Federer avanti a Dubai. Quota 100 è a 3 passi (Marianantoni). "ATP Finals, non c'è speranza per Torino" (Guccione). ATP, Comune e Regione aumentano i fondi. Il governo dice sì, ma non offre garanzie (Rossi). Stasera il premio Scognamiglio a Michele Uva (Quotidiano del Sud Basilicata)

Rassegna stampa

Federer avanti a Dubai. Quota 100 è a 3 passi (Marianantoni). “ATP Finals, non c’è speranza per Torino” (Guccione). ATP, Comune e Regione aumentano i fondi. Il governo dice sì, ma non offre garanzie (Rossi). Stasera il premio Scognamiglio a Michele Uva (Quotidiano del Sud Basilicata)

La rassegna stampa di giovedì 28 febbraio 2019

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Federer avanti a Dubai. Quota 100 è a 3 passi (Luca Marianantoni, Gazzetta dello Sport)

Fatica ogni volta di più, Roger Federer, ma continua a vincere portandosi a meno tre da quota 100 titoli Atp. Dopo i tre set contro Kohlschreiber (35 anni), ieri negli ottavi del torneo di Dubai ha avuto bisogno di altri tre set per piegare un altro 35enne, lo spagnolo Fernando Verdasco. Federer ha iniziato la partita sul terreno preferito, quello degli scambi brevi e veloci. Il doppio fallo di Verdasco gli ha offerto il primo break dell’incontro […] A inizio di secondo, Federer è arrivato alla palla break, ma Verdasco è uscito dal letargo […] Una ola del pubblico ha salutato l’inizio del terzo set con Verdasco che ha avuto l’opportunità di ottenere la prima vittoria in 7 incontri contro l’ex numero 1 quando, sull’1-1, è arrivato alla palla break che Federer ha cancellato con un ace […] Avanti 4-3, Federer ha sfruttato due errori di dritto di Verdasco e sul 30 pari un nastro rossocrociato gli ha regalato una preziosa palla break. È stato uno scambio emozionante, che Roger ha fatto suo chiudendo sotto rete. Poi un ultimo turno di battuta facile trasformava la sfida nella 50esima vittoria di Federer a Dubai. «Sono felice — ha raccontato Federer — di essere rimasto calmo e concentrato; ho provato buone sensazioni, anche se non ho sempre dato il meglio. In Australia avevo giocato con più qualità, ma qui è importante migliorarsi giorno dopo giorno. La fiducia è molto importante; è bello vincere dopo un lungo testa a testa, riuscire ancora a sprintare, a trovare il servizio vincente, a giocare i punti come vorresti. È un modo che ti rende più sicuro». Tra Federer e la tripla cifra ci sono Marton Fucsovic, e forse due bestie nere come Borna Coric e Stefanos Tsitsipas.

“ATP Finals, non c’è speranza per Torino” (Gabriele Guccione, Corriere Torino)

«Un giorno in più o meno poco: a Roma non si è mosso nulla e il destino di Torino è segnato», sospira con amarezza un autorevole esponente dei 5 Stelle, assai vicino al dossier della candidatura. A poche ore dalla scadenza per la presentazione della fidejussione da 78 milioni di euro da parte del governo, si ammassano all’orizzonte nubi nere che non lasciano presagire nulla di buono per la candidatura torinese agli Atp Finals dal 2021 al 2025. I termini della proroga concessa dieci giorni fa dall’associazione internazionale dei tennisti professionisti, dopo la lite interna all’esecutivo tra M5S e Lega, scadono a mezzanotte […] Del resto, dopo l’indisponibilità del sottosegretario alla presidente della consiglio, Giancarlo Giorgetti, a dare le garanzie del governo, se non in cambio di un impegno del M5S ad appoggiare finanziariamente la candidatura olimpica di Milano e Cortina, lo stesso titolare della delega allo Sport è partito per una missione negli Stati Uniti, dove resterà fino al 5 marzo. E dunque, a Roma, manca fisicamente chi dovrebbe firmare la lettera con le fidejussioni chieste da Atp a copertura dell’evento che costerà 50 milioni di euro l’anno. E poco, pochissimo sembrano aver smosso i 10 milioni di euro, circa due all’anno per cinque anni, promessi dal presidente della Camera di Commercio, Vincenzo Ilotte. Giorgetti chiedeva un segnale dal mondo delle imprese torinesi a sostengo della candidatura, ma nella Capitale ci si aspettava una somma più sostanziosa, rispetto all’impegno finanziario complessivo. Insomma, a questo punto l’ultima speranza è rappresentata dalla proposta presentata dal segretario piemontese e capogruppo della Lega, Riccardo Molinari, per sbloccare per via parlamentare i denari necessari. Il disegno di legge andrà in commissione, direttamente in sede legislativa, la prossima settimana. Ma se anche il Parlamento dovesse pronunciarsi a favore, l’Atp dovrebbe accettare di non sorvolare sul mancato rispetto della scadenza stabilita dall’ultima proroga. Una proroga concessa, suggerisce qualcuno, al solo scopo di giocare al rialzo nella trattativa con Londra.

ATP, Comune e Regione aumentano i fondi. Il governo dice sì, ma non offre garanzie (Andrea Rossi, Stampa Torino)

Un milione in più all’anno, all’incirca. Sperando che serva a sbloccare una situazione disperata o quasi. Torino tenta l’ennesimo rilancio per portarsi a casa le Atp Finals di tennis, un dossier che sembra essere sprofondato nelle sabbie mobili di Palazzo Chigi. A Roma tutto tace, e a due giorni dal gong la candidatura di Torino alle Atp Finals di tennis tra il 2021 e il 2025 è ancora in bilico. Entro domani il governo, che ha già usufruito di una proroga di due settimane, dovrebbe fornire le garanzie pubbliche necessarie a tenere in corsa Torino: 80 milioni promessi dal sottosegretario leghista Giancarlo Giorgetti a novembre e ora congelati. Improbabile che le fideiussioni vengano depositate. Il governo è orientato a una mossa diversa: un atto formale, da inviare ad Atp, in cui si esprima la volontà di ospitare l’evento e sostenerlo. Le coperture finanziare pubbliche arriverebbero in un secondo momento e possibilmente con un vasto consenso parlamentare. Difficile prevedere la reazione di Atp, società privata che ha chiesto alle cinque città in corsa – oltre a Torino, ci sono Manchester, Londra, Singapore e Tokyo – di fornire il dossier definitivo e le garanzie economiche. Di sicuro la mossa del governo – se sarà soltanto una lettera d’intenti – ha l’obiettivo di tenere in vita Torino ma probabilmente sortirà l’effetto di indebolirla ulteriormente. Bisognava mettere la città in carreggiata dieci giorni fa ma si è mancato l’appuntamento; è stato accordato più tempo ma i primi undici giorni sono trascorsi invano. È proprio per questa ragione che la sindaca Appendino e il presidente della Regione Chiamparino hanno in mente un’ultima mossa per smuovere le ritrosie del governo: incrementare la partecipazione degli enti locali alle Atp. Attualmente il budget – circa 50 milioni a edizione – è così ripartito: 16 a carico del governo, 1,5 a testa per Comune e Regione, 20 tra biglietterie, merchandising e diritti tv e 11 dagli sponsor. Nei giorni scorsi il sistema delle imprese ha lanciato un primo messaggio: 10 milioni – 2a edizione – come segnale al governo. Appendino e Chiamparino faranno altrettanto: intendono alzare il contributo di ciascun ente da 1,5 a 2 milioni l’anno per ogni edizione, dunque complessivamente (tra Regione e Comune, sostanzialmente in parti uguali) da 15 a 20 milioni. È un altro messaggio esplicito rivolto a Roma, una forma di pressione dimostrata con i fatti: in pochi giorni il territorio si è detto disponibile a stanziare 15 milioni in più del previsto, 10 le imprese e 5 gli enti locali. Ora tocca al governo, e qui la situazione si fa delicata. La partita è in mano al sottosegretario leghista Giorgetti e al presidente del Consiglio Conte. Giorgetti, che ha la delega allo Sport, da giorni spiega a chi prova a sondarlo di non aver alcuna intenzione di penalizzare Torino. Non vuole però peccare d’imprudenza: «Sono uomo di numeri», va spiegando. E i numeri a oggi ballano: gli 80 milioni a copertura delle Atp Finals non ci sono. Vanno trovati e Giorgetti vorrebbe che la responsabilità di dirottarli su Torino, sottraendoli ad altri capitoli di spesa, fosse assunta dal Parlamento […] Se ne deve fare carico il Parlamento, è la sua linea, e in quest’ottica va inserita la proposta di legge del capogruppo leghista Riccardo Molinari. Il problema sono i tempi: votare una legge che assegna le coperture alle Atp è questione di mesi, forse settimane se le si garantisce una corsia preferenziale. Troppo tardi, in ogni caso. Ecco perché tra i Cinque Stelle si sospetta un boicottaggio leghista o una forma di pressione: il via libera a Torino in cambio dei finanziamenti pubblici per le olimpiadi Milano-Cortina 2026, finora negati dai grillini […]

Stasera il premio Scognamiglio a Michele Uva (Quotidiano del Sud Basilicata)

Questo pomeriggio alle 17, presso la sala dell’Arco del Comune di Potenza, si terrà la quarta edizione del premio “Città di Potenza: Scognamiglio per lo sport. L’uomo, lo sport, la società”. Ospite d’onore e premiato sarà il vicepresidente UEFA Michele Uva, lucano, oggi al vertice del calcio europeo dopo numerose esperienze dirigenziali ai più alti livelli […] Promotore dell’evento il Lions Club Potenza Host, presieduto da Francesco Negrone, che per il quarto anno ha voluto ricordare la figura emblematica di Peppino Seognamiglio, uomo innamorato della città di Potenza e appassionato dello sport, di cui ne ha sempre esaltato i valori. Il premio a lui dedicato vuole essere un riconoscimento alle “eccellenze per e nello sport” e un richiamo d’interesse continuativo per le Associazioni e gli organismi che offrono al giovani vitalità e opportunità di crescita sociale e culturale. Nell’occasione, verrà presentato il libro “Campionesse, storie vincenti del calcio femminile” scritto proprio da Michele Uva insieme a Moris Gasparri […] Interverranno all’evento Dario De Luca (sindaco di Potenza), Leopoldo Desiderio (presidente Coni Basilicata), Rocco Galasso (vicepresidente Adise), Pietro Scognamiglio (giornalista), Aldo D’Andrea (Past Governatore Distretto 108 Ya). Coordinerà il giornalista Erberto Stolti. Scognamiglio fu funzionario del Banco di Napoli, prima a Salerno poi a Potenza, il 2 giugno del 1997 riceve dal Presidente della Repubblica Scalfaro l’onorificenza di Commendatore della Repubblica Italiana. Presidente del Coni provinciale e regionale, il 22 novembre 1994 è premiato dal presidente nazionale del Coni, Mario Pescante, con la Stella d’Oro al merito sportivo. Dopo una discreta carriera da tennista inizia l’attività dirigenziale proprio con la Fit di cui diventa membro del Consiglio federale nazionale proprio quando l’Italia vinse a Santiago del Cile la sua unica Coppa Davis nel 1976. Nel mondo dell’associazionismo si è sempre impegnato in prima persona nel Lions Club. È stato presidente del club Potenza Host e segretario distrettuale (Campania, Basilicata, Calabria) nell’anno sociale in cui è stato Governatore Aldo D’Andrea, anche lui potentino. L’impegno del club gli è stato riconosciuto con il riconoscimento del Melvin Jones Fellow.

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