Stoccarda si interroga: si può fare a meno di Federer?

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Stoccarda si interroga: si può fare a meno di Federer?

Il ritorno di Roger sulla terra rossa mette a rischio la sua partecipazione al torneo tedesco che si gioca su erba subito dopo il Roland Garros. “Sono in corso intensi colloqui”, ammette il direttore del torneo. E si riaffaccia l’idea Zverev

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Roger Federer - Stoccarda 2018 (foto via Twitter, @MercedesCup)
 

Se la scelta di Federer, annunciata dopo l’eliminazione dall’Australian Open, di giocare quest’anno anche sulla terra rossa scaturisce grande gioia tra i tifosi madrileni, romanisti e parigini, toglie invece un po’ di sorriso sul volto di Edwin Weindorfer, direttore del torneo di Stoccarda. Negli ultimi tre anni infatti l’ex numero 1 del mondo ha preso parte all’evento tedesco, ed è indubbio il fatto che sia stato lui la principale attrazione del torneo. Tuttavia, con l’aggiunta della terra al calendario, la programmazione erbivora di Roger potrebbe subire dei tagli, e l’ATP 250 di Stoccarda (che inizia il giorno dopo la finale del Roland Garros) sembra il più indicato ad essere sacrificato.

Edwin Weindorfer, 54 anni, organizza il torneo dal 2006 con la Emotion – compagnia fondata nel 1991 che organizza eventi sportivi tra i quali anche l’ATP 500 di Vienna – e la sua visione ottimista della vita non viene scalfita neanche di fronte al rischio di perdere il suo fiore all’occhiello. Parlando alla rivista online Stuttgarter Zeitung, ha fatto sapere che con Federer “sono in corso intensi colloqui” e la decisione dovrebbe arrivare al massimo dopo la fine del torneo di Miami.

Roger Federer lo scorso anno è riuscito a vincere per la prima volta il torneo di Stoccarda, ma all’esordio, contro Mischa Zverev, ha tenuto tutti sulle spine perdendo il primo set: una sua uscita anzitempo avrebbe infatti complicato le cose per gli organizzatori. Come ha spiegato Weindorfer infatti, il budget del torneo è di 8 milioni di euro e il 25% di questa somma è dedicata alle appearance fees (soldi che vengono dati ai tennisti per “invitarli” a partecipare) e gran parte di questo 25% è riservata a Roger. I più attenti avranno notato come nelle passate edizioni, in particolare nel 2013 e 2014, anche un’altra stella era presente ai nastri di partenza del torneo: si tratta di Alexander Zverev. All’epoca però il giovane tedesco non era ancora il top player che è adesso e per accaparrarsi la sua presenza era sufficiente una wild card, adesso invece è diventato un po’ troppo costoso e Weindorfer ammette chiaramente che “Federer e Zverev non possiamo permetterceli”.

Lui stesso ha poi spiegato: “Ritengo le somme richieste dal tedesco non giustificate. Gli manca il primo titolo dello Slam”. Tuttavia un suo ingaggio diventerebbe fattibile in assenza dello svizzero, ma in quel caso anche altri tennisti di primissimo piano come Rafael Nadal diventerebbero alla loro portata. In ogni caso a Stoccarda non si lasciano intimorire più di tanto dalle voci che circolano intorno al futuro di Federer, e con il contratto con Mercedes che si sta esaurendo stanno già per partire le trattative per un’ulteriore cooperazione con lo sponsor principale. “Credo che entrambe le parti siano interessate a continuare la collaborazione”, afferma Weindorfer. Il suo desiderio è “migliorare la lista di giocatori presenti con più soldi e aumentare ulteriormente la qualità del torneo”.

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