Pagelle: l’umile Serena e il Federer birichino

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Pagelle: l’umile Serena e il Federer birichino

Primi scambi del 2019 con vecchi leoni alla ribalta. Federer mattatore a Perth tra gli sguardi preoccupati di Mirka. Il bluff di Nole, i tormenti di Rafa e la censura di Serena Williams

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Anno nuovo, vita nuova amici. L’anno che verrà è iniziato con tutti i sintomi del rinnovamento che bussa alle porte del nostro amato tennis. Rafa Nadal (S.V.) si è rotto ancor prima di cominciare la stagione sul cemento disarmato, Andy Murray ha brindato ubriacandosi per lasciare alle spalle lo sciagurato 2018, Roger Federer (7) si è levato dal letto del 2019 tennistico passeggiando sui giovani aspiranti al trono: è vero la Hopman Cup è solo un’esibizione (anche se gli amici di Skysport24 hanno festeggiato i 100 tornei vinti da Roger…) , ma andatelo a raccontare a Tsitsipas e soprattutto a Zverev che al cospetto del Re ha già spaccato le prime racchette del nuovo anno.

La kermesse di Perth comunque ci lascia in eredità una strepitosa Belinda Bencic (9), non tanto per le sue performance in campo (lì la bravura è stata nello scegliere il compagno) quanto al microfono in un’esilarante discorso di premiazione. Certo gli sguardi di intesa e affetto con Rogerino non saranno sfuggiti alla padrona del giocattolo e sarà meglio che il signor Vavrinec faccia poco il piacione se vorrà portare a casa la pelle dalla trasferta australiana.
Dicevamo del nuovo che avanza, il giovane Ivo Karlovic (7) piegatosi solo dinanzi al ragazzino Anderson (8), Kei Nishikori (8) che torna a vincere una finale dopo mille anni e soprattutto riesce a stare in campo intero per una settimana, Bautista Agut (9) che si improvvisa dominatore spazzando via tutti.
Si, anche Novak Djokovic (5), ancora magnanimo dopo il finale di stagione scorso e chissà se sono scricchiolii del vecchio Nole-pre Cecchinato (bravo Ceck, 7 semi e nuovo best ranking) che riaffiorano o è solo un bluff, un tentativo di depistaggio per fa tornare un po’ di interesse nel circuito. Detto che anche gli imberbi  Berdych (7,5) e Tsonga (7) sono tornati a dare segnali di vita, resta da augurarsi che i NextGen si sveglino, altrimenti avrà davvero avuto ragione Fabio Fognini.
Tra le donne la diciottenne Bianca Andreescu (8) ha fatto capire a tutti, se ancora ce ne fosse bisogno, che ci attende un’altra stagione di sorprese e di tornei aperte a più o meno tutte. Ma la notizia della settimana è la dimostrazione di grande umiltà e di sincero pentimento di Serena Williams (2) che dopo il burrascoso finale di stagione scorso si è finalmente cosparsa il capo di cenere dinanzi alla stampa mondiale in quel di Perth, rispondendo a tutte le domande dei cronisti. Sulla Hopman Cup e sul suo stato di forma, perché la signorina non accetta domande sugli Us Open. Peccato che i giornalisti presenti non abbiano avuto il coraggio e la dignità di alzarsi e lasciare Serena da sola. Ma arriveranno gli Australian Open, un torneo serio, nel quale mica si possono scegliere le domande a cui rispondere? O no?
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