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Un grande Sonego elimina Khachanov: ottavi di finale a Montecarlo
MONTECARLO – Prestazione sontuosa dell’italiano, che gioca un gran tie-break e non si distrae nel secondo. Sono i primi ottavi in un 1000

da Montecarlo, la nostra inviata
Non è stato un cattivo Karen Khachanov, la vittoria è tutta di Lorenzo Sonego. Il tennista piemontese, che da poco ha festeggiato il suo rientro in top 100, vince la terza partita consecutiva sui campi del Country Club di Montecarlo e dopo aver superato le qualificazioni accede gli ottavi di finale (i primi in un torneo di questo livello) battendo in due set e 1 ora e 52 minuti l’ottava testa di serie del torneo. Era il secondo confronto diretto con Khachanov, numero 12 del mondo, e il pubblico entusiasta del campo dei principi lo ha aiutato a vendicare la sconfitta in tre set agli ultimi US Open.
Una vittoria maturata a seguito di un tie-break giocato in maniera praticamente perfetta, quando la partita era ancora in bilico, e raccolta al termine di un secondo set nel quale non si è lasciato distrarre né dal crescente nervosismo dal suo avversario né dal medical time out che Khachanov ha chiesto dopo aver subito il break. Tra due giorni Sonego affronterà Fucsovics o Norrie, nello spicchio di tabellone presidiato da Dominic Thiem. Il pronostico è tutt’altro che chiuso; la terra del principato può regalare al 23enne di Torino ancora delle soddisfazioni.
LA PARTITA – Lorenzo parte subito alla grande, sospinto dai numerosi italiani presenti sugli spalti, e vola a condurre 3 a 1. Karen scuote la testa contrariato e libera tutta la sua esplosività per recuperare lo svantaggio e riportare il conto di game e break in parità. Sonego, dal canto suo, varia il gioco con smorzate e discese a rete, togliendo così certezze all’avversario, che con il passare del tempo tenta di chiudere gli scambi nel modo più rapido possibile, aggrappandosi soprattutto al suo colpo migliore, il dritto. Nel corso del set Lorenzo si trova a fronteggiare ben otto palle break, annullandone sette. Si arriva al tie-break, tutto lo stadio dei principi fa ormai il tifo per l’azzurro, mentre Khachanov alterna “come-on” a “ole” ogni qual volta riesce a colpire una riga e a mandare fuori giri Sonego.
Lorenzo lotta su ogni palla, serve con precisione e potenza e al settimo punto riesce a strappare il servizio a Karen conquistando un mini-break. Lorenzo esulta e con lui tutti gli spettatori che fanno tremare le tribune. Khachanov ha perso ormai la pazienza tanto da costringere l’arbitro a infliggergli un warning per oscenità udibili che non fa altro che peggiorare la situazione (già precaria) dei nervi del russo. Sonego tiene senza paura i propri servizi e si prepara a giocare per conquistare il primo set avanti 6-3. Karen con un motto di orgoglio annulla la possibilità piazzando un ace. Lo scambio successivo è infinito, Lorenzo risponde con pazienza ad ogni colpo avversario e viene premiato con la conquista del punto e con esso del primo parziale. Sonego chiama con un gesto tutto il pubblico a gioire con lui.
Il secondo set scorre via veloce seguendo il ritmo dei servizi. In particolar modo sono i turni di Lorenzo ad andare rapidi, con l’azzurro che sembra trovare sempre più fiducia nel proprio gioco. Nel sesto gioco si assiste allo scambio della partita con Lorenzo che prende la rete e la difende come un leone, chiudendo con una delicata volée, seguita da una vera standing ovation del campo dei principi. Khachanov subisce il colpo e si esibisce in un disastroso turno al servizio. Lorenzo si trova sulla racchetta ben tre palle break. L’azzurro non intende rischiare e con un bel dritto profondo costringe l’avversario all’errore e, alla prima occasione, va a condurre 4 giochi a 3. Lorenzo tiene poi il servizio con la freddezza di un veterano.
Khachanov, tra i fischi del pubblico, chiama un medical time-out che non convince gli spettatori. Karen serve bene e, seppur Sonego metta a segno un rovescio vincente lungolinea da manuale, costringe l’italiano a chiudere sul proprio servizio. Il braccio del torinese trema solo leggermente, ma regge gli scambi e costringe Karen a un paio di errori decisivo. È una battuta vincente il punto con il quale Sonego trasforma il primo match point e lo stadio esplode di gioia. Per Lorenzo adesso è sicuro anche l’ingresso tra i primi 80 del mondo.
In sala stampa Lorenzo si presenta giustamente soddisfatto e sorridente: “Fin dai primi game ho capito che sarebbe stata una partita dura ma non impossibile” racconta “l’avevamo preparata con il mio allenatore che mi aveva suggerito di fare tante smorzate per farlo muovere e farlo venire a rete, poichè sappiamo che non ama nessuna delle due cose!” “Non pensavo di poter giocare un torneo così buono soprattutto dopo il viaggio che ho dovuto affrontare per venire qui da Marrakesh” continua “però ora sono felice e con calma penserò a preparare il prossimo incontro. Norrie e Fucsovics sono due giocatori completamente opposti”. L’atmosfera è rilassata e Ubaldo scherza con Lorenzo, di fede calcistica granata, sul match di questa sera della Juventus chiedendogli per chi tiferà. Sonego non ha dubbi: “Io questa sera tifo Ajax”, confessa tra le risate.
L’AUDIO DI LORENZO SONEGO
Risultato:
[Q] L. Sonego b. [8] K. Khachanov 7-6(4) 6-4
Il tabellone completo
ATP
ATP Miami: Khachanov travolge uno spento Cerundolo
Francisco Cerundolo dura solo pochi game poi è un assolo di Khachanov. Nella sua quarta semifinale ‘1000’ sarà derby con Medvedev

Francisco Cerundolo lotta per pochi giochi poi, dal 3-2 nel primo set, sprofonda in un vortice di errori ed esitazioni, facendosi così travolgere da un Karen Khachanov solido, aggressivo ed estremamente efficace. Il russo chiude un match a senso unico con lo score di 6-3 6-2 in un’ora e 15 minuti, accedendo alla sua quarta semifinale in un torneo ‘1000’. Dall’altra parte della rete ci sarà un altro russo, Daniil Medvedev (vittorioso contro Eubanks), che sale a 27 vittorie stagionali (con sole 3 sconfitte).
[14] K. Khachanov b. [25] F. Cerundolo 6-3 6-2
Un avvio di match dagli scambi prolungati ed estenuanti quello tra Karen Khachanov (16 ATP) e Francisco Cerundolo (31 ATP). L’argentino cerca di ubriacare il russo con i suoi palleggi martellanti e, alla terza occasione di break, gli strappa la battuta portandosi sul 3-2 e servizio. Nonostante una buona resistenza da fondocampo, Karen non sempre riesce a fronteggiare il ritmo frenetico del tennis avversario. Tuttavia, il russo reagisce nel migliore dei modi, dimostrandosi sempre molto aggressivo e propositivo, tanto da infliggergli il controbreak e il sorpasso sul 4-3.
Da questo momento, l’argentino perde totalmente il controllo del proprio gioco, produce un tennis disordinato e disattento, subendo l’aggressività di Khachanov. Cerundolo continua a snocciolare errori mentre Karen realizza un rapido sprint di quattro giochi consecutivi, intascando il primo parziale 6-4 in 37 minuti.
Il secondo set è del tutto a senso unico. Continua il festival degli errori da parte dell’argentino, totalmente in confusione e, in men che non si dica, Karen prende il largo sul 4-1 per poi chiudere l’incontro 6-2 grazie al settimo ace. Si tratta per lui della quarta semifinale in un Masters 1000, la prima dall’Open del Canada del 2019. Nel penultino round affronterà il connazionale e amico Daniil Medvedev.
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ATP Miami, Medvedev non brilla, ma è in semifinale: la favola Eubanks si esaurisce in due set
Il russo gioca un match pieno di imperfezioni e non continuo, ma basta per venire a capo dell’americano

[4] D. Medvedev b. [Q] C. Eubanks 6-3 7-5

Daniil Medvedev è in semifinale al Miami Open presented by Itaù: il russo ha qualche passaggio a vuoto all’interno del suo match, ma alla fine piega 6-3 7-5 la resistenza di Christopher Eubanks che esce ai quarti di finale in un torneo in cui è partito dalle qualificazioni. Per Medvedev la 27a vittoria stagionale e una candidatura sempre più forte per un posto in finale nella parte bassa del tabellone.
Inizio di partita ricco di errori da entrambe le parti: Medvedev disastroso soprattutto dalla parte del dritto soffre spesso il back di rovescio basso di Eubanks che interpreta il match venendo spesso avanti dietro al servizio per far pagare al russo la posizione arretrata in risposta. Lo statunitense si procura anche cinque palle break nel quarto gioco, ma non riesce a sfruttarle tra errori con la risposta di rovescio e prime vincenti del russo. Dopo cinque game arriva l’interruzione per pioggia in un momento più favorevole al padrone di casa. Al termine della pausa l’ex numero 1 del mondo torna più concreto e determinato in campo, si fa più aggressivo sulla seconda e ottiene il break sul 3-3 grazie anche ad un nastro vincente, oltre ad una percentuale di prime di Eubanks decisamente ridotta rispetto a inizio partita. Medvedev tira su un muro, non sbaglia più, ottiene un altro break per chiudere il primo set sul 6-3.
Il secondo set segue l’ordine dei servizi inizialmente senza troppi sussulti: l’attuale numero 5 del mondo sembra accontentarsi di fare il classico “compitino” e non si spreme più di tanto. Il break arriva sul 3-2, quando il numero 119 del mondo sbaglia un dritto comodo in uscita dal servizio e viene infilato un paio di volte nel tentativo di fare serve and volley. Eubanks però non si dà per vinto, azzecca due risposte d’anticipo con il dritto e prende sul tempo Medvedev in uscita dal servizio. Il russo sbaglia ancora qualcosa in ribattuta, tornando ad una posizione più arretrata e il tennista di Atlanta rientra sul 4-4. Il servizio torna ad essere dominante nella parte finale del set, entrambi trovano continuità e precisione con questo colpo. Nel dodicesimo gioco l’americano commette un paio di errori di fretta all’uscita dal servizio e concede così due match point, ma lo statunitense li annulla con due bellissimi guizzi a rete. Dalla parità arriva una risposta incredibile di Medvedev da quattro metri dal campo e un errore di Eubanks su un dritto facile da metà campo per mettere fine al secondo set con il punteggio di 7-5. Adesso il russo avrà uno tra Cerundolo e Khachanov in semifinale, per bissare la finale di Indian Wells.
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Jannik Sinner, è ritorno in top 10? Quasi: le proiezioni sul ranking dell’altoatesino

Mentre restiamo in più o meno trepida attesa del ritorno ai massimi livelli di Matteo Berrettini e della conferma dei risultati della scorsa stagione da parte di Lorenzo Musetti, godendoci nel frattempo gli incoraggianti segnali di ripresa che arrivano da Lorenzo Sonego, c’è qualcosa su cui possiamo sempre fare affidamento: la continuità di Jannik Sinner.
Dato per delusione del 2022 dall’Équipe, peraltro con qualche ragione (nel senso che nessuno può dirsi entusiasta di una stagione in cui è stato fortemente limitato dai guai fisici), il rosso di Sesto Pusteria ha appena raggiunto la seconda semifinale Masters 1000 consecutiva, impresa prima mai riuscita a un azzurro. Senza dimenticare che è anche la quarta di fila, tra il titolo a Montpellier e la finale di Rotterdam. Questo dove ci porta, anzi, dove lo porta?
In termini di classifica, a un passo dal ritorno fra i primi dieci tennisti del mondo. Era il 1° novembre 2021 quando Jannik vi aveva fatto il suo primo ingresso, toccando quel nono posto che al momento rimane il suo best ranking. Durante la scorsa stagione, è entrato e uscito dalla top 10 con una frequenza tale che sarebbe stata giustificata l’installazione di una porta girevole, ma ora Sinner manca all’appello da sei mesi e pare giunto il tempo di riprendersela. A poche ore dall’allineamento del tabellone alle semifinali, la classifica live lo vede proprio alla nona posizione. Diamo allora uno sguardo agli scenari perché il primo ranking di aprile non gli faccia lo scherzo di respingerlo.
Jannik ha 3105 punti live, vale a dire 40 più di Taylor Fritz, mentre l’altro tennista ancora in gara a Miami che può insidiarlo è Karen Khachanov a 2675. Sia Taylor sia Karen devono ancora giocare il loro quarto di finale. Fritz affronterà Carlos Alcaraz e, se dovesse perdere, la top 10 di Jannik sarebbe assicurata in ogni caso; in caso di vittoria, Jannik dovrebbe arrivare più avanti nel torneo per evitare il sorpasso statunitense.
Per quanto riguarda l’altro inseguitore (anzi, l’inseguitore in senso stretto), Khachanov deve affrontare la falsa rivelazione Fran Cerundolo e, anche qui, l’inciampo sarebbe determinante. Qualsiasi inciampo di Karen, a ben vedere, perché come finalista si fermerebbe a 10 punti dal nostro; dunque, l’unica possibilità che comporta uno Jannik ancora fuori dalla top 10 il prossimo lunedì è la vittoria del torneo da parte di Khachanov in finale su Fritz. Non lo scenario più probabile per i bookies, che danno il nostro come terzo favorito per il titolo, dietro ad Alcaraz e Medvedev.