Federer-Nadal, possibile semifinale. Fognini con Munar (Scanagatta). «Djokovic favorito, e tifiamo Fognini» (Crivelli). «È il momento del coraggio. Fognini pensi in grande e può battere chiunque» (Rossi). Fabio si ferma ad Auckland. Seppi, semifinale a Sydney (Cocchi)

Rassegna stampa

Federer-Nadal, possibile semifinale. Fognini con Munar (Scanagatta). «Djokovic favorito, e tifiamo Fognini» (Crivelli). «È il momento del coraggio. Fognini pensi in grande e può battere chiunque» (Rossi). Fabio si ferma ad Auckland. Seppi, semifinale a Sydney (Cocchi)

La rassegna stampa di venerdì 11 gennaio 2019

Pubblicato

il

Federer-Nadal, possibile semifinale. Fognini con Munar (Ubaldo Scanagatta, La Nazione)

Parte nella notte italiana fra domenica e lunedì la edizione n.107 dell’Australian Open, con 256 tennisti in lizza. Ieri il sorteggio. Il campione in carica è Roger Federer, vittorioso in 6 edizioni (incluse le ultime due) proprio come il grande favorito Djokovic (pagato a 2 dai bookmakers, Federer è a 5, Nadal a 9 come Zverev). Un anno fa, con Djokovic in crisi, Federer vinse la finale sul croato Cilic (6-2 6-7 6-3 3-6 6-1). Ma il secondo semestre 2018 del serbo è stato pazzesco: da n.22 è ritornato n.l. Tutti vorrebbero evitare il serbo, così a Federer non sarà dispiaciuto essersi trovato nell’altra metà del tabellone, dove c’è anche Nadal le cui condizioni fisiche però — dopo 4 mesi di stop e il ritiro a Brisbane — sono incerte. Rafa vinse a Melbourne nel 2009, ma i suoi 32 anni sembrano quasi più dei 37 di Roger che mira a conquistare il torneo n.100. Unico assente davvero importante del Potro. La novità sarà 1 introduzione del «supertiebreak» a 10 punti (e non più a 7), sul 6 pari nel quinto set. Sfortunatissimo il convalescente Murray che ha subito Bautista Agut, fresco vincitore di un torneo. Curiosità per Zverev, sempre modesto negli Slam, ma campione alle ultime ATP Finals. Cinque gli italiani già in tabellone (a qualificazioni ancora in corso): Fabio Fognini, Marco Cecchinato, Andreas Seppi, Matteo Berrettini e Thomas Fabbiano, mentre fra le donne c’è solo Camila Giorgi. Ottavi teorici: N. Djokovic vs D. Medvedev, F. Fognini vs Nishikori, A. Zverev vs M. Raonic, B. Coric vs D. Thiem. In basso: M. Cilic vs K. Khachanov, S. Tsitsipas vs R. Federer, K. Anderson vs J. Isner, K. Edmund vs R. Nadal. IL sorteggio degli italiani: F. Fognini vs J. Munar, M. Cecchinato vs F. Krajinovic, A. Seppi vs S. Johnson, M. Berrettini vs S. Tsitsipas, T. Fabbiano vs J. Kubler. Giorgi vs Jakupovic.


«Djokovic favorito, e tifiamo Fognini» (Riccardo Crivelli, La Gazzetta dello Sport)

Un tris d’assi svela le carte per Melbourne. McEnroe, Becker e Wilander giocano per noi gli Australian Open che iniziano domenica notte. Chi vince gli Australian Open? McEnroe: «Restano lo Slam più impronosticabile, perché non si conoscono le reali condizioni dei giocatori. Djokovic è in grande forma, Federer è in fiducia. Ma secondo me questo sarà l’anno di una sorpresa giovane. Tra le donne è ancora più difficile fare un pronostico, ma non si può sottovalutare Serena Williams, l’unica che ha dimostrato di poter vincere anche dopo una lunga assenza». Becker: «Djokovic è favorito e anche con un certo margine. La sconfitta di Doha non fa testo. Ma sono curioso di vedere come si comporterà la Next Gen. Tra le donne dico Serena, Halep, Osaka e ovviamente Kerber». Wilander: «Djokovic arriva in Australia con le vittorie di Wimbledon e degli Us Open, quindi il pronostico è dalla sua parte. Credo però che gli Australian Open siano l’unico Slam che Federer possa davvero vincere, perché la superficie molto veloce lo aiuta ed è ancora fresco fisicamente. Tra le donne il campo è apertissimo, vado con Serena Williams e la Kerber». Nadal non gioca una partita ufficiale dal 7 settembre. McEnroe: «Quando sul circuito apparve Connors, si pensava che nessuno avrebbe mai potuto giocare con quell’intensità: Rafa lo ha superato. Certamente sarà sempre più difficile per lui recuperare dopo gli infortuni, ma conosce il suo corpo e ci ha abituato a imprese che sembravano impossibili». Becker: «Non mi stupirei se ancora una volta Nadal risorgesse dalle sue ceneri dopo uno stop prolungato, anche se l’età che avanza non lo aiuta. Saranno determinanti i primi turni: se non farà troppa fatica, gli serviranno per trovare la forma». Wilander: «Conoscendolo, so che se ha deciso di esserci ritiene di essere vicino alla forma migliore. E Nadal che partecipa a un torneo è sempre un giocatore estremamente pericoloso». […] Cosa pensate di Fognini e Cecchinato? McEnroe: «Fabio resta uno dei miei giocatori preferiti. Magari non sarà in grado di arrivare in fondo in uno Slam, però ha il talento, la velocità e i colpi per battere moltissimi avversari in una partita secca. Marco gioca davvero bene, ma sarà difficile mantenere lo stesso livello. Però a Doha mi ha sorpreso, dimostrando di aver adattato il suo tennis anche al cemento». Becker: «Sono un tifoso dei tennisti italiani. Fabio viene da una stagione fantastica, a Melbourne può togliersi belle soddisfazioni. Cecchinato deve dimostrare di poter gestire le nuove aspettative su di lui». Wilander: «Sono contento che il tennis italiano abbia fatto un grande passo avanti dopo tanti anni, spero di vederli entrambi nella seconda settimana».


«È il momento del coraggio. Fognini pensi in grande e può battere chiunque» (Paolo Rossi, La Repubblica)

È cominciato il 2019 anche per Corrado Barazzutti, capitano di Coppa Davis: destinazione Melbourne. Un anno che è iniziato bene per l’Italia: la scorsa settimana, a Doha, Marco Cecchinato ha raggiunto le semifinali, e oggi Andreas Seppi a Sydney s’è tolto lo sfizio di superare Tsitsipas nei quarti. La luce del tennis maschile vista nel 2018 non s’è spenta. «Sembra di no, e speriamo che il vecchio adagio del chi ben comincia sia vero e funzioni per noi». Quest’anno tocca confermare, o migliorare, una semifinale Slam. «È così. E poi aggiungo: perchè no? Conosco ormai bene i ragazzi, e penso che con l’applicazione giusta, e anche un po’ di fortuna che non guasta mai, potrebbero togliersi belle soddisfazioni». Conosce bene in particolare Fognini, e adesso tornerà a seguirlo più da vicino. «Sì, questo è vero. Fabio, in assenza di Franco Davin – che resta il suo allenatore – mi ha chiesto di dargli una mano. E non mi preoccupo del ko con Kohlschreiberdi ieri ad Auckland. Lui non ha particolare bisogno di consigli, è un uomo maturato che ormai sa di cosa c’è bisogno per l’ultimo clic della carriera». Anche i Djokovic, i Federer e i Nadal necessitano di consigli. Quindi? «Ripeto, consigli tecnici sul tennis a Fognini non c’è da darne. Il suo gioco lo possono vedere tutti, ed è apprezzato anche dai top player. Se proprio dovessi dare un consiglio è sulla pianificazione della stagione. Parlo del livello dei tornei. È ora che Fabio punti grosso, con coraggio. Per un motivo molto semplice: quand’è in giornata può battere chiunque. Deve solo esserne convinto. Lui possiede tutto quelle che serve per essere un Top Ten, obiettivo che gli è sfuggito per poco l’anno scorso e che sono convinto voglia raggiungere quest’anno». Fognini cosa ha risposto? «Ha ascoltato. Gli ho ricordato l’esempio di Cecchinato, e delle due settimane da sogno vissute a Parigi. Quello è lo stato di grazia che ogni tennista cerca di raggiungere, e Fabio può. Deve solo desiderarlo». […]


Fabio si ferma ad Auckland. Seppi, semifinale a Sydney (Federica Cocchi, La Gazzetta dello Sport)

Brusca frenata di Fabio Fognini a Auckland. L’azzurro, al secondo match della stagione, è stato battuto in due set e poco più di un’ora dal tedesco Philipp Kohlschreiber, numero 34 della classifica mondiale e vincitore nell’edizione del 2008. Per il 35enne di Augsburg si è trattato del quinto successo in sette sfide con il numero uno italiano che si porta dietro problemi a una caviglia dalla fine della scorsa stagione. Le buone notizie arrivano da Andreas Seppi, il veterano azzurro che dimostra di trovarsi sempre molto a proprio agio dall’altra parte del pianeta. Il 34enne altoatesino ha battuto nei quarti di Sydney in tre set il 20enne greco Stefanos Tsitsipas, numero 15 al mondo e vincitore a novembre delle Next Gen Atp Finals di Milano. «Per qualche strano motivo gioco sempre molto bene in Australia — ha detto Andreas dopo il match —. Mi diverto sempre molto a giocare qui». Dopo aver perso il primo set, Seppi ha subito conquistato un break nel secondo, mantenendo stretto il vantaggio: «Era molto importante cominciare bene nel secondo set. Il break in apertura mi ha aiutato perché ho potuto essere più aggressivo e alla fine sono riuscito a portare a casa il match». Uno stop inaspettato per Stefanos che dopo la preparazione off season a Dubai è volato a Sydney per prepararsi al meglio al primo Slam stagionale che che parte lunedì a Melbourne e al quale si presenta con grandi aspettative. Il 2018 è stato l’anno della rivelazione ad alti livelli per Tsitsipas passato dal numero 91 di inizio anno al 15 del finale di stagione. All’alba di questa mattina per Seppi la semifinale contro l’argentino Diego Schwartzman che ha eliminato Nishioka. Nell’altra semifinale in campo Alex De Minaur e Gilles Simon.

Continua a leggere
Commenti
Advertisement

⚠️ Warning, la newsletter di Ubitennis

Iscriviti a WARNING ⚠️

La nostra newsletter, divertente, arriva ogni venerdì ed è scritta con tanta competenza ed ironia. Privacy Policy.

 

Advertisement
Advertisement
Advertisement