ATP
Travaglia vince il derby. Anche Lorenzi e Caruso agli ottavi di Umago
UMAGO – Lorenzi vince dopo una ‘passeggiata’ di tre ore. Fabbiano paga lo scarso feeling con la superficie, bravo Caruso

da Umago, il nostro inviato
Vento pomeridiano a parte, è un martedì tranquillo a Umago, e fra i nove incontri che completano il primo turno non sono tanti quelli che un grande appassionato definirebbe imperdibili. Giocano però quattro italiani e il campione dell’edizione 2017 che trova il semifinalista dello scorso anno.
Paolo Lorenzi torna nel circuito maggiore dopo Houston e “passeggia” con il qualificato Peter Torebko. Una passeggiata di tre ore e dieci minuti finita al tie-break del terzo. Relegato sul campo 1, il terzo in ordine di importanza, l’azzurro sbaglia parecchio, ma recupera un set di svantaggio al tedesco nato in Polonia. Dalla fotina del suo profilo ATP, Torebko pare uscito dalla scena musicale grunge della Seattle a cavallo del 1990. Trentunenne, 384° del ranking, serve bene e ha una buona mano, almeno a giudicare da alcune splendide contro-smorzate di rovescio.
Il sole picchia duro, anche perché quest’anno gli incontri iniziano con un’ora di anticipo, alle 16, ma gli spalti sono gremiti, non c’è posto neanche in piedi e una ragazza si sdraia sullo stuoino da mare con i gomiti appoggiati sulla recinzione laterale (che è alta circa 30 cm). Paolino continua a fare il suo gioco e qualcuno dice che non è tennis, però resta lì a guardare. Il set decisivo sembra chiuso quando il senese perde il servizio al nono gioco tra palle break annullate dando il meglio ed errori più che mai evitabili, ma rientra senza concedere match point. Torebko è stanco, pare abbia un principio di crampi, mentre Lorenzi, sotto 1-3, vince sei punti consecutivi e passa agli ottavi dove lo aspetta il n. 3 del seeding Laslo Djere.

Non si ferma Salvatore Caruso: superate le qualificazioni, batte il talentino francese Corentin Moutet in due set nella fresca e umida notte umaghese. Un primo parziale dove non si contano i break (sono comunque sette) è chiuso dal ventiseienne di Avola al dodicesimo gioco. Moutet continua a mettere in mostra una manualità incredibile e strappa applausi del poco pubblico rimasto oltre la mezzanotte, ma il suo lieve calo di tensione è reso evidente dalla solidità di Salvatore che chiude 6-0. Il sorteggio non fortunatissimo lo vedrà ora opposto a Borna Coric, secondo del seeding.
Delude le aspettative il derby fra Stefano Travaglia e Thomas Fabbiano, con la vittoria netta del primo che peraltro ha il vantaggio di non aver abbandonato la stagione su terra battuta (tranne un match di qualificazioni a Wimbledon), mentre Thomas è arrivato in Istria dopo essersi fatto valere sull’erba. Oltre a ciò, è stato probabilmente decisivo il quarto gioco del secondo set, con 24 punti giocati e 6 palle break non sfruttate dal tennista di San Giorgio Ionico. Tocca quindi a Travaglia sfidare Fabio Fognini per un posto nei quarti (non prima delle 19 sul Centrale).
Andrey Rublev, vincitore due anni fa da lucky loser, supera fin troppo nettamente Robin Haase che, dopo la semifinale dello scorso anno, è tornato come promesso ma senza fortuna. Dopo i problemi alla schiena e quelli più recenti al polso, il ventunenne moscovita potrebbe ricominciare da qui la sua risalita.
Tra gli altri incontri, spicca quello disputato su un Grandstand in delirio con tanti tifosi ungheresi che cercavano di tenere testa a quelli locali, con Attila Balazs che supera la wild card croata Viktor Galovic dopo avergli rifilato un bagel all’inizio, annullato sette match point, sprecato il vantaggio di 4-2 nel tie-break finale con due cose orrende (una volée di dritto e uno smash al rimbalzo, almeno nelle intenzioni) a cui ha fatto seguire la richiesta di intervento del fisioterapista.
Risultati:
[Q] S. Caruso b. C. Moutet 7-5 6-0
A. Rublev b. R. Haase 6-3 6-2
P. Lorenzi b. [Q] P. Torebko 5-7 6-4 7-6(3)
[WC] N. Serdarusic b. [Q] M. Trungelliti 6-3 6-3
S. Travaglia b. T. Fabbiano 6-3 6-2
[6] F. Krajinovic b. T. Daniel 7-5 7-6(4)
F. Bagnis b. [7] M. Klizan 4-6 6-3 7-5
[Q] A. Balazs b. [WC] V. Galovic 6-0 6-7(5) 7-6(4)
[8] L. Mayer b. P. Andujar 6-1 7-5
ATP
Draper salta Wimbledon per l’infortunio alla spalla patito al Roland Garros
Dopo il ritiro a match in corso nel 1° turno parigino contro Etcheverry, Jack Draper è costretto a rinunciare anche all’intera stagione sui prati

Jack Draper salterà l’ormai imminente – al via tra meno di un mese, il 3 luglio – edizione numero centotrentasei del torneo di Wimbledon a causa dell’infortunio alla spalla patito nella prima settimana del Roland Garros, precisamente durante una sessione di allenamento che ha preceduto l’incontro di esordio contro l’argentino Tomas Etcheverry.
Purtroppo per il classe 2001 di Sua Maestà, il fastidio era già piuttosto pronunciato da impedirgli anche solo di poter portare a termine il match di primo turno, dal quale si è così dovuto ritirare: dopo aver perso il primo set 6-4 e ritrovatosi sul punteggio di 1-0 nel secondo ha alzato definitivamente bandiera bianca – non prima di aver provato comunque a continuare per diversi minuti pur con uno stato fisico limitante, ben rappresentato dai numerosi servizi da sotto in cui si è esibito. Il 23enne di La Plata beneficiando di quest’occasione ha saputo farla fruttare nel migliore dei modi, compiendo un grandissimo exploit e raggiungendo un’incredibile quarto di finale sospinto dall’alto.
Un duro colpo per il 21enne britannico, dato che si tratta dell’ultimo di una lunga serie di problemi di natura fisica che ne hanno irrimediabilmente condizionato il rendimento negli ultimi mesi di Tour. Il mancino di Sutton era infatti in grande ascesa ai nastri di partenza dello US Open 2022, tuttavia purtroppo la sua corsa fu nuovamente fermata da un altro crack fisico che l’obbligò al ritiro a fine terzo set della sfida di sedicesimi, dando così la possibilità di involarsi agli ottavi al futuro semifinalista di Flushing Meadows Karen Khachanov.
La tormentata conclusione della scorsa annata tennistica ha rappresentato però, per la sfortuna del n. 4 di Gran Bretagna, solamente l’inizio di un calvario senza pace che lo ha tormentato a tal punto da permettergli di disputare nel 2023 la miseria di 8 eventi.
Nonostante Jack fosse estremamente sconfortato dall’ennesimo stop fisico, in seguito alla “non” partita contro il sudamericano, dal box del giocatore flirtava comunque ottimismo guardando al successivo blocco del calendario: la stagione su erba. Si pensava, difatti, che il problema non avrebbe poi intaccato così tanto il prosieguo dell’anno ma tutte le speranze sono crollate fragorosamente non appena Draper si è sottoposto agli esami clinici del caso rivolgendosi ad uno specialista del settore: il responso è stato inequivocabile, niente prati e soprattutto forfait allo Slam casalingo.
“Dalle analisi è apparso chiaramente come la mia spalla necessiti di un periodo di riposo forzato, e successivamente di una fase riabilitativa per riacquistare pienamente le proprie funzioni. Io e il mio team siamo così stati costretti a dover prendere la difficile decisione di saltare la stagione su erba di quest’anno. Ho sempre saputo che in questo sport ci sono così tanti alti e bassi, ma questo momento è davvero duro da accettare. Certamente però non smetterò di perseverare” ha commentato, a margine di questo nuovo infortunio, su Instagram il diretto interessato.
Nelle parole del campione juniores 2018 di Church Road non si accenna a nessun intervento chirurgico, perché assieme al suo staff hanno optato per un percorso di recupero meno invasivo e che si basi quasi esclusivamente sulla fisioterapia. Il rientro, se tutte le tabelle di marcia verranno rispettate senza controindicazioni, alle competizioni è previsto tra la metà e la fine di luglio.
Quando ha potuto giocare con uno stato di forma non inficiato da fastidi fisici di vario genere, Jack Draper – ex n. 7 a livello junior – ha indiscutibilmente dimostrato di possedere il potenziale per spiccare il volo nell’élite ATP dei migliori al mondo ma come è facilmente intuibile questo contesto di benessere fisico è stata un’assoluta rarità: prima l’infortunio alla gamba destra a New York, poi un virus influenzale che l’ha debilitato e non poco in pre-season
La storia personale tra il ragazzo nato nel sud di Londra e SW19 ha visto finora andare in scena due soli capitoli: l’esordio assoluto nel 2021 quando è stato capace di strappare un parziale a Novak Djokovic, mentre nel 2022 è riuscito a fare un passo in più prima di soccombere – sempre in quattro set – con l’australiano Alex De Minaur. Dunque si prospetta un’altra pesante assenza per i colori britannici, dopo quella di Emma Raducanu – anche lei in preda a continui infortuni di carattere fisico, ma che a differenza di Jack è stata costretta ad andare sotto i ferri.
ATP
Dominic Thiem cede la poltrona austriaca: da lunedì non sarà più n.1 del suo Paese
Sconfitto al secondo turno di Heilbronn, il ventinovenne Dominic Thiem è costretto a lasciare il primo posto del tennis austriaco a Sebastian Ofner

Dopo la sconfitta al secondo turno all’ATP Challenger di Heilbronn, Dominic Thiem è costretto a cedere il gradino più alto del tennis austriaco a Sebastian Ofner.
Moritz Thiem, fratello di Dominic che ha allenato sia lui che Ofner, ha analizzato la partita di Heilbronn senza troppi filtri: “Non è stata una bella partita, fatta eccezione per il primo set. Adesso (Dominic) deve iniziare a trasformare in partita i colpi che sta già giocando in allenamento, altrimenti farà sempre fatica contro tutti”.
Si apre invece per Ofner una nuova finestra, più luminosa ma più dispendiosa. Col passaggio alla posizione n. 80 al mondo il ventisettenne stiriano avrà nuove importanti opportunità, che deve però essere bravo a sfruttare al meglio e al momento giusto: il rischio che venga superato presto da altri giocatori è dietro l’angolo. Per ora si riposa, godendo dell’attesa della gloria (ufficiale) che arriverà con l’aggiornamento della classifica della nuova settimana. Giocherà il suo primo match da n.1 austriaco sull’erba di Ilkley (Gran Bretagna, 19-25 giugno 2023).
Marianna Piacente
ATP
ATP Stoccarda: wild card anche per Tsitsipas
Dopo Zverev (la cui presenza è però in dubbio visto il suo percorso a Parigi), anche il greco si unisce a un campo di partecipanti di assoluto livello

Il countdown verso l’inizio della stagione sull’erba (in realtà già inaugurata dal Challenger di Surbiton) è ormai agli sgoccioli. Lunedì si comincia e il circuito maschile partirà dai 250 di Stoccarda e s’Hertogenbosch. Senza nulla togliere al torneo olandese dove, tra gli altri, giocheranno anche Medvedev e Sinner e dove è previsto il rientro di Raonic, gli spunti offerti dal campo dei partecipanti di Stoccarda sono diversi e interessanti. Ad una entry list già particolarmente ricca in partenza, si sono infatti aggiunte anche wild card di un certo peso: prima Zverev e adesso Tsitsipas.
Il cammino del tedesco, andato oltre le sue più rosee aspettative, al Roland Garros potrebbe però essere alla base di un cambio di programma, soprattutto in caso di approdo in finale. Ci sarà, invece, sicuramente il greco che inizialmente non si era iscritto a nessun torneo sull’erba, prima di rivedere la sua programmazione e di chiedere e ottenere un invito prima ad Halle e poi anche, come detto, a Stoccarda.
Il contesto che si troverà di fronte Matteo Berrettini, al rientro in campo dopo l’infortunio patito a Montecarlo, sarà quindi iper-competitivo. Non sarà quindi semplice per lui difendere il titolo conquistato lo scorso anno. Anche in quel caso, però, il tennista romano tornava nel circuito dopo aver saltato tutta la stagione sulla terra per un intervento alla mano e certo non ebbe un percorso agevole nel torneo: dopo l’esordio con Albot, sulla sua strada incontrò Sonego, Otte e Murray.
Salvo novità nelle ultime ore precedenti al sorteggio del tabellone, Matteo dovrebbe essere la settima testa di serie (ciò significa niente bye al primo turno). Il numero 1 del seeding sarà invece proprio Tsitsipas, seguito da un altro top 10 come Taylor Fritz. Ma gli avversari temibili non terminano qui: al via ci saranno infatti anche Tiafoe, Hurkacz, Paul, Shapovalov, Struff e, soprattutto, Kyrgios. L’australiano, finalista lo scorso anno a Wimbledon, non gioca dal torneo di Tokyo dello scorso ottobre, dove un infortunio al ginocchio sinistro lo obbligò al forfait prima di scendere in campo contro Fritz nei quarti di finale. Da quel momento il suo ritorno in campo è stato rinviato più volte, ma questa sembra essere la volta buona.
Oltre a Berrettini, infine, ci saranno anche altri due azzurri: i due Lorenzo, Sonego e Musetti. Il carrarino beneficerà di una testa di serie e proverà a ottenere la prima vittoria della carriera sull’erba, dove ha perso i primi quattro match giocati nel circuito.