Fed Cup
Fed Cup: l’Italia retrocede ai gruppi zonali. 3-0 per la Russia
Pavlyuchenkova supera Trevisan in due set e regala la promozione alla Russia. Le azzurre tornano in serie C dopo 22 anni. Quali prospettive?

Nel giorno del trionfo a Montecarlo di Fabio Fognini, arriva purtroppo anche una notizia triste per il tennis italiano. La selezione di Fed Cup infatti perde anche il terzo singolare ed è dunque costretta a retrocedere ai raggruppamenti zonali (la cosiddetta “serie C”) per la prima volta dal 1997. Non che si tratti di un risultato inaspettato, soprattutto dopo la prima giornata chiusa sul 2-0 in favore delle ragazze russe, ma è comunque un’ulteriore certificazione del difficile momento che sta attraversando il tennis azzurro al femminile.
L’impegno c’è stato, il cuore anche, e a tratti nella prima giornata sia Martina Trevisan che Jasmine Paolini, chiamate a sorpresa a recitare il ruolo di protagoniste, hanno anche dato l’illusione di poter sovvertire un pronostico decisamente sfavorevole. Alla lunga però la Russia ha fatto valere la migliore classifica e la maggiore qualità e solidità delle proprie giocatrici. Il terzo singolare, quello che ha chiuso il tie, è stato meno lottato dei precedenti, ma ci ha comunque lasciato una Trevisan mai doma e che ha provato in tutti i modi a risalire nel punteggio, anche quando le cose sembravano ormai compromesse.
Vero è che alla CSKA Arena l’Italia si è presentata con una sola top-100 (Camila Giorgi, peraltro non in buone condizioni fisiche) contro le tre della Russia, la cui quarta giocatrice, Natalia Vikhlyantseva, aveva un ranking migliore (113 WTA) della nostra seconda miglior classificata, ovvero Martina Trevisan (146 WTA). L’epoca aurea del tennis femminile, legata a doppio filo alle personalità di Schiavone, Pennetta, Errani e Vinci, è definitivamente giunta al termine e purtroppo nell’immediato futuro non si colgono sensibili segnali di miglioramento. Eccezion fatta per Camila Giorgi, le nostre migliori ragazze gravitano comunque abbastanza lontano dalle zone alte. Trevisan, che a Mosca ha comunque espresso un buon livello di gioco, conta una sola vittoria a livello WTA, peraltro ottenuta poche settimane fa a Charleston; Paolini ha un best ranking di 130 e Errani appare ormai ben lontana dai livelli di qualche anno fa. Qualche fiches la si può puntare sulla giovane Elisabetta Cocciaretto che a livello junior sta facendo bene, ma come sempre nei confronti dei più giovani occorre prudenza e lungimiranza.
Adesso, come detto, ci aspettano i raggruppamenti zonali, a loro volta suddivisi in Group 1, Group 2 e Group 3. L’Italia sarà nel primo gruppo, che prevede quattro gironi “all’italiana” con incontri da disputarsi nell’arco di una sola giornata (due singolari e un doppio) a febbraio 2020. Le vincitrici dei vari gironi si sfideranno poi per decidere le due selezioni che andranno a disputare i playoff per la promozione ad Aprile. Svezia, Ungheria, Croazia, Grecia, Polonia, Olanda e Ucraina le altre nazioni con cui divideremo il campo con la speranza di risalire, ma anche l’amara certezza che, per ora, questa è la nostra dimensione.
Fed Cup
Le Finals della Billie Jean King Cup 2022 si giocheranno a Glasgow
La nazionale azzurra di Tathiana Garbin sarà impegnata dall’8 al 13 novembre nella Emirates Arena scozzese che ospiterà anche un girone delle Finals di Coppa Davis

La ITF ha comunicato che la sede prescelta per le Finals della Billie Jean King Cup 2022 sarà Glasgow, con l’organizzazione della federazione britannica, la LTA. La fase finale della massima competizione a squadre del tennis femminile andrà in scena dall’8 al 13 novembre sul campo indoor della Emirates Arena, che a settembre ospiterà pure un girone delle Finals di Coppa Davis: sarà la quarta volta in quasi sessant’anni di storia (la prima edizione fu nel 1963) in cui la Gran Bretagna ospiterà le finali di questa competizione, originariamente chiamata Fed Cup. Ci sarà anche l’Italia della capitana Tathiana Garbin, grazie alla vittoria sulla Francia nel turno eliminatorio di aprile; le altre contendenti per il titolo di campionesse del mondo di tennis saranno le giocatrici di Gran Bretagna, il paese ospitante, Australia, Belgio, Canada, Cechia, Kazakistan, Polonia, Spagna, Slovacchia, Svizzera e USA. Il formato prevede quattro gironi da tre squadre, con le vincitrici di ogni girone che approderanno nelle semifinali. “La LTA ha presentato una candidatura molto consistente nel contesto di una gara molto competitiva – ha detto il presidente ITF, David Haggerty -. Hanno ospitato già con successo delle gare di Coppa Davis e non vediamo l’ora di portare la più grande competizione a squadre del tennis femminile davanti all’appassionato pubblico scozzese”.
Billie Jean King Cup
Coppa Davis e Billie Jean King Cup: ecco chi sostituirà Russia e Bielorussia
Walkover, bye, wild card e ripescaggi in un turbinio di emozioni regolamentari da cui sono scaturiti i nomi delle nazioni che beneficiano dell’esclusione delle squadre russe e bielorusse

Avevamo lasciato la Coppa Davis ai Qualifiers, i tie di qualificazione per il primo atto delle Finals, quello a gironi in programma a settembre. Come per la Billie Jean King Cup, i cui “preliminari” si disputeranno il 14-15 aprile, si poneva innanzitutto il problema di sostituire la nazione già ammessa alla fase finale in quanto campione in carica dopo la decisione da parte dell’ITF in seguito all’invasione dell’Ucraina. Nel 2021, infatti, entrambe le manifestazioni sono state vinte dalla Russian Tennis Federation, che sarebbe la Russia ma non si può dire per via della sanzione per il doping di Stato, per quanto il titolo vinto come RTF sia comunque finito insieme agli altri nella bacheca russa. Vediamo allora su quali criteri la Federazione Internazionale si è basata per decidere chi sostituirà le squadre escluse, quindi anche quelle bielorusse.
Per quanto riguarda la Billie Jean Cup, il Board dell’ITF conferma che il posto della RTF sarà preso dalla semifinalista con classifica più alta tra le due sconfitte nel 2021, vale a dire l’Australia. Gli aussie vantano infatti il primo posto del ranking, mentre gli Usa, battuti nell’altra semifinale, sono quarti. Come ovvia conseguenza, l’Australia non giocherà i Qualifiers del prossimo aprile, mentre la nazione avversaria, la Slovacchia, beneficerà di un bye e si ritrova anch’essa direttamente alle Finals. Un walkover anche per il Belgio che avrebbe dovuto giocarsi la qualificazione contro la Bielorussia.
Se qualcuno cantava le donne come “dolcemente complicate”, per i maschi la faccenda è inutilmente complicata. Anche in Coppa Davis, il posto della RTF alle Finals è preso dalla semifinalista 2021 meglio classificata, la Serbia, undicesima. In realtà, l’altra semifinalista – la Germania – è piazzata molto meglio, quinta, ma la squadra che a sorpresa ha schierato Sascha Zverev si è qualificata sul campo (del Brasile). Dunque, il diritto della Serbia alle Finals non deriva dall’essere l’unica candidata, bensì dal fatto che, delle due, è la semifinalista con ranking più alto una volta esclusa la Germania. Ma non finisce qui.
Già, perché alla squadra di Novak Djokovic e compagni era stata offerta una wild card, quindi a settembre sarebbe stata presente in ogni caso; così, però, si libera un invito che andrà a una delle 12 perdenti dei recenti tie di qualificazione. L’annuncio del nome della fortunata sarà dato a tempo debito.
Ricapitolando, nelle quattro sedi che ospiteranno i gironi e che non sappiamo quali saranno ma speriamo che una sia Casalecchio di Reno (da non confondere con Reno, Nevada), gareggeranno la Croazia finalista 2021, la semifinalista Serbia, l’invitata Gran Bretagna, le 12 vincitrici di inizio marzo (Argentina, Australia, Belgio, Corea, Francia, Germania, Italia, Kazakistan, Olanda, Spagna, Svezia, Stati Uniti) e, appunto, la wild card misteriosa. Metà di queste si guadagneranno la fase finale davvero finale di fine novembre in un posto che l’ITF rivelerà in seguito. Le cose, l’importante è spiegarle bene evitando gli anacoluti.
Per concludere, la Bielorussia avrebbe dovuto disputare i playoff del World Group I del 4-5 marzo; la nazione avversaria, il Messico, ha ricevuto un walkover e a settembre competerà nel WG I. Rimane il problema di assicurare che nei World Group I e II ci sia il numero corretto di squadre. Quindi, l’Uzbekistan gareggerà nel WG I in quanto miglior classificata tra le perdenti dei playoff, mentre la Cina e la Tailandia in forza del loro ranking giocheranno nel WG II nonostante la sconfitta nei relativi playoff.
Coppa Davis
La Federazione Tennis Ucraina chiede all’ITF l’espulsione delle federtennis russa e bielorussa
Così la lettera pubblicata su Facebook: “La Russia e la Bielorussia non solo non devono ospitare competizioni sul proprio territorio, ma nemmeno devono partecipare a tornei”

Sono da poco iniziati i negoziati tra le delegazioni ucraina e russa, ma si combatte ancora, mentre sullo sfondo c’è lo spettro della minaccia nucleare evocato da Putin. E continuano anche le reazioni del mondo sportivo all’invasione dell’Ucraina da parte della Russia. Al recente annuncio di Elina Svitolina che devolverà i suoi prossimi prize money per sostenere i propri connazionali, si aggiunge ora la Federazione Tennis Ucraina che pubblica sul proprio account Facebook la lettera indirizzata a David Haggerty e Ivo Kaderka, presidenti rispettivamente dell’ITF e di Tennis Europe. Nella lettera viene chiesto di espellere le federtennis russa e bielorussa dai due organismi. Ecco il testo indirizzato alla International Tennis Federation:
“La Federazione Tennis Ucraina esprime la sua richiesta per l’espulsione immediata della Federazione Tennis Russa e della Federazione Tennis Bielorussa dalla ITF.
Le ragioni non hanno probabilmente bisogno di essere spiegate, ma ecco alcuni fatti.
Il cinico e sanguinoso attacco senza precedenti di Russia e Bielorussia all’Ucraina è in atto da ormai quattro giorni. Civili stanno morendo, anche donne e bambini; l’infrastruttura civile sta crollando.
È una guerra su vasta scala che riporterà il nostro Paese indietro di decenni. Tutto questo sta accadendo nel centro geografico dell’Europa. Il mondo non vedeva niente di simile dalla Seconda Guerra Mondiale. È in corso una spietata guerra di annientamento.
La Russia e la Bielorussia non solo non hanno il diritto di ospitare competizioni sul proprio territorio, ma nemmeno di partecipare in ogni torneo a squadre e individuale all’estero.
Il Consiglio direttivo della Federazione Tennis Ucraina spera in una Vostra forte posizione in considerazione di questa richiesta.”

Una richiesta assolutamente decisa, ma altrettanto comprensibile, quella della federtennis ucraina a firma del proprio presidente Sergiy Lagur. Lascia un po’ incerti il significato del passaggio sulla partecipazione ai tornei individuali, ma immaginiamo che, più che un’esclusione tout court dei tennisti di Russia e Bielorussia, si chieda di non mostrare bandiere e simboli di quelle due nazioni. In ogni caso, in attesa delle decisioni dei due organi interpellati, ricordiamo che restano fuori dalla loro competenza i tornei dello Slam, oltre naturalmente quelli dei circuiti ATP e WTA. Non dimentichiamo neanche le prese di posizione dei tennisti russi: da Daniil Medvedev ad Andrey Rublev, che già a Dubai ha avuto modo di pronunciarsi contro la guerra. Con loro si è espresso con gli stessi toni Karen Khachanov.
