Miami: Federer vince, dà spettacolo e si diverte

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Miami: Federer vince, dà spettacolo e si diverte

Giornata sì per Roger contro un ottimo Krajinovic, che però resiste solo un set. Tocchi, anticipi, volée, tutto il repertorio in mostra per lo svizzero

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Roger Federer (photo via Twitter, @ATP_Tour)
 

[4] R. Federer b. F. Krajinovic 7-5 6-3

da Miami, il nostro inviato

La curiosità del giorno, al Miami Open, era di vedere quale versione di Roger Federer si sarebbe presentata in campo contro il serbo Filip “soldatino” Krajinovic, che sta giocando molto bene, e ha eliminato Wawrinka al secondo turno. Chi invece non aveva proprio convinto era stato Roger, che era uscito sabato da una partita a dir poco complicata con Albot. L’inizio del match non promette bene per lo svizzero nemmeno oggi, Filip è ispiratissimo, mette diversi vincenti assai pregevoli, in particolare dei passanti millimetrici, e brekka Federer al terzo game. La reazione di Roger è immediata, però, con il controbreak del 2-2 alla quarta occasione, fin da subito il gioco è di livello ottimo, bravi.

Nell’ottavo game, assalto di Federer al turno di battuta avversario, ci sono un paio di gran scambi e di bellissimi vincenti da parte di entrambi, Krajinovic resiste con grinta, annulla due palle break e pareggia 4-4. Il gioco prosegue in equilibrio, Roger sembra decisamente più in palla dell’altro ieri, ma anche Filip sta dimostrando che non è arrivato a un best ranking di 26 ATP per caso (certo la finale “1000” di Bercy 2017 è stata frutto anche di circostanze favorevoli, ma bisogna pur sempre essere capaci di coglierle). Sul 6-5, la fiammata di Federer: un gran recupero in difesa, poi un bell’attacco di rovescio, gli danno altrettanti set-point. Un super-dritto in cross vincente chiude il parziale, 7-5 e vantaggio meritato per lui.

La partita è molto bella, giocata a tutto campo, anche Krajinovic fa vedere ottime chiusure a rete, bene così, ci stiamo divertendo. 21 vincenti, 15 errori Roger (13-9 Filip), statistiche ampiamente positive per tutti e due.

Nel secondo set, sull’1-0 Roger trova un nastro favorevole che gli dà palla break, non la converte, continua a deliziare con rovesci in controbalzo e palle corte, e poco dopo il 2-0 è comunque suo. Gli applausi si sprecano, lo spettacolo vale il prezzo del biglietto, che come sappiamo da queste parti è piuttosto salato (minimo 120 dollari per uno dei posti più lontani dal campo).

Il 3-0 è cosa di un attimo, oltre ad aver registrato il gioco in generale, pare che anche l’efficacia del servizio di Federer sia salita nettamente (80% di prime palle in campo nel secondo set finora, 73% nel match, tanta roba), i vincenti fioccano, siamo 4-1. Allo scoccare dell’ora e mezza, Krajinovic si trova al servizio per salvare la partita, sotto 5-2, tiene l’ultimo game, dopodichè viene investito da una grandinata di servizi vincenti (tre ace, e il quarto mancato di nulla) di Roger, che la chiude in un baleno. 6-3. Per lui ora Opelka o Medvedev (Federer avanti 2-0 col russo, mai incontrato lo statunitense), per il torneo e per gli avversari un segnale che ci voleva dopo i dubbi lasciati dalla prestazione di sabato.

I giovani ruggiscono: Shapovalov-Tsitsipas agli ottavi

Risultati:

[6] K. Anderson b. J. Sousa 6-4 7-6(6)
J. Thompson b. [24] G. Dimitrov 7-5 7-5
[13] D. Medvedev b. [Q] R. Opelka 7-6(5) 6-7(5) 7-6(0)
[4] R. Federer b. F. Krajinovic 7-5 6-3
[8] S. Tsitsipas b. L. Mayer 6-4 6-4
[20] D. Shapovalov b. [Q] A. Rublev 6-3 7-6(5)
[18] D. Goffin b. [14] M. Cecchinato 6-4 6-4
[28] F. Tiafoe b. [WC] D. Ferrer 5-7 6-3 6-3

Il tabellone completo

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