Flash
Fognini, Pennetta e il secondo figlio: si allarga la famiglia, cambiano le prospettive
La coppia d’oro del tennis italiano ha ufficializzato sui social l’arrivo del secondo figlio. Un lieto evento che potrebbe farlo riflettere sulla programmazione di inizio 2020, insieme all’ipotesi operazione per il problema al piede

L’ufficialità via social, di questi tempi, fa la differenza. Ed ecco che Fabio Fognini e Flavia Pennetta hanno voluto rendere partecipi i loro numerosi follower del secondo erede in arrivo. “In quattro sarà ancora più bello“, la didascalia della foto che li vede giocare e sorridere in piscina con il piccolo Federico nato a maggio 2017. Non viene esplicitato (almeno al grande pubblico) se si tratti di un maschietto o di una femminuccia, ma l’hashtag #FFFF rende chiara l’iniziale del nome. La lettera effe è ormai tratto distintivo della famiglia: a Flavia, Fabio e Federico vanno aggiunti papà (nonno, non si offenda) Fufo e la sorella (zia) Fulvia. La notizia del nuovo arrivo in casa Fognini girava nel circuito già da tempo ed era entrata nelle cronache proprio in queste settimane, quando l’azzurro da Montreal ne aveva parlato come di un fattore che potrebbe legittimamente condizionare la sua programmazione per la prossima stagione.
I DUBBI – Nello scorso mese di giugno era stato il settimanale “Chi” a lanciare l’indiscrezione, pubblicando foto della coppia in vacanza a Ibiza dalle quali si poteva intuire l’inizio della gravidanza, con il parto ipotizzato tra fine 2019 e inizio 2020 (ma anche su questo aspetto i diretti interessati non si sono esposti). Queste invece le parole dell’attuale numero 11 ATP lo scorso 10 agosto, dopo la sconfitta ai quarti contro Nadal nel torneo canadese: “Farò lo US Open, poi deciderò se sottopormi all’intervento a inizio 2020 per il problema al piede. L’anno prossimo sarà particolare, ho un figlio in arrivo e sarà complicato viaggiare con due bimbi piccoli al seguito“. L’acciacco alla caviglia destra lo tormenta da tempo e l’ha costretto, a metà luglio, al ritiro da Umago dove era piacevolmente accompagnato da tutta la famiglia. Poi, prima del Canada, le apparizioni senza particolare gloria ad Amburgo e Los Cabos.
L’AGENDA DI FINE STAGIONE – Nell’annata che gli ha regalato il primo Masters 1000 a Montecarlo e lo storico approdo in top ten, il finale di stagione presenta per Fabio più opportunità che insidie. Dopo lo US Open (dove difende appena un secondo turno), Fognini ha già in agenda la Laver Cup a Losanna dal 20 al 22 settembre prima di spostarsi in Asia: lo attendono l’ATP 500 di Pechino nella settimana successiva e – con grande probabilità – il Masters 1000 di Shanghai dove diede forfait un anno fa. Sul tavolo restano due grandi pratiche, in vista di novembre: la rincorsa a un posto per le Finals e la nuova Coppa Davis. La Race – citando parole dello stesso Fabio – non sembra ossessionarlo, visto che ha definito l’approdo londinese “un sogno ma non un’ossessione“. In realtà è ben chiara la consapevolezza di un’opportunità unica e irripetibile, che coronerebbe la carriera a 32 anni. Molto dipenderà però proprio dalle condizioni fisiche, che dovrebbero supportarlo al meglio nello sprint finale verso la O2 Arena. Intanto Fabio ha già confermato l’intenzione di giocare il torneo indoor di Stoccolma nella settimana dal 14 al 20 ottobre.
DOPO MADRID – La settimana della Davis, poi, farà storia a sé dal 18 novembre. Per la curiosità suscitata dal nuovo format e per l’indiscutibile attaccamento alla maglia azzurra, dimostrato in ogni circostanza dal nostro numero uno. A quel punto però il dado sarà già tratto, con l’eventuale operazione pianificata insieme a un congruo periodo di recupero. E ce ne faremo eventualmente una ragione, se non dovessimo vederlo in giro per il mondo nei primi mesi del nuovo anno. Flavia e “F” se lo meriterebbero, a quel punto, tutto per loro.
ATP
ATP Miami: Sinner express, avanza senza problemi su Rublev
Jannik Sinner batte per la terza volta in carriera Andrey Rublev con una prestazione superlativa. Sesta vttoria su un top10 e quarti di finale in grande stile

Da Miami, il nostro inviato
[10] J. Sinner b. [6] A. Rublev 6-2 6-4


Il numero 11 del mondo Jannik Sinner resta in campo 71 minuti per battere Andrey Rublev, numero 7 del mondo con punteggio di 6-2 6-4 e raggiunge i quarti di finale del Masters 1000 di Miami.
a breve la cronaca
ATP
ATP Miami: Sinner e Sonego entrambi agli ottavi come nel 2021
E’ la quinta volta che due italiani raggiungono il quarto turno in un Master 1000 sul veloce. Gli ultimi Sinner e Berrettini ad Indian Wells

Per Sonego è stata una delle migliori partite della sua carriera. Quella contro l’americano Tiafoe non era per l’italiano una partita con i favori del pronostico. Ma un’ora e due set dopo Lorenzo riesce nell’impresa di vincere una partita forse inattesa per noi, ma assolutamente alla portata per lui. A fine match il nostro Gibertini lo incalza: la migliore partita di sempre? “La migliore qui a Miami, e tra le tre migliori di sempre. Conoscevo l’avversario, sono entrato in campo molto determinato. Si è trattato di una partita quasi perfetta, senza sbavature, ho fatto pochi errori e sono stato molto aggressivo come l’avevamo preparata”.
Nel dettaglio quella contro il semifinalista dello US Open 2022 è stata per Sonego una partita da record. Innanzitutto la percentuale di punti con la prima palla (91%) è la migliore della carriera. Così come i punti vinti con la seconda palla (82%, non era mai andato oltre il 78%). Infine è stata il il 13° match chiuso senza concedere palle break. Considerando il fatto che ha ottenuto tutto questo contro il n.14 del ranking si può affermare che questa rappresenti senza ombra di dubbio una delle vittorie più prestigiose ottenute dal piemontese nel circuito maggiore.
A suggello di questa vittoria abbiamo due italiani negli ottavi di finale di un Master 1000, Sinner e Sonego, come nel 2021. Si tratta della quinta volta in assoluto che questo succede (sul veloce). Prima di loro ci sono stati: Shanghai 2019 (Berrettini/Fognini) ; Miami 21 (Sinner/Sonego); Cincinnati 21 (Berrettini/Sonego) e Indian Wells 22 (Sinner/Berrettini). Sperando di poter spingerci ancora un po’ più in là, possibilmente con gli sfavori del pronostico.
Flash
WTA Miami, Pegula pronta alla sfida con Potapova: “Gioca senza paura”
La statunitense chiude in due set la pratica Linette dopo aver annullato un setpoint. Ai quarti sfida con Potapova

Jessica Pegula si esalta sul cemento di Miami. Arriva ai quarti di finale dopo aver chiuso in due set la pratica Magda Linette. Primo set vinto in scioltezza, secondo portato a casa dopo aver recuperato due break di svantaggio. La polacca va a servire due volte per il match, ma spreca un setpoint e poi va a casa a mani vuote. L’americana, invece, trova l’adrenalina giusta per chiudere in due parziali la contesa senza sprecare ulteriori energie: “E’ stato un match strano in cui ho giocato davvero bene, poi un po’ meno, ma nel complesso sono soddisfatta e credo sia un buon segnale ricevuto”.
A differenza di quanto espresso a Indian Wells, Pegula non è mai stata costretto a dover recuperare partenze ad handicap: “A Miami ho vissuto e mi sono allenato qui per molto tempo. Ho giocato molto bene ed è piacevole il clima che si respira. Fa più caldo, anche se ho giocato in un campo coperto da ombra”.
Poi spiega cosa sia successo sul 5-2: “Era un momento in cui percepivo che stava per cambiare qualcosa. Ho cambiato racchetta perché pensavo che la palla mi arrivasse addosso. Non ero a mio agio. Sono tornata alla racchetta che avevo già usato e ho vinto cinque game di fila. Ho vinto questa piccola battaglia mentale: ero arrabbiata con me stessa perché non riuscivo a giocare meglio. Rispetto al primo set, lei ha alzato il suo livello, io ho fatto un paio di errori e non stavo servendo ottime prime palle. Linette si era abituata al mio ritmo. Sono contenta di averla ribaltata“.
Sfida con Anastasia Potapova ai quarti di finale. La russa appare molto in forma e ha affermato di aver cambiato qualcosa nel suo tennis: “Non mi fa piacere sentirlo, perché l’ultima volta ho vinto a malapena. L’ho vista giocare un po’ questa settimana e sta giocando piuttosto senza paura. I campi qui sono molto più veloci e non so chi ne trarrà un vantaggio. Sarà un’altra dura battaglia in una fase di piena fiducia per lei. Le cose cambiano rapidamente da un giorno all’altro, per cui davvero è impossibile fare pronostici“.
Ci potrà mai essere un WTA a Buffalo? “Mi piacerebbe averne uno lì. Non so dove perché Buffalo non è proprio un paradiso del tennis. Penso che sia sempre stato qualcosa a cui ho pensato, anche dopo la mia carriera, è avere un torneo in quella zona”.