Mentre i tennisti si stanno preparando per la primavera europea sulla terra battuta, Dominic Thiem rilancia annunciando che prenderĂ parte al torneo di Kitzbuhel, l’ATP 250 che rientra in quella “mezza stagione rossa” tra l’erba di Wimbledon e il cemento estivo nordamericano. Precisamente, il numero 5 del mondo ha sottoscritto un contratto biennale con l’organizzazione del Generali Open e, se non sorprende piĂą di tanto che Dominator si voglia attardare sulla superficie preferita a dispetto delle recenti dichiarazioni, la notizia di rilievo è che la scelta comporta la rinuncia a “Tokyo 2020”.
Il prossimo anno, infatti, il torneo austriaco partirĂ il 27 luglio, vale a dire due giorni dopo l’inizio delle Olimpiadi. “Tokyo è una cittĂ meravigliosa, ma preferisco trascorrere una settimana intera (si spera) a KitzbĂĽhel” spiega Thiem. “La scelta non è stata particolarmente difficile”.
Non si tratta però di una rinuncia definitiva a competere per la medaglia d’oro, per quanto l’occasione si ripresenterĂ solo tra cinque anni a Parigi, ma Dominic assicura che giocherĂ in ogni caso. “Voglio farlo almeno una volta nella mia carriera. Avrò 31 anni e forse ci sarĂ tempo anche per una seconda Olimpiade”.
Vincitore di 12 titoli, di cui almeno uno per ogni superficie, nella cittadina del Tirolo Thiem ha raggiunto la finale nel 2014 (persa da Goffin), ma non ha mai alzato il trofeo a forma di camoscio ed è uscito all’esordio nelle due ultime apparizioni.
Nell’attesa di vedere se avrĂ piĂą fortuna nelle prossime edizioni, Domi approfitta della conferenza stampa per confermare il rapporto con Nicolas Massu, ex top ten che, tra l’altro, vanta due medaglie d’oro olimpiche ai Giochi del 2004, una in singolare e una in doppio con Fernando Gonzalez. “La collaborazione continua, è iniziata piuttosto bene a Indian Wells” e proseguirĂ almeno sino a fine anno, anche se pare che ancora non abbiano stabilito in quali eventi Massu sarĂ presente nel suo angolo. Tornando a parlare del suo primo titolo pesante vinto a Indian Wells, Thiem lo classifica “un po’ piĂą in alto della finale del Roland Garros”.