Thiem: "Per me non c'è problema a giocare quattro giorni di fila"

Interviste

Thiem: “Per me non c’è problema a giocare quattro giorni di fila”

La conferenza stampa del secondo finalista del Roland Garros, che non teme di giocare per il quarto giorno di fila. “Rafa è la sfida più dura. Però l’ho già battuto sulla terra”

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Dominic Thiem, conferenza - Roland Garros 2019 (foto Roberto Dell'Olivo)
 

Ben fatto, è stata una grande lotta. Immagino che tu sia più felice ora di ieri, quando il match è stato interrotto sul 3-1 nel terzo set. È così? Come ti sentivi ieri, e come ti senti oggi?
No, ieri non ero scontento, perché sono tornato negli spogliatoi con un vantaggio di 3-1 nel terzo set. Avevo appena fatto il break. E, insomma, ieri le condizioni erano molto, molto dure. Non credo di aver mai giocato con così tanto vento, era anche prevista pioggia. Quindi per me è stata una decisione accettabile, quella di interrompere. Ero avanti, avevo appena breakkato, quindi per me andava bene.

(domanda lontano dal microfono)
Sono ancora più felice ovviamente. È stata la mia prima partita al quinto set al Roland Garros. È stato un match epico. Voglio dire, così tanti alti e bassi, pioggia, tornare nello spogliatoio e poi di nuovo in campo. In qualche modo ho sentito di essere in vantaggio per tutta la partita, poi alla fine è diventata molto dura. E sul finale entrambi potevamo vincere, e per fortuna è andata meglio a me.

Oggi è stata di nuovo una grande vittoria. Ho visto qualche titolo in cui ti chiamano di nuovo The Thieminator. È un soprannome che ti piace? Inoltre, quali armi pesanti dovrai portare in campo per affrontare Rafa in finale?
Sì, insomma, non sono proprio un grande fan di questi soprannomi (sorride). Darmeli è il vostro lavoro. Riguardo domani, sarà… beh, giocare contro Rafa qui su questo campo è sempre la sfida definitiva, una delle più dure dello sport in generale. Ho giocato molto bene contro di lui a Barcellona, è stato sei settimane fa. Quindi cercherò di fare qualcosa di simile, anche se è molto più dura affrontarlo qui. Ma provo a conservare tutte le emozioni positive che ho adesso e vengono dal match eccezionale di oggi. Andrò in campo domani con una mentalità molto positiva, poi vedremo.

Come ti senti fisicamente adesso dopo questi giorni frenetici? Cosa farai per recuperare in tempo per la finale?
Sto bene, per fortuna non ho avuto tante partite lunghe prima di oggi. E ieri e oggi, ovviamente, è stata dura. Probabilmente è un po’ più difficile giocare queste quattro ore con tutte le interruzioni che tutte insieme. Ma comunque mi sento bene. Sono carico di adrenalina dal match di oggi, e lo sarò anche domani. Quindi non mi sentirò stanco, la stanchezza arriverà dopo il torneo. Sono pronto a mettere tutto quel che ho in campo domani.

In questa partita hai avuto un grande successo quando Novak è venuto a rete. Hai vinto oltre metà dei punti con lui a rete. Era parte della tua strategia portarlo lontano dalla linea di fondo verso dove si sente meno sicuro? Perché senza dubbio ha funzionato.
Sì, non era esattamente la mia strategia di gioco, ma è molto complicato fare le volée e giocare a rete con tutto quel vento. Voglio dire, se carichi di rotazioni il colpo è molto difficile fare la volée. In particolare dal lato in cui giocavamo controvento, ho cercato di colpire uno slice corto e molto tagliato, perché poi la palla non tornava su. Quindi credo che sia stata una buona tattica.

Se giocherete domani, dovrai giocare per quattro giorni di fila. Rafa ha giocato solo martedì e venerdì. Pensi che sia giusto? Ieri magari avete discusso la possibilità di giocare la finale lunedì?
Credo che vada bene. Insomma, non è la prima volta che succede nel tennis, e non sarà l’ultima. È il nostro sport. Voglio dire, ci siamo abituati, non sappiamo mai quando dovremmo giocare, oppure a volte è previsto un giorno di riposo, e poi non ce lo abbiamo per via della pioggia o altro. Quindi penso che vada bene. Se guardi lo US Open in passato, le partite erano previste sia sabato che domenica. Quindi per me non c’è problema.

È stato difficile ritrovare la concentrazione dopo che i primi due match point sono sfumati?
È stata dura, perché ero nel lato buono, diciamo così, con il vento alle spalle e servivo per il match. Nei due match point sono stato troppo passivo. Ho anche mancato la palla perché in quel gioco il vento era molto forte. Ma di certo è stato difficile, perché sapevo che sarei stato di nuovo dal lato più complicato, quindi lui probabilmente avrebbe tenuto il servizio. Poi un momento chiave è stato quel game di servizio sul 5 pari quando avevo il vento contrario, e ho giocato un grande game e quindi la mia mente si è concentrata di nuovo. Perché ci siamo breakkati a vicenda molte volte quando il giocatore in risposta era dal lato migliore per via del vento, quindi sapevo – o almeno speravo – di avere più possibilità.

Hai avuto un torneo particolare, fuori e dentro dal campo, in queste due settimane. Avrai ancora questo atteggiamento sfrontato e audace in finale contro Rafa domani?
Sì, in questo torneo sono successe molte cose, quindi in qualche modo è bello anche che non sia diventato noioso (ride). Ma ormai è tutto passato, sto solo aspettando la partita di domani. È una grande opportunità. L’anno scorso avevo detto che speravo di avere un’altra occasione in una finale Slam e di poter fare meglio, e questa occasione è domani. Quindi non penserò a cose particolari successe nelle ultime settimane.

Hai detto che battere Rafa è la sfida più dura. Perché puoi batterlo? Solo Robin Soderling e Novak ci sono riusciti. Quindi, qual è la tua forza?
Ancora non lo so, perché non l’ho mai battuto qui. Ad ogni modo, in passato ho giocato delle ottime partite contro di lui sulla terra, e l’ho già battuto sulla terra. Credo che sia molto importante entrare in campo con la convinzione di vincere, è la cosa più importante. È ovviamente anche un grande sogno per me vincere la partita di domani, vincere questo titolo. Ma so anche che forse non sarà domani, il che è probabile visto l’avversario dall’altro lato della rete. Quindi non mi metto troppa pressione addosso.

Traduzione a cura di Alberto Tedesco

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