Federer ancora contro Tsitsipas (e se stesso)

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Federer ancora contro Tsitsipas (e se stesso)

Il fenomeno di Basilea cerca ‘vendetta’ oltre che il centesimo titolo. Del greco dice: “Ha varietà e anticipa benissimo”. Proprio come lui con diciassette anni in meno

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Roger Federer e Stefanos Tsitsipas - Australian Open 2019 (foto @Sport Vision, Chryslène Caillaud)
 

Roger Federer ha appena strapazzato con un duplice 6-2 Borna Coric nella seconda semifinale del ATP 500 di Dubai. Il suo prossimo ostacolo verso il titolo, che sarebbe il centesimo sul tour, è quello stesso Stefanos Tsitsipas che a sorpresa lo ha eliminato agli ottavi degli Australian Open in quattro set con una prestazione da vero campione, nonostante i suoi 20 anni. In conferenza stampa, la domanda è quasi d’obbligo per Federer: “Vedi questo match come una rivincita?”. La risposta è molto meno scontata considerata l’usuale diplomazia del maestro elvetico e il confronto tra il suo impareggiabile palmares e quello tutto da costruire del giovane greco. “Sì, forse sì”. E prosegue: “Ovviamente ero terribilmente deluso dall’aver fallito così tante opportunità a Melbourne (12 break point su 12 ndr). Quel match mi fa ancora male in un certo senso”. Molto volgarmente, la si potrebbe definire una gran bella rosicata. 

Non tutti possono vantarsi di aver alimentato lo spirito di rivalsa del cannibale di Basilea. Ma non tutti, d’altro canto, possono vantarsi di averlo battuto a vent’anni, nel primo faccia a faccia ufficiale (si erano già incontrati in Hopman Cup e aveva vinto Federer con un doppio tiebreak), in un torneo dello Slam. Non tutti possono vantarsi di essere Tsitsipas. La crescita del talento ateniese sembra sempre più inarrestabile. Ha iniziato la scorsa stagione da n.91 del mondo e l’ha terminata da n.16, con una finale nel Masters 1000 del Canada, il primo titolo ATP a Stoccolma e la conferma di essere il migliore tra i suoi coetanei alle Next Gen Finals.

In questo 2019 ha ripreso il discorso esattamente dove lo aveva lasciato: prima semifinale a Melbourne, un record di 15 vittorie e 4 sconfitte e il secondo titolo a Marsiglia. Dopo la sofferta affermazione al tiebreak decisivo in semifinale a Dubai su Gael Monfils, che gli aveva inflitto l’eliminazione a Rotterdam, Tsitsipas è entrato anche per la prima volta in carriera in Top 10. Difficile oramai non considerarlo un assoluto protagonista del circuito ATP.

Stefanos Tsitsipas e Roger Federer – Australian Open 2019 (foto Roberto Dell’Olivo)

Ed è ancora lo Federer stesso a dare la spiegazione di questa fulminante ascesa, elogiando le qualità del suo prossimo avversario, ancora in riferimento al match perso in Australia. “Lui è stato bravo a venire fuori dalle situazioni difficile. Ancora una volta ci è riuscito oggi contro Monfils. E non lo fa nella maniera classica. Ha molte armi per cavarsela. Questo lo rende un giocatore difficile da affrontare, difficile da battere”, afferma il fenomeno svizzero, sottolineando la completezza di Tsitsipas. Secondo Federer c’è però una qualità che spicca particolarmente nel modo di giocare del giocatore ellenico: il timing sulla palla. “Quello che mi piace di lui è come riesce ad essere capace di colpire la palla in anticipo. Serve, anticipa e scende a rete. Lo fa tutto il tempo. Sul lato del rovescio gli riesce ancora meglio che sul dritto” prosegue a dire.

Insomma, il ragazzo ha una gran personalità nei momenti decisivi, riesce a fare il punto in molte maniere ma soprattutto toglie tempo al suo avversario. Sembra di sentire un altro tennista parlare di Federer, piuttosto che Federer parlare di un altro tennista. Ma d’altronde lo svizzero non ha mai potuto giocare contro se stesso. E anche raramente ha affrontato tennisti con caratteristiche tecniche così similari alle sue, unite ad una classe e una efficacia fuori dal comune. 

Ma l’elvetico è pur sempre il re del tennis e guarda tutti dall’alto al basso. “Spero di riuscire a giocare bene. Sono più concentrato sul mio gioco che sul suo ad essere onesto”, sostiene con quel senso di superiorità che solo tutti i suoi record possono dare. E il suo gioco, in questo torneo di Dubai è andato decisamente in crescendo. Dopo tre prestazioni opache contro Kohlschreiber, Verdasco e Fucsovics, il 37enne svizzero ha ritrovato il suo smalto contro l’ostico Coric. “Sono molto contento del mio tennis. È stata di gran lunga la mia miglior giornata dall’inizio del torneo. Anche se sono sicuro che Borna fosse un po’ affaticato dai suoi match precedenti”, commenta.

Federer insomma è in crescita di condizione a negli Emirati, in un torneo che ha conquistato sette volte. Cerca la cifra tonda ma cerca soprattutto rivincita contro il tennista che più gli somiglia in questo momento (e forse nella sua intera carriera) per ampiezza di soluzioni tecniche, eleganza in campo e capacità di prendere il sopravvento sugli avversari rubando i tempi di gioco. In più ha 17 anni in meno di lui. Ma la sete di vendetta può anche portare indietro le lancette del tempo. 

La finale dell’ATP 500 di Dubai sarà trasmessa in diretta sul canale Supertennis a partire dalle 16 italiane di sabato. Sulla nostra pagina troverete invece il classico LIVE di Ubitennis, dove potrete commentare liberamente l’andamento del match.

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