Roland Garros: Vondrousova impressiona, Martic col cuore. Il primo quarto è servito

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Roland Garros: Vondrousova impressiona, Martic col cuore. Il primo quarto è servito

PARIGI – Sarà una sfida tra esordienti a questo livello di uno Slam. Martic rimonta Kanepi dopo una partita schizofrenica. Vondrousova, semplicemente, fa paura

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Marketa Vondrousova - Roland Garros 2019 (via Twitter, @rolandgarros)
 

da Parigi, il nostro inviato

Ho chiesto a Dio di darmi un’altra chance”. Questo aveva raccontato in un’intervista Petra Martic, ricordando i momenti in cui era ferma a causa del brutto infortunio alla schiena (la rottura di un disco vertebrale) che la costrinse all’inattività per quasi un anno. Pare proprio che il cielo abbia ascoltato le preghiere della 28enne spalatina che battendo oggi Kaia Kanepi ha raggiunto per la prima volta i quarti di finale in uno Slam. Ci era andata vicina nel 2017, perdendo proprio qui a Parigi contro Svitolina 7-5 al terzo e poi a Wimbledon, sempre in tre set, contro Rybarykova. Ma alla fine, al quarto tentativo (il primo era arrivato quando era ancora una promettente 21enne, sempre qui a Parigi, sconfitta da Kerber in due set) ce l’ha fatta.

Una vittoria arrivata dopo un match schizofrenico, dove la tensione ha spesso attanagliato entrambe le giocatrici. La tennista croata è stata brava a riprenderla dopo che si era trovata sotto 7-5 2-0 e sembrava che la maggiore esperienza della tennista estone (già sei volte nei quarti Slam) fosse a un passo dal prevalere. Petra si scrollava di dosso la tensione e infilava una serie di sei giochi consecutivi che la portavano a pareggiare il conto dei set. Il terzo set era tutto un saliscendi. Di nuovo 2-0 Kanepi, poi 3-2 Martic e ancora nuovo break della estone per il 3 pari. Nei due game successivi c’era la fiera delle palle break ma alla fine entrambe tenevano il servizio. Lo perdeva Kanepi nel nono gioco, e si sarebbe rivelato lo strappo decisivo: Martic chiudeva 6-4 dopo due ore e un quarto di gioco.

Insomma, un anno di rivincite e di prime volte il 2019 per la tennista di Spalato che, raggiungendo la semifinale, entrerebbe anche per la prima volta nelle top 20 (lei che è stata al massimo n. 28 e sicuramente sarà tra le prime venticinque dopo Parigi). Chissà se il cielo sarà ancora in ascolto anche la prossima settimana.

Petra Martic – Roland Garros 2019 (foto Roberto Dell’Olivo)

Intanto, più prosaicamente, tra un paio di giorni ci sarà da affrontare una giocatrice il cui stato psicofisico è positivo almeno quanto il suo: è il caso di Marketa Vondrousova, 19enne ceca che da un paio di mesi a questa parte ha preso a stupire il circuito confermando il gran bene che si diceva di lei fin dalle prime battute della sua carriera professionistica.

Non che ci sia da sorprendersi troppo del fatto che, in una stagione in grado di offrire 22 vincitrici diversi nei 26 tornei finori disputati, uno dei quarti di finale del Roland Garros metta di fronte due esordienti. La vittoria di Marketa, del resto, è stata spaventosamente netta: 6-2 6-0 alla 12esima favorita Sevastova in meno di un’ora di gioco. 19 vincenti a 7, 56 punti a 31. E dire che di creatività, la giocatrice lettone, ne avrebbe anche un bel po’; certo si esprime meglio sulle superfici veloci, ma il modo in cui Vondrousova l’ha spazzata via dal campo dominandola in ogni settore del gioco non era francamente pronosticabile. Hanno sicuramente inciso le oltre tre ore necessarie per battere Mertens due giorni fa, ma visto lo stato di forma di Vondrousova, che ormai rispecchia il pieno il suo enorme potenziale, chissà se l’esito sarebbe stato differente con una Sevastova in piena forma.

Insomma, subissando di palle corte una giocatrice che di questo colpo se ne intende abbastanza, Marketa trascina nel presente i suoi proposito di grandeur futura. Se gli infortuni erano stati tanto invadenti da offuscare il suo potenziale apparso fin da subito davvero importante, adesso che il cielo è sereno, Vondrousova sembra già una giocatrice formata, forte e soprattutto nata per vincere su questa superficie.

A testimonianza che tutto sommato nell’anarchia della WTA è riscontrabile un certo ordine, Vondrousova e Martic si troveranno di fronte per la quinta in carriera (4-0 Martic) e per la terza in stagione, a breve distanza dalla finale di Istanbul che aveva promosso la croata in rimonta. Questa volta la posta in palio sarà ancora più alta. Forse più per la croata, che con una carta d’identità più vecchia di sette anni avrà meno occasioni di tornare a giocarsi l’accesso in una semifinale dello Slam.

Risultati:

M. Vondrousova b. [12] A. Sevastova 6-2 6-0
[31] P. Martic b. K. Kanepi 5-7 6-2 6-4

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