Wimbledon, semifinali: ogni donna ha un record in vista - Pagina 2 di 2

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Wimbledon, semifinali: ogni donna ha un record in vista

Serena Williams punta al Major 24, Elina Svitolina e Barbora Strycova alla prima finale Slam, Simona Halep a far meglio di Ilie Nastase

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Serena Williams - Wimbledon 2019 (foto Roberto Dell'Olivo)
 

Semifinale parte bassa: E. Svitolina vs S. Halep
Ranking: Svitolina #8, Halep #7
Precedenti 4-3
2019 Doha Hard SF [1] Halep d. [4] Svitolina 6-3 3-6 6-4
2018 Rome Clay F [4] Svitolina d. [1] Halep 6-0 6-4
2017 Singapore Hard RR [4] Svitolina d. [1] Halep 6-3 6-4
2017 Toronto Hard SF [5] Svitolina d. [2] Halep 6-1 6-1
2017 Roland Garros Clay QF [3] Halep d. [5] Svitolina 3-6 7-6(6) 6-0
2017 Rome Clay F [8] Svitolina d. [6] Halep 4-6 7-5 6-1
2013 Sofia Hard RR [1] Halep d. [ALT] Svitolina 6-1 6-1

Avversarie incontrate da Elina Svitolina a Wimbledon 2019:
Gavrilova 7-5, 6-0
Gasparyan 5-7, 6-5 ret.
[31] Sakkari 6-3, 6-7(1), 6-2
[24] Martic 6-4, 6-2
Muchova 7-5, 6-4,
Saldo complessivo vincenti/errori non forzati nel torneo: +6 (100/94)

Avversarie incontrate da Simona Halep a Wimbledon 2019:
Sasnovich 6-4, 7-5
Buzarnescu 6-3, 4-6, 6-2
Azarenka 6-3, 6-1
Gauff 6-3, 6-3
Zhang 6-3, 4-6, 5-7
Saldo complessivo vincenti/errori non forzati nel torneo: +6 (77/71)

Svitolina e Halep sono due giocatrici con diverse somiglianze, ma se si approfondiscono le loro caratteristiche emergono delle differenze non banali. Come vedremo, anche i numeri di Wimbledon le evidenziano.

Cominciamo rapidamente dagli aspetti simili. Sono giocatrici di notevole qualità da fondo campo, forse non le più potenti del lotto (anche perché non sono le più alte e le più muscolose del Tour), ma di sicuro estremamente consistenti. Per entrambe il colpo più naturale è il rovescio, ma nel tempo si sono costruite un dritto efficace con cui possono ricavare ugualmente vincenti. Per questo credo le si possa definire delle tenniste sostanzialmente simmetriche, cioè con il lato destro e il sinistro senza grossi scompensi. Se si fa partita contro di loro non si può certo puntare su un lato debole cristallizzandosi su una parte di campo.

Le cose cambiano se si cominciano ad analizzare le direzioni e i tempi di gioco. Svitolina è forse una giocatrice più tradizionale: preferisce utilizzare i colpi incrociati e se c’è da attaccare fa ricorso ad accelerazioni improvvise o discese a rete. Quando è in forma ha il pregio di stare a ridosso della linea di fondo, colpendo se possibile la palla ancora in risalita dal rimbalzo e in questo modo utilizzando una parte della potenza avversaria per far viaggiare la propria palla.

Halep è un po’ diversa. È un caso molto raro di tennista che manovra senza reali difficoltà la palla in tutte le direzioni: praticamente per lei non ci sono quasi differenze fra incrociato e lungolinea. È sicuramente un grande vantaggio nella costruzione geometrica dello scambio, sempre molto elaborata e raffinata. Una costruzione che però viene in parte vanificata da un limite del suo tennis: la tendenza a giocare sul ritmo; anche molto alto, ma il più possibile costante.

Per questo Simona per ottenere vincenti deve tendenzialmente procedere attraverso una opera di demolizione dell’avversaria, perché nel suo modo di intendere il tennis difficilmente esiste la verticalizzazione o l’improvvisa accelerazione.

Halep è cioè una maestra della costruzione geometrica, ma nella regolarità del ritmo. Svitolina preferisce un tennis meno creativo sul piano geometrico ma più vario sul piano del tempo.

Secondo IBM, che tratta i dati del torneo, Halep ha una percentuale di punti vinti da fondo campo (Baseline Points) ben più alta di Svitolina: il 56% (269 su 479) rispetto al 47% (228 su 483).

Elina compensa però con i punti vinti a rete in più, oltre che con una percentuale migliore: Simona ne ha vinti appena 21 in tutto il torneo (21 su 37, il 57%). Elina 75 (75 su 107, il 70%).

Differenza minime invece su ace/doppi falli: Halep 8/9, Svitolina 9/9. Leggermente meglio Halep nei punti vinti in risposta sulla prima e sulla seconda. Halep 44% e 61% (uno dei dati migliori di tutto il torneo), Svitolina 39% e 59%.

Per quanto riguarda gli scontri diretti, c’è stata una fase in cui Svitolina sembrava avere preso il sopravvento con i tre successi consecutivi fra Toronto 2017 e Roma 2018. In realtà le vittorie avrebbero potuto essere addirittura cinque di fila, se Svitolina non fosse stata colta da una crisi di “braccino” al Roland Garros 2017, in un match che a un certo punto conduceva per 6-3, 5-1. Ma il successo recente di Halep a Doha 2019 ha interrotto quel trend riportando il confronto nell’incertezza.

Infine c’è da considerare il fattore erba. Se ragioniamo sulle statistiche di carriera, Halep è nettamente superiore, tanto che a Wimbledon ha il precedente molto importante della semifinale del 2014, persa contro Eugenie Bouchard (forse anche a causa di un problema alla caviglia).

In questi giorni si discute parecchio sulle caratteristiche dei campi di Wimbledon 2019 e se l’erba sia ancora “vera erba”. Se decidiamo di sì, allora secondo me Halep è più favorita. Se siamo convinti di no, le cose risultano più equilibrate, e le chance di Svitolina salgono. Anche perché, in questa edizione dei Championships, partita dopo partita, Elina sta superando limiti che per lei sembravano invalicabili.

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