50esima vittoria Slam per Fognini: suo il derby contro Seppi a Parigi

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50esima vittoria Slam per Fognini: suo il derby contro Seppi a Parigi

PARIGI – Fabio batte un generoso Andreas Seppi 6-3 6-0 3-6 6-3 e, per quasi due ore, è stato virtualmente n. 10 del mondo, prima che entrasse in campo Khachanov. Sfiderà Delbonis

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Fabio Fognini - Roland Garros 2019 (foto Roberto Dell'Olivo)
 

[9] F. Fognini b. A. Seppi  6-3 6-0 3-6 6-3 (da Parigi, la nostra inviata)

Nell’ottavo derby azzurro nella storia del Roland Garros – e il sedicesimo negli Slam dell’Era Open, Fabio Fognini mette a segno la quinta vittoria di fila contro Andreas Seppi. Il loro nono confronto diretto (l’undicesimo, se si considerano anche i Challenger di Torino nel 2004 e quello di Genova nel 2010), si disputa sul nuovo magnifico campo Simonne-Mathieu, costruito nell’area delle Serres d’Auteuil e circondato, appunto, da splendide serre con piante di ogni specie. Fabio comanda nettamente il gioco nei primi due parziali; poi, nel terzo, Seppi ritrova profondità e precisione, mentre il ligure subisce un lieve calo della tensione. Nel quarto, Fabio è bravo a resettare il momento di défaillance e a chiudere con un altro 6-3. Con questa vittoria, conquista il 50esimo match in un Major a fronte delle 43 sconfitte. Giunge al secondo turno dell’Open di Francia per la nona volta in carriera. Una bella curiosità: battendo Seppi, Fognini è stato virtualmente, per quasi due ore, n. 10 del mondo, prima infatti che entrasse in campo Khachanov (che poi ha vinto in tre set con il tedesco Stebe).

Il primo set, “rinfrescato” da alcune gocce di pioggia, sebbene Fognini riesca a dominare l’avversario, si svolge non troppo velocemente, con Andreas che cerca di arginare le bordate del ligure. Ma Fabio mette in campo accelerazioni profonde e chirurgiche, tanto da chiudere la prima pratica 6-3 in 44 minuti. Nel secondo parziale non c’è storia. Il set scivola via rapidissimo, appannaggio di Fabio con un impietoso bagel.

Ma ecco che il match cambia volto. Andreas ha un sussulto, cerca di muovere maggiormente il gioco, ritrova una maggiore precisione e sorprende Fabio prendendo il largo sul 4-1. Ma il campione di Montecarlo 2019 non tarda a reagire, riavvicinandosi sul 3-4. Seppi continua a difendersi e a ribattere, trafiggendo spesso e volentieri l’avversario con passanti piazzati ad hoc. Il terzo set è suo con un deciso 6-3, grazie, tra l’altro, ai 12 vincenti a fronte dei 15 errori di Fabio (di cui 10 provocati da Andreas).

Andreas Seppi – Roland Garros 2019 (foto Roberto Dell’Olivo)

Nel quarto set il tennista di Arma di Taggia torna a condurre le danze, abile nel dimenticare rapidamente la distrazione nel terzo set. Sul 5-3 spreca un matchpoint con un doppio fallo, con Andreas che si procura poi una palla break. Ma la seconda palla del match è quella giusta. Fognini si assicura il secondo turno vincendo 6-3 6-0 3-6 6-3 in 2 ore e 21 minuti, avendo messo a segno, peraltro, ben 10 ace, 36 vincenti, il 77% di punti con la prima e 16 punti su 23 discese a rete. 50esimo match vinto da Fabio nei Major e, per la nona volta in carriera, il ligure approda al secondo turno al Roland Garros. Il suo prossimo avversario sarà Federico Delbonis (75 ATP). Con l’argentino, Fabio è in vantaggio 4-2 nei precedenti e l’ultimo incontro tra i due, vinto anch’esso dall’azzurro, è avvenuto ai quarti di finale di Bastad l’anno scorso.

È stata dura” confessa Fabio alla stampa, “dura, perché è un grande amico e ci conosciamo molto bene. Ma nel primo set il livello era molto alto e Andreas forse non ha retto questa intensità. Poi nel terzo si è ripreso la complessivamente sono molto contento del livello che sono riuscito a produrre in campo. Non è la mia priorità giocare in un campo speciale o essere considerato meglio da organizzatori e avversari, ma ora è vero che di me si parla un po’ di più. Vincere un torneo come quello di Montecarlo cambia un po’ le prospettive, da parte mia e dall’esterno. Però sono tranquillo, sto bene. È un sogno ma questo sogno lo sto vivendo in modo diverso, mi noto diverso, c’è tensione di andare in campo e far bene, ma non è un chiodo fisso“. Cosa pensa Fabio del nuovo campo Simonne-Mathieu? “È molto carino, peccato che sia un po’ lontano, ho fatto due riscaldamenti, uno per andarci e l’altro per tornare” (ride).

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