Abu Dhabi: Nadal perde ma dice che va bene così. Finale Djokovic-Anderson

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Abu Dhabi: Nadal perde ma dice che va bene così. Finale Djokovic-Anderson

Ritorno in campo con sconfitta per Rafa, che non giocherà la finalina con Khachanov. Sarà rivincita della finale di Wimbledon tra Nole e il sudafricano

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È un Rafael Nadal atipico quello visto nelle semifinali del Mubadala Tennis Championship. Il quattro volte campione del torneo di esibizione di Abu Dhabi ha perso in rimonta contro Kevin Anderson (campione in carica) 4-6 6-3 6-4; una sconfitta accettabile, dal momento che Nadal non giocava un match (sebbene il torneo non sia ufficiale) da inizio settembre, ben 110 giorni. Il maiorchino, restio a mollare un punto anche nelle esibizioni, stavolta ha giocato rilassato e sciolto per tutto l’arco della partita. Ha dato l’impressione di voler soltanto testare il suo fisico, soprattutto dopo un primo set ben giocato che gli ha dato sufficienti risposte sulla preparazione. A darne ulteriore conferma la decisione comunicata dallo stesso Nadal al termine del match: lo spagnolo non scenderà in campo domani nella finale per il terzo posto. Queste le parole di Rafa: “Sono soddisfatto del mio gioco e di come ha risposto il fisico. Ma ho passato più tempo in campo di quanto pensavo: probabilmente domani non giocherò. Non posso permettermi di fare dei passi indietro. Ho sofferto molto in termini di infortuni, ora non voglio soffrire più, perciò devo fare le cose un passo alla volta”.

Dal punto di vista tecnico, sono due le peculiarità della partita di Rafa. La prima – e più evidente – è la modifica apportata al movimento del servizio. La racchetta non parte più direttamente dall’alto per caricare il colpo, bensì dal basso per iniziare il classico movimento “a campana”, un percorso leggermente più alto e fluido, che nel match contro Anderson ha dato buone sensazioni. La seconda invece è la verticalizzazione del gioco da fondo. Soprattutto dal secondo set in poi, lo spagnolo ha impresso sempre meno top spin ai suoi colpi, principale caratteristica del gioco di Nadal, cercando invece la potenza sin dai primi scambi con i piedi piantati sulla linea di fondo campo. Questa “novità” non ha però dato i suoi frutti, ma la scelta di Nadal di provare qualcosa di nuovo in un torneo di allenamento appare corretta, anche perché la necessità di accorciare gli scambi nei suoi match si fa ogni anno più impellente.

Gli highlights di Nadal-Anderson

È ANCORA 2018 PER NOLE – Non ha avuto nessun problema invece Novak Djokovic, che ha superato in due set Karen Khachanov per raggiungere la sua quinta finale nel torneo degli Emirati. Nell’ultimo incontro tra i due in ottobre – la finale del torneo di Bercy – non era sceso in campo il miglior Djokovic, addirittura inferiore a quello ancora poco in palla visto oggi sotto i riflettori dell’Abu Dhabi International Tennis Complex. L’unica sbavatura del serbo si registra a fine primo set, sul 5-3 e servizio in suo favore, ma un nuovo break nel decimo gioco regala fiducia al numero uno del mondo. Nonostante il russo non abbia disputato una brutta partita, Djokovic sembra già pronto a giocare ad alti livelli, solido e concentrato, come l’avevamo lasciato un mese fa (finali di Bercy e Londra escluse). Il pubblico attendeva la sfida tra Nole e Rafa, ma domani (alle 16 italiane) dovrà ‘accontentarsi’ della rivincita della finale di Wimbledon.

Gli highlights di Djokovic-Khachanov

Risultati:

K. Anderson b. R. Nadal 4-6 6-3 6-4
N. Djokovic b. K. Khachanov 6-4 6-2

Il programma di domani

Finale 3^/4^ posto
Khachanov – Nadal (h. 14.00) – annullata

Finale
N. Djokovic – K. Anderson (h. 16.00)

 

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