Fognini è al buio ma brilla Sonego (Crivelli). Roger & Mirka, la coppia reale del tennis compie 10 anni (Semeraro). "Serve una penale anti-annullamento per le ATP Finals" (Buccheri)

Rassegna stampa

Fognini è al buio ma brilla Sonego (Crivelli). Roger & Mirka, la coppia reale del tennis compie 10 anni (Semeraro). “Serve una penale anti-annullamento per le ATP Finals” (Buccheri)

La rassegna stampa di mercoledì 10 aprile 2019

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Fognini è al buio ma brilla Sonego (Riccardo Crivelli, La Gazzetta dello Sport)

Salvate il soldato Fabio. Fognini aveva chiesto e ottenuto una wild card a Marrakech per prendere subito confidenza con la terra battuta in vista del lungo swing europeo da Montecarlo a Parigi passando per Roma, ma nemmeno in Marocco ritrova le antiche sensazioni e cede in due set, 7-6 (2) 6-4, al ceco Vesely, 101 del mondo che in carriera sul rosso aveva battuto Djokovic (nel 2016 nel Principato), ma non è certo un fenomeno. Con il solito servizio alterno, Fognini libera il braccio solo quando si ritrova sotto 5-1 nel secondo set, segno che si tratta soprattutto di una questione mentale. La rimonta tuttavia si ferma sul 30-30 e servizio ceco del decimo game del secondo set, quando manda lungo un facile rovescio. E’ la quinta sconfitta dell’anno in un match d’esordio. Sorride invece Lorenzo Sonego, uscito dalle qualificazioni e capace di battere con un doppio 6-3 il serbo Djere, numero 32 del mondo e quest’anno vincitore, sul rosso, del torneo di Rio: ora per il torinese, 103 Atp, c’è l’olandese Haase. […] Sulla terra battuta di Bogotà riassapora la vittoria Sara Errani, ripescata come lucky loser e vittoriosa in due ore e 10′ sulla romena Bara: 4-6 6-2 6-3. Un piccolo raggio di sole.

Roger & Mirka, la coppia reale del tennis compie 10 anni (Stefano Semeraro, La Stampa)

Dopo dieci anni gli specialisti del ramo le chiamano nozze di stagno, e onestamente non si capisce il perché, ma sono questioni che non riguardano Roger Federer e Mirka Vavrinec, la coppia reale del tennis che domani festeggia i due lustri trascorsi dal sì pronunciato, davanti a pochissimi invitati, l’11 aprile del 2009. Il loro, al di là di tutte le classificazioni, è un matrimonio d’acciaio. Inossidabile. «Fino a quando la mattina mi sveglierò a fianco di Mirka la mia vita avrà un senso», ha confessato Federer. «Incontrarla è stata la mia fortuna». Non si stenta a credergli. Fidanzata, moglie, madre dei suoi quattro gemelli, segretaria, organizzatrice, consigliera, supertifosa, per qualche verso sorella maggiore, Mirka non concede interviste, non si fa sentire sui social, scansa giornalisti e paparazzi come la peste. Ma conta moltissimo nella vita del campione. Una coppia perfetta: lei pianifica, lui vince. E se a quasi 38 anni Roger continua a incantare le masse, il merito è anche suo. «Per me la cosa più importante sono la famiglia, i figli, gli amici. Quando Mirka si stancherà di viaggiare, io smetterò». I due si sono incontrati la prima volta nel 1997 al centro tecnico della federtennis svizzera di Bienne. Lui, sedici anni, era ancora un ragazzino terribile tutto brufoli e talento; lei, di tre anni più anziana, una promessa raccomandata da Martina Navratilova, nata a Bojnice, la stessa città slovacca di Gattone Mecir, ma trasferitasi in Svizzera quando aveva appena due anni a rimorchio di papà Miloslav e mamma Drahomira. La scintilla vera scatta però nel 2000, alle Olimpiadi di Sydney. «Condividevamo la casa con altri atleti – racconta Federer – poi abbiamo scoperto che ci piaceva stare insieme. Quando ci siamo rivisti, dopo le Olimpiadi, ho sentito che saremmo rimasti insieme per sempre». La fortuna tennistica di Mirka è durata poco. Numero 76 del mondo nel 2001, quell’anno si è infortunata alla caviglia, traslocando a casa Federer per curarsi. Mentre il suo tendine peggiorava, la carriera del moroso decollava. Mai un litigio (pubblico), mai un pettegolezzo. Ancora oggi, da madre di quattro gemelli – Myla e Charlene nate nel luglio del 2009, Lenny e Leo nel maggio del 2014 – è Mirka che gestisce il clan, filtrando i rapporti del marito con le varie celebrities, da Anne Wintour a Pippa Middleton (Tiger Woods, per motivi evidenti, è stato depennato). Distribuendo i turni di assistenza ai bambini fra le governanti e nonna Lynette. «Mirka è molto intelligente», spiega l’ex coach di Federer, Paul Annacone. «Conosce molto bene il tennis e soprattutto conosce Roger. Lo aiuta nelle decisioni difficili e ha avuto un ruolo molto importante nei suoi successi». Governare un matrimonio da 570 milioni di euro (la stima del patrimonio di Federer) non è banale, ma per questi primi dieci anni le cose sono filate una meraviglia.

«Serve una penale anti-annullamento per le Atp Finals» (Guglielmo Buccheri, La Stampa – Torino)

Lunedì prossimo. Forse tre giorni più tardi. L’annuncio delle Atp Finals a Torino per le cinque edizioni dal 2021 al 2025 potrebbe arrivare nella settimana che porta a Pasqua, ma prima della fumata bianca c’è una doppia questione tecnica e politica da superare. Questioni di garanzie e penali, eventuali, ma possibili, lasciano la partita ancora aperta. Da un lato, c’è il governo impegnato, in queste ore, a trovare il modo per «blindare» il finanziamento da 78 milioni di euro, dall’altro l’ulteriore richiesta da parte dell’Atp di garantirsi qualora, dopo una o due edizioni, l’evento dovesse finire gambe all’aria per motivi, oggi, non prevedibili o, addirittura, non dovesse nemmeno iniziare fra due anni. A quest’ultima richiesta è particolarmente sensibile anche l’Istituto del Credito Sportivo che sta giocando un ruolo centrale e che non può pensare di garantire gli obblighi contrattuali di una manifestazione anche nel caso in cui la stessa non dovesse durare quanto scritto nel contratto. Ancora poche ore e il verdetto sarà noto. Come detto, non si tratta più di preferire Torino come sede perchè la città ha superato tutti gli esami messi in calendario dagli organizzatori mettendosi alle spalle, via via, la concorrenza di Manchester, Londra, Tokyo e Singapore. Si tratta di trovare una soluzione a questioni tecniche, ma non di secondaria importanza. Il governo con un decreto della presidenza del Consiglio ha stanziato 18 milioni per il 2021 e 15 ciascuno per gli anni dal 2022 al 2025: serve un altro, significativo e fondamentale, passo avanti perchè i tennisti più forti al mondo si diano battaglia a Torino fra due anni e per i successivi cinque.

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