Tsitsipas è già un Top 10: Monfils si arrende dopo 3 ore a Dubai

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Tsitsipas è già un Top 10: Monfils si arrende dopo 3 ore a Dubai

Spettacolare prima semifinale negli Emirati: il greco rimonta un set e un break di ritardo al ritrovato francese e lo supera al tie-break decisivo

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dal nostro inviato a Dubai

Dovrebbero affrontarsi più spesso nelle parti conclusive di un torneo due ottimi giocatori in  serie positiva di partite vinte: questo il primo pensiero relativo alle bellissime prime tre ore della semifinale del Dubai Duty Free Championships. Il secondo è che un predestinato come Tsitsipas non poteva trovare partita migliore per ricordare il primo ingresso nella top 10 della carriera, ufficiale dalla prossima settimana . Vincere come ha fatto il greco, recuperando un set e un break sotto contro un giocatore estremamente solido e esperto come il Monfils di questo periodo è da grande giocatore: del talento cristallino già sapevamo tutti, ma sul carattere e la capacità di lottare quando le cose vanno male – contro avversari per giunta forti – oggi sono arrivate importanti conferme.

Il futuro del tennis è suo: intanto centra il quindicesimo successo del suo 2019, l’ottavo consecutivo e domani cercherà di vincere il suo primo ATP 500. Ma tanto onore anche a Monfils: è attualmente uno dei giocatori più forti del circuito. Il 32enne francese conferma di essere tornato ai livelli del 2016, quando era stato 6 ATP. Chissà quanto nelle sue ritrovate forte motivazioni nella carriera tennistico incida anche la storia d’amore con Elina Svitolina, ufficializzata contestualmente alla rinascita da giocatore. 

Come negli ultimi due giorni, sotto un cielo ancora grigio – si è protratta, per tutta la mattinata di Dubai un’insolita e piuttosto fitta nebbia – alle 17.15 locali è iniziato il match. Fa caldo (23 gradi), ma la novità del giorno è il ritorno del vento. La prima semifinale metteva del resto di fronte due tra i giocatori in assoluto più “caldi” del circuito, arrivati alla semifinale a Dubai reduci da aver vinto un torneo (Marsiglia da Tsitsipas, Rotterdam da Monfils). Uno stato di grazia psicofisica di entrambi, testimoniato dalle sette vittorie consecutive del greco (sebbene solo una con un top 40) e dalle otto del francese (con scalpi importanti come quelli di Cilic, Wawrinka, Medvedev e Goffin). Non era difficile prevedere l’equilibrio tra i due, scontratisi già due volte, entrambe negli ultimi mesi, con una vittoria per parte (vittoria del greco sul cemento all’aperto di Shanghai in tre set, successo di Le Monf tre settimane fa sull’indoor di Sofia). 

L’inizio del match vede una partenza lenta di Monfils, che gioca male il suo primo turno di servizio, tra errori al servizio e con i due fondamentali, regalando alla quarta palla break il break a Tsitsipas, involatosi pochi minuti dopo sul 3-0. Una partenza rapida che deve illudere il greco, incapace di farsi trovare pronto alla reazione veemente di Gael, sospinto da un pubblico che nelle prime battute ci è sembrato patteggiare in maggioranza per lui. Gael inanella un parziale di venti punti a cinque, che gli consente di portarsi sul 5-3, approfittando anche dello scoramento del greco. Stefanos, tra dialoghi nervosi col suo angolo, chiamate del falco errate e lanci di racchetta perde la bussola. È questo il parziale che segna il primo set: due giochi dopo, con uno spettacolare dritto in cross, Monfils chiude col punteggio di 6-4 dopo quaranta minuti, la pratica relativa al primo parziale. 

I punti da mandare negli highlight abbondano e il secondo set vede aumentare il livello del tennis in campo, grazie a un Tsitsipas non più furioso e nuovamente concentrato. Il terzo gioco sembra segnare definitivamente la partita: dura sedici punti, Tsitsipas annulla quattro palle break, ma, alla lunga, è sfinito e soprattutto scorato psicologicamente da un Monfils che arriva dappertutto e sbaglia pochissimo (come invece non fa la stragrande maggioranza degli avversari che di solito incontra). Sulla quinta palla break incappa in un brutto doppio fallo, che sembra mandare alla doccia il greco. Non è così: nel sesto gioco Monfils si rilassa, compie scelte sbagliate e regala palla break a Tsitsipas, bravo a convertirla. Il greco dimostra di avere tanta voglia di una vittoria che potrebbe aiutarlo nella sua rincorsa a una top 10 alla quale sembra comunque destinato.

Addirittura, nel decimo gioco, ha una palla per portare la partita al terzo set: sembra fatta per lui, quando il giudice di linea chiama out la palla di Monfils, ma eye-hawk dice che è buona, dando punto al francese che si salva per il rotto della cuffia. L’equilibrio è estremo, così come il livello del tennis è molto piacevole: la conclusione al tie-break è la più sensata. Il gioco decisivo è bellissimo: il pubblico del centrale, già riempitosi per l’imminente arrivo di Federer, si entusiasma a vedere una lunga serie di bei punti. Il tie break è una dimostrazione prolungata del talento cristallino, ma anche della lucidità di Tsitsipas nei momenti chiave di un incontro importante. La bellissima risposta di dritto del greco sul set point a favore è la summa di quanto buono fatto in questa parte dell’incontro dall’11 ATP.

Dopo 1 ora e 55 minuti parte il terzo set: entrambi lo hanno giocato già due volte nelle tre precedenti partite occorse per arrivare a giocarsi la finale. I quasi dodici anni di differenza e le diverse fisiologiche capacità di recupero fisico, specie in settimane che li hanno visti molto impegnati nel circuito sembrano far pensare che il greco possa avere la meglio, ma la partita si deciderà per dettagli. Proprio Tsitsipas nel quinto gioco ha due palle break, ma entrambe sono annullate da Monfils (con un servizio vincente e un dritto lungolinea). Nell’ottavo game è il francese ad avere addirittura quattro occasioni per andare a servire per il match, ma Tsitsipas le annulla col coraggio (solo sulla prima il francese ha qualche rimpianto).

Nel dodicesimo gioco Monfils è per tre volte a due punti dal match, ma a Tsitsipas non trema la mano e porta il set al tie break. In questo frangente, a fare la differenza, è un dritto sbagliato da Monfils, che manda il greco sul 3-1. Sarà l’unico mini break del gioco decisivo: sul 6-4 il greco viene a rete costringendo l’avversario a un passante di rovescio disperato che non sortisce gli effetti sperati, regalando la vittoria al classe 98.

Risultato:

[5] S. Tsitsipas b. G. Monfils 4-6 7-6(4) 7-6(4)

Il tabellone completo

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