Kvitova: "Cambiata la mia prospettiva, grata di essere in campo"

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Kvitova: “Cambiata la mia prospettiva, grata di essere in campo”

La campionessa ceca torna a parlare del recupero dopo l’aggressione del dicembre 2016 e il rientro del 2017 attraverso la pagina Instagram “Behind the Racquet”

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Petra Kvitova - Madrid 2019 (foto Roberto Dell'Olivo)
 

Petra Kvitova torna a parlare del bruttissimo episodio dell’aggressione del 20 Dicembre del 2016 che l’ha vista protagonista e lo fa dalle pagine di “Behind the Racquet”, la pagina Instagram di recente creazione per idea del ventiduenne tennista americano Noah Rubin.

“La storia della mia aggressione non è bella e ovviamente inaspettata. Chi mi ha attaccato mi ha portato via dal tennis e mi sono sentita dentro vuota per un pò. Tuttavia ho sempre voluto tornare non solo a giocare, ma a farlo ad altissimo livello”.

Una Kvitova che parla molto positivamente durante questo passaggio dell’affetto e stima dei colleghi e addetti ai lavori. Ho ricevuto tantissime mail e messaggi di incoraggiamento da giocatori, addirittura tornei mi hanno filmato video con gli auguri di pronta guarigione” e anche del normale imbarazzo di alcuni colleghi al rientro nel suo primo torneo, Alcuni non sapevano come comportarsi ma tutti mi hanno fatto sentire a mio agio in generale”.

La ceca si sofferma parecchio sulla emozione e stato d’animo del suo rientro in campo al Roland Garros del 2017: ”Come giocatrice di tennis hai molte sfide da affrontare, sapevo che mi sarebbero mancate e ho supplicato di poter rientrare ed avere l’opportunità di poter competere e vincere, ma non sapevo davvero come mi sarei sentita una volta scesa in campo di nuovo per la prima volta al Roland Garros e come avrei reagito. La verità è che la felicità avuto la meglio su tutto il resto, malgrado abbia avuto dei flashbacks nel corso della partita i pensieri principali erano focalizzati sul tennis e di ciò sono stata orgogliosa. Alla fine del match ho pianto ed ho saputo che alcune delle ragazze abbiano pianto vedendomi vincere dagli spogliatoi”.

Un incidente che di fatto ha cambiato la prospettiva e il modo di guardare le cose ma che per sua stessa ammissione non le hanno tolto la voglia di vincere “Guarda alla vita da una prospettiva diversa, ma la competitività di voler vincere ogni volta che scendo in campo non mi ha abbandonato. Continuo a lavorare per vincere e migliorare, ma ogni volta, che vinca o perda, ricordo a me stessa di essere grata di poter essere qui a giocarmela ancora

Gianluca Santori

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