L'analisi del tabellone maschile di Wimbledon: le insidie della prima settimana

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L’analisi del tabellone maschile di Wimbledon: le insidie della prima settimana

I potenziali pericoli per Nadal, con Kyrgios possibile secondo turno. Più tranquilli Djokovic e Federer. E gli italiani?

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La scelta se lanciarci nell’analisi del tabellone maschile seguendo l’ordine del seeding o in base a chi rischia meno per poi passare a chi potrebbe vedersela subito male è superata dal percorso non certo improbo di Novak Djokovic. È vero, il numero 1 del mondo esordirà contro Philipp Kohlschreiber, uno che, pur giocando bene dappertutto, si trova particolarmente a proprio agio sui prati e lo ha battuto a Indian Wells; tuttavia, il tedesco sta perdendo posizioni nel ranking con preoccupante costanza e ha appena incassato due sconfitte in altrettanti incontri sull’erba, senza contare che Nole si è già preso una doppia rivincita del brutto match californiano. Anche l’avversario del secondo turno è uno che di erba (quella che si calpesta) se ne intende: con il suo rimarchevole rovescio lungolinea e sempre che superi Malek Jaziri, Denis Kudla esprime un livello di tennis più che rispettabile ma ben lontano da quello serbo.

Perché le cose si facciano interessanti, bisognerà sperare nell’ottavo contro Felix Auger-Aliassime, il classe 2000 canadese in rapidissima ascesa che ha fatto molto bene nei tornei pre-Wimbledon (finale a Stoccarda e semi al Queen’s), per quanto la testa di seria più alta in quella porzione sia Gael Monfils.

Nessun problema apparente anche per il secondo favorito del seeding e dai bookmaker Roger Federer: primo turno contro il sudafricano Lloyd Harris (n. 87 ATP, suo best ranking), poi il vincente fra Rubin e Clarke (entrambi fuori dai primi 160) e, forse, la tds n. 27 Lucas Pouille che a Stoccarda ha vinto due incontri consecutivi, evento che non gli accadeva dall’Australian Open; paradossalmente la prima insidia potrebbe essere rappresentata agli ottavi (ce lo auguriamo) dal nostro Matteo Berrettini, di cui parleremo più avanti. Il ritiro di Borna Coric ha semplificato un po’ le cose al ragazzo di Roma, e qualora Roger dovesse ritrovarsi in campo con un dritto ballerino (come lo scorso anno contro Kevin Anderson) e una percentuale di prime di servizio sotto il livello di guardia… chissà.

La sezione comandata dal n. 4 Kevin Anderson è tutt’altro che disprezzabile (dal suo punto di vista), con l’iniziale insidia del serve&volley di Pierre-Hugues Herbert compensata da successivi avversari ampiamente alla sua portata; ricordando comunque che il lungo sudafricano è appena rientrato da uno stop che durava dal torneo di Miami, all’ottavo teorico troverà Milos Raonic, anch’egli tornato a farsi vedere sull’erba dopo la Florida.

Chi rischia qualcosa la prima settimana, invece, è Rafa Nadal, sorteggiato nella metà bassa insieme a Roger: dopo il qualificato Sugita, il fenomeno di Manacor trova la mina vagante per eccellenza, quel Nick Kyrgios che l’ha sconfitto tre volte in sei occasioni, la prima proprio in Church Road, l’ultima ad Acapulco in Febbraio; oppure, quel Nick Kyrgios che, sull’amata erba di giugno, ha battuto solo Carballes Baena. L’australiano dal servizio potenzialmente intoccabile e dal tweener inutile non è però certo di uscire indenne dallo scontro con il connazionale Jordan Thompson, non tanto per le qualità di quest’ultimo, quanto piuttosto perché rischia di essere relegato su un campo secondario con un avversario che non lo stimola; vedremo, allora, se la prospettiva della sfida contro Rafa costituirà un incentivo sufficiente.

Brutto esordio per Dominic Thiem: già non è di casa sull’erba e a Wimbledon vanta un semplice ottavo nel 2017 oltre a sconfitte ben più premature, aggiungiamo che ha bisogno di ritmo per esprimersi al meglio e ci rendiamo conto che Sam Querrey, finalista a Eastbourne, non è l’avversario migliore al primo turno. Poi, eventualmente, tutto in discesa con quelli più in forma del suo spicchio (Garin e Djere) non certo “erbivori” e, agli ottavi, il Fogna nazionale.

Fabio Fognini – Roland Garros 2019 (foto Roberto Dell’Olivo)

CASA ITALIA – Dopo il “Mille” di Monte Carlo, a Fabio Fognini manca solo un importante piazzamento a livello Slam per coronare una carriera invidiabile, ma qua non è mai andato oltre il terzo turno. Per arrivare all’appuntamento degli ottavi, partenza non semplice contro Frances Tiafoe, poi un probabile Marton Fucsovics e la ventesima testa di serie Gilles Simon. Il francese sarà subito opposto a uno dei nostri due qualificati, Salvatore Caruso, che lo ha battuto senza appello al Roland Garros. Se dovesse ripetere l’impresa, il siciliano avrà un impegno più abbordabile con il vincente del match Uchiyama-Sandgren.

Tra quelli che hanno fatto vedere i sorci verdi agli avversari in questo scorcio verde, c’è senza dubbio Matteo Berrettini: tds n. 17, il romano esordirà contro Bedene, poi il vincente tra Schnur e Baghdatis, alla cui carriera potrebbe quindi mettere fine; proverà a impedirgli l’accesso agli ottavi Diego Schwartzman, ma sul fatto che l’argentino possa arrivare indenne al terzo turno non scommetteremmo cifre troppo alte. Per farla breve, e senza per questo caricare Matteo di troppe aspettative, presentarsi all’appuntamento con Federer – dopo averlo fallito a Parigi – sembra davvero alla portata.

Come nel 2018, Marco Cecchinato parte incrociando le racchette con Alex De Minaur. Dodici mesi fa, uscì vincitore Alex in quattro set su un Ceck peraltro in grande fiducia, condizione che ora si può dire completamente cambiata. Marco lo ha però battuto lo scorso maggio a Roma e, anche se il rosso è la superficie più ostica per il (dritto del) ventenne australiano e la più distante dal verde, il palermitano potrebbe costruire proprio su quella sfida le premesse per prendersi un secondo turno contro Johnson o Ramos-Viñolas.

Nell’ottavo di Anderson, Andreas Seppi ha perso l’unico precedente contro Nico Jarry sul duro di Winston-Salem lo sorso anno, ma l’azzurro dà sempre quel qualcosa in più sull’erba e un secondo turno contro Pella o Copil non sembra impossibile neanche in una stagione tutt’altro che entusiasmante. Molto poco fortunato il sorteggio per Thomas Fabbiano che viene dalla semifinale di Eastbourne: per un ipotetico derby al secondo turno contro il qualificato Andrea Arnaboldi, il pugliese dovrà liberarsi di Stefanos Tsitsipas, dal quale ha perso nettamente in tre set net un anno fa nel round dei 32 dopo aver passato anche le qualificazioni. Per Andrea, invece, si tratterà di rispondere al servizi di Ivo Karlovic.

Lorenzo Sonego ha il qualificato Marcel Granollers, cliente ancora scomodo che riesce spesso a far giocare male l’avversario e che ha battuto il torinese un anno fa a Zuhai; se vince, incontra Monfils o Humbert. Ha pescato male anche Paolo Lorenzi: il n. 11 del seeding Daniil Medvedev è contendente tanto ostico quanto la superficie; sarebbe una sorpresa enorme e gradita vedere il senese al turno successivo contro Popyrin o Carreño Busta.


Tabellone completo (conserva il link: lo aggiorneremo quotidianamente)

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