Stephens e Halep; insomma non si va per il sottile. Il torneo poteva facilmente essere nuovamente affittato, oppure venduto. Sarebbe stato molto più semplice. Ma si sarebbe trattato forse anche di una piccola resa. Certo è che se una grande passione non animasse il presidente Palma, il torneo sarebbe uscito dagli orizzonti italiani.

Potremmo vendere e incassare una montagna di soldi, ma l’amore, la passione e l’orgoglio non sono in vendita. Per noi questo torneo è di tutta Palermo, anzi dell’intera Sicilia. Voglio vedere se i palermitani, i siciliani tutti, e in primis i 3.000 soci del Country Time, ci tengono davvero a che questo torneo continui a disputarsi nella nostra terra – dice Oliviero Palma con l’abituale entusiasmo – E uno dei modi più concreti per verificare il loro concreto interesse, la loro partecipazione, è quella di abbonarsi. Gli abbonamenti al torneo costano fra i 100 e i 180 euro. Ma ovviamente si può regalare anche un singolo biglietto, per la finale come per i turni precedenti. La passione per il tennis in questa regione non è mai mancata. Io spero che sotto Natale, quando magari si fatica anche a immaginare il regalo che si potrebbe fare, qualcuno pensi che un abbonamento al torneo sarebbe un magnifico regalo. Un regalo agli altri ma anche a se stessi”.

Il torneo si giocherà dal 22 al 29 luglio. Palma sta prendendo E già oggi è tutto un fiorire di iniziative, culturali, artistiche, ricreative, sportive. Sulle quali tornerò, ma intanto ne accenno alcune che il torneo intende ospitare: tre cuoche stellate, una di Palermo, una di Salina e una calabrese in rappresentanza della loro cucina a base dei prodotti provenienti dai loro territori. Un’expo di prodotti di artigianato. Una mostra di reperti museali di archeologia marina. Un caffè letterario che ospiterà scrittori provenienti da tutta Italia. Flash Mob con operette, lirica e strumenti musicali. Visite guidate riservate a giocatrici, coach, sponsor ai siti museali e alle Vie dei Tesori. Una rassegna fotografica della Palermo che fu curata dal noto fotografo palermitano Pucci Scafidi. Un concerto di una nota artista.

Palma e la sua equipe vogliono arrivare anche a far installare maxi schermi nelle piazze principali di Palermo, all’aeroporto, tappezzare gli autobus della città e le vetrine dei negozi con vetrofanie pubblicizzanti il torneo, coinvolgere le agenzie turistiche per offrire pacchetti di soggiorni a Palermo nel weekend e lungo tutta la settimana. Sono programmi ambiziosi, ma affrontati da tempo con grande determinazione. Non solo Palma, ma tutti coloro che hanno a cuore il tennis, il torneo, e la splendida Sicilia dovrebbero aiutare questo torneo a rimanere dov’è.

Cari lettori, io sono Toscano orgoglioso delle mie radici e persuaso di vivere in una delle più belle regioni d’Italia, ma quando vado all’estero e incontro tanti stranieri che mi chiedono consigli su dove andare, segnalo sì le solite città e i soliti luoghi (tanti, tantissimi) di cui tutti si innamorano, ma dico anche sempre che la Sicilia è forse la più bella e completa regione d’Italia per paesaggi, luoghi da visitare, storia, cultura, mare, cibo, senso dell’ospitalità, gente, prezzi e chi più ne ha più ne metta.

Auguro proprio, sotto Natale, che Oliviero Palma vinca la sua sfida, la sua difficilissima scommessa. I Palermitani devono aiutarlo. E chi lo facesse anche perché un minimo sospinto da questo articolo, beh mi farà un favore personale, anche se io, e forse neppure Palma, lo sapremo mai.


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