US Open: super Jannik Sinner annulla due match point! Lorenzi al turno decisivo

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US Open: super Jannik Sinner annulla due match point! Lorenzi al turno decisivo

Il tennista altoatesino sconfigge Galovic nonostante dei problemi alla schiena vincendo 7-5 al terzo set. Bene Lorenzi che supera Couacaud in due set

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Jannik Sinner - US Open 2019 (via Twitter, @usopen)
 

In una giornata complicatissima il neo 18enne Jannik Sinner sconfigge l’amico Viktor Galovic, con cui si è allenato spesso, al termine di una partita combattutissima e resa difficilissima anche dai problemi alla schiena che hanno fortemente condizionato il rendimento al servizio di Sinner. L’altoatesino ha dovuto anche annullare due match point sotto 5-2 nel terzo set.

CHE CUORE, SINNER – Jannik è partito piuttosto teso e probabilmente condizionato psicologicamente dal fatto che la sua schiena non l’avrebbe lasciato tranquillo, così giá al primo game ha subito un break che ha consentito a Galovic di condurre sin dall’inizio. Con il passare dei games il rendimento di Sinner sembrava salire sempre di più ma il croato, che a lungo ha rappresentato l’Italia, nel primo set ha giocato sempre in spinta e ha avuto anche fortuna con il nastro in diverse occasioni, specialmente nel momento in cui ha servito per il set quando ha annullato una palla break con una palla ricaduta un centimetro dopo la rete e ha chiuso al terzo set point. 

Il rendimento di Sinner in risposta stava crescendo sensibilmente e nel secondo set alla quarta occasione utile, avvenuta sul 3-2, ha strappato la battuta a Galovic per la prima volta nel match ma la sensazione a bordocampo è che la schiena di Sinner peggiorasse game dopo game non consentendo all’altoatesino di spingere il servizio quanto avrebbe voluto ed infatti nel nono gioco il croato ha ripreso il break. Dopo un game tenuto lottando con le unghie e con i denti sul 5-5 e dopo non aver sfruttato dei set point in risposta, il nativo di Sesto in Val Pusteria ha dominato il tie break grazie ad alcune accelerazioni di dritto fulminee. 

I problemi per Sinner, che in precedenza aveva giá richiesto l’intervento del medico sopra 5-4 nel secondo, son continuati nel terzo set quando sotto 2-1 a causa di due doppi falli ha subito un break che sembrava consegnare il match nelle mani di Galovic. Dopo aver tenuto due turni di battuta agevolmente il potente croato ha avuto due match point in risposta sul 5-2 con Sinner che cercava quasi soltanto di tenere la battuta profonda. Il braccio di Galovic è però tremato in quel game e soprattutto in quello successivo quando Jannik, incitato dal proprio angolo semplicemente a tenere la palla in campo, ha controbreakkato approfittando di tantissimi errori di Viktor che ha iniziato a steccare praticamente un colpo ogni due scambi.

Nelle fasi finali si è vista ancora una volta la grande forza mentale di Sinner che si è incitato anche più del solito, urlando per caricarsi e spronarsi al massimo sapendo che fisicamente non era messo per niente bene: agganciato Galovic sul 5-5 grazie ad un turno di battuta tenuto a 30, Jannik ha approfittato del braccio tremolante del suo avversario che ha commesso due deleteri doppi falli nel game successivo consentendo all’altoatesino di andare a servire per il match. Tornato sotto nel punteggio Galovic ha disputato un gran game di risposta procurandosi due palle break ma proprio su queste Jannik è stato aiutato dalle ultime energie utili, ha tirato di più il servizio e tramite due battute vincenti ha trascinato il game ai vantaggi chiudendo poi la contesa con un magnifico dritto lungolinea, il colpo migliore che ha mostrato Sinner quest’oggi. Ad attenderlo domani nel turno decisivo c’è lo spagnolo Vilella Martinez, ma assolutamente da verificare la condizione della schiena di Jannik: si attendono aggiornamenti nelle prossime ore. 

 

SOLIDO LORENZI – Dopo la bella vittoria di primo turno contro Lopez Perez arriva un’altra prestazione molto convincente da parte dell’espertissimo italiano che supera il francese Couacaud con lo score di 7-6(3) 6-3. Il match è stato molto diverso da quello del primo turno: mentre contro lo spagnolo a prevalere erano gli scambi lunghi, quest’oggi Couacaud specialmente con lo splendido rovescio provava ad accelerare il prima possibile ma intelligentemente Lorenzi a sua volta costringeva il francese alla fase difensiva optando per un serve&volley che ha regalato molti punti al tennista toscano. Il game chiave è stato il decimo del primo set nel quale i due tennisti hanno espresso un ottimo livello e Paolo ha annullato due set point al suo avversario; giunti poi al tie break a far la differenza è stata l’esperienza di Lorenzi che è andato subito avanti chiudendo poi col punteggio di 7-3.

Con il gran caldo di quest’oggi di New York, intelligentemente Lorenzi sapeva che sarebbe stato rischioso arrivare al terzo parziale e quindi sotto di un break nel secondo set ha subito giocato un eccezionale game di risposta rimettendo il set in pari, scappando successivamente sul 5-2 grazie a tanti errori di Couacaud dettati dalla grande profonditá delle traiettorie di Lorenzi. Nell’ultimo game, optando ancora due volte per il serve&volley, Paolo ha tenuto la battuta garantendosi così l’accesso al turno finale dove ad attenderlo ci sarà una durissima sfida contro Jiri Vesely, che ha battuto 7-5 al terzo Jason Jung. 

I risultati degli azzurri vincenti al secondo turno

[24] J. Sinner b. V. Galovic 4-6 7-6(2) 7-5
[15] P. Lorenzi b. E. Couacaud 7-6(3) 6-3

Il turno decisivo

[24] J. Sinner VS M. Vilella Martinez
[15] P. Lorenzi VS J. Vesely 

Il tabellone maschile completo

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ATP Indian Wells, Medvedev: “Vorrei affrontare Alcaraz su superfici più veloci”

“Sono campi in terra rossa mascherati da hardcourt” spiega Daniil Medvedev. “Non ho giocato al meglio”

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Daniil Medvedev – ATP Dubai 2023 (foto di Roberto dell'Olivo)

Si ferma ad Indian Wells la striscia di successi di Daniil Medvedev. Dopo tre trofei sollevati tra Rotterdam, Doha e Dubai, è il nuovo numero 1 al mondo Carlos Alcaraz a spezzare i sogni di un incredibile poker di titoli. Il tennista russo in conferenza stampa analizza la prestazione espressa sul campo e la soddisfazione per quanto fatto in settimana, tra il disappunto per la fine della serie di vittorie alle critiche ai campi da gioco.

MODERATORE: Daniil non è il risultato che speravi di ottenere. Come puoi riassumere il match con Alcaraz e la tua settimana in Indian Wells?

MEDVEDEV: “Oggi è una giornata complicata per riassumere la settimana, perché oggi è stata dura. Non ho giocato al meglio, mentre lui probabilmente ha giocato bene, e ciò accade purtroppo a volte nel tennis. È successa la stessa cosa dopo la mia partita con Novak, io pensavo di aver giocato abbastanza bene ma Novak non aveva giocato al meglio. A volte questo è quello che succede. Perché non ho giocato al meglio? Non lo so. Forse era la sua palla, forse era il vento, oggi era piuttosto ventoso, e per lui è stato più facile gestirlo. Non ci sono dei veri motivi, a volte nel tennis non ci sono. Deluso dal risultato, ma la settimana è stata sorprendente. Sono felice e orgoglioso di aver raggiunto la finale ad Indian Wells, perché è un campo in terra rossa mascherato da hard court. Questo è un buon risultato per me, ho raccolto molti punti e vedo solo aspetti positivi per il resto della stagione, ho già fatto più punti rispetto allo scorso anno a questo punto.”

 

D. So che non hai giocato al meglio oggi e so che hai visto molte volte Carlos giocare. Guardi un sacco di tennis. Questa è la prima volta che hai giocato contro questa versione di Alcaraz. Com’è stato giocare contro di lui?

MEDVEDEV: “Sta giocando bene. Oggi ha servito molto bene. Ha giocato un ottimo serve and volley. Sapevo già che non sarebbe stato facile portare a casa la partita, specialmente trattandosi di una finale. Ho pensato alla mia partita con Novak allo US Open e ho provato a fare lo stesso, mettere pressione su di lui. Non è facile giocare contro di lui. Mi piacerebbe assolutamente giocare contro di lui su altre superficie, forse un po’ più veloci per vedere se posso fare di meglio. Non so se è stato il suo gioco che non mi ha permesso di giocare il mio miglior livello oggi o semplicemente, per qualsiasi motivo, non ho giocato al mio livello migliore. Mentalmente ero pronto per la partita. Non mi sento come se avessi preso sottogamba la sfida. Sapevo di avere un avversario duro dall’altra parte. Ha giocato bene. Hai giocato degli ottimi dropshot in dei momenti chiavi, alcuni buoni vincenti per piazzare il break. Non ho molto altro da aggiungere.”

D. Sei stato il numero 1 al mondo e Carlos tornerà al numero 1. Come giocatori come valutate la classifica in questo momento con la situazione di Novak e il fatto che non sia stato in grado di giocare molto? È un vero numero 1 nella tua mente?

MEDVEDEV: “Sì, al 100% perché è certo che Novak è stato sfortunato a non poter giocare tutti i tornei, e sono sicuro che tutti vorrebbero vederlo giocare, perché è bello vedere Novak giocare. Gioca molto bene. Ma è quello che è. Pensa se sei vittima di un infortunio, Rafa è stato fuori per un po’ di tempo. Possiamo anche dire se Rafa non fosse stato infortunato sarebbe stato il numero 1. Non possiamo saperlo perché è stato fuori per infortunio. Lo stesso vale per Novak. Sicuramente se Novak fosse stato in grado di giocare l’anno scorso e quest’anno tutti i tornei, c’è la possibilità che le classifiche sarebbero state diverse. Ma … non ci dovrebbero essere dei “ma”. Carlos è meritatamente il numero 1. Ha conquistato più punti di tutti gli altri nelle ultime 52 settimane, ed è così che funzionano le classifiche. Sì, è stato anche il n. 1 alla fine dello scorso anno, è qualcosa che non io non sono riuscito a raggiungere e proverò di sicuro a farlo nella mia carriera.”

D. Le tue performance qui ad Indian Wells negli ultimi 12 giorni ti danno fiducia per la stagione sulla terra rossa?

MEDVEDEV: “Un po’ difficile dare una risposta, perché ho detto molto su questi campi e non voglio tornare sulle mie parole dette nei giorni precedenti e qui comunque non devi scivolare. Lo scivolamento è qualcosa che per me non è facile da fare sui campi in terra rossa. Ma ho fatto dei buoni risultati nel passato in alcuni tornei importanti. Mi sento benissimo in questo momento in questa parte della stagione, mentalmente, fisicamente, onestamente, sono soddisfatto del mio tennis. Quindi non vedo l’ora che inizi la stagione sul rosso ma prima voglio provare a fare bene a Miami, dove troveremo campi in duro ma che forse saranno molto lenti.”

D. Hai appena detto che sei ovviamente deluso al risultato finale. Questo peserà su di te anche tra un giorno o due o la supererai abbastanza rapidamente, considerando le condizioni odierne e quanto bene stesse giocando Alcaraz?

MEDVEDEV: “Penso che supererò abbastanza rapidamente questa sconfitta. Tutto dipende da quante finali hai perso di fila, quali erano i risultati precedenti. Mi sento abbastanza bene, ho vinto tre tornei, sono riuscito a fare il mio miglior risultato ad Indian Wells. Prima di oggi non ero mai andato oltre gli ottavi e già la mia seconda partita è stata una sfida finita al terzo set. Ci sono molti aspetti positivi, sicuramente sarò deluso di non aver vinto la finale, ma posso già dire che proverò a vincere il prossimo torneo e vincere qui l’anno prossimo. Non penserò troppo a questo, ma ne discuterò con il mio allenatore, di sicuro.”

D. La tua striscia vincente è finita ma è anche un senso di sollievo, con la pressione per mantenere viva la striscia che sparisce?

MEDVEDEV: “Sono davvero deluso perché in passato ne ho conquistate 20 di fila. Sarebbe bello provare a batterlo e provare a prolungarlo il più a lungo possibile. È bello avere queste strisce di vittorie. Ti senti benissimo, perché quando sei in una striscia vincente hai affrontato più deboli in classifica sia alcuni dei migliori. A meno che tu non giochi sei 250 di fila, ma è raro. Sono davvero deluso dal fatto che sia finita, ma ho guadagnato molta fiducia da questa serie. L’anno scorso, è quello che mi mancava, una striscia di vittorie di questo tipo. Sono riuscito a vincere 19 partite di fila. Ne sono orgoglioso, e ora è il momento di provare a costruire una nuova serie. Non c’è altro modo nel tennis.”

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ATP Indian Wells, Alcaraz: “Mi aspettavo una partita più dura. Sentiamo la mancanza di Novak”

“Il mio tennis non è migliorato, ma ora non subisco la pressione” Sul ritorno al numero 1, Carlos Alcaraz dice: “Essere davanti a giocatori come Novak Djokovic e gli altri top player è straordinario”

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Carlos Alcaraz - Indian Wells 2023 (foto Ubitennis)

Vittoria e ritorno in vetta al ranking. La domenica di Carlos Alcaraz in quel di Indian Wells non poteva avere un finale migliore. Il tennista spagnolo si scrolla di dosso i fantasmi dei problemi fisici di inizio anno e con una solida prestazione regola in due set il russo Daniil Medvedev. Nella conferenza stampa post match lo spagnolo commenta le sue prestazioni nel deserto della California e la gioia di essere tornato in testa alla classifica mondiale ATP.

MODERATORE: Benvenuti alla conferenza stampa di Carlos Alcaraz. Prima di tutto, congratulazioni, Carlitos. Il tuo primo titolo qui a Indian Wells, il tuo terzo titolo ATP Masters 1000 e tornerai al numero 1 del mondo. Potresti riassumere la tua settimana qui a Indian Wells.
ALCARAZ: “È fantastico sollevare il trofeo qui e riconquistare la posizione numero 1 del ranking. Direi che questo è stato il torneo perfetto. È stata un’ottima settimana per me, volevo davvero vincere questo torneo e per me è fantastico.”

D. Quali progressi hai fatto nel tuo gioco dallo scorso anno quando qui ad Indian Wells hai giocato la partita con Nadal, e 12 mesi dopo sei il numero 1 al mondo? Cosa hai migliorato nel tuo tennis?
ALCARAZ: “Non penso che il mio tennis sia migliorato così tanto dallo scorso anno. Quello che ho migliorato molto è il non subire la pressione, giocare in maniera rilassata. Questa è per me la cosa più importante. Ecco perché mostro un ottimo livello di gioco, perché mi sento come se non ci fosse pressione su di me. Sto giocando rilassato e direi che ho migliorato molto questo aspetto. È per questo che sto giocando ad un buon livello.”

 

D. Guardando dall’esterno, sembra che quando giochi, non hai dubbi sui tuoi colpi. È vero? Hai completa fiducia nei tuoi colpi ogni volta che colpisci la palla? Perché sembra davvero che tu non abbia dubbi su quello che stai facendo e su quale sia la cosa giusta da fare.
ALCARAZ: “Non ho dubbi sui miei colpi. Mi sento davvero a mio agio in campo. Mi fido di ogni colpo che gioco. È per questo che sto giocando un ottimo livello, perché se sbaglio qualcosa, non mi importa di aver commesso un errore. Sto solo cercando di giocare al 100% ogni colpo.”

D. Il tuo match è durato un minuto in meno rispetto al primo set della finale femminile. Ti sei sorpreso da quanto bene sei riuscito a giocare oggi e di quanto sei stato dominante? O ti aspettavi che fosse così?
ALCARAZ:” Onestamente, non me lo aspettavo. Mi attendevo una partita più dura. Ma possiamo dire che ho giocato in maniera perfetta. Ho già detto in passato che contro Daniil devi giocare al meglio e devi gestire l’aspetto tattico al massimo. Contro di lui è sempre una partita tattica e oggi sono stato perfetto. Ecco perché è sembrato un successo facile, ma non è stato così” (sorridente).

D. Di nuovo al n. 1. Come ti senti ora a riuscirsi di nuovo?
ALCARAZ: “È bello tornare al numero 1. Ovviamente ogni giocatore vuole essere il numero 1, e per me è di nuovo un sogno diventato realtà. Ovviamente essere davanti [in classifica] a giocatori così importanti come Novak e come gli altri top player, è una sensazione straordinaria.”

D. Congratulazioni. Molti giocatori possono essere nervosi nel giocare le finali dei tornei importanti come Indian Wells, US Open, ma guardandoti sembra che tu sia molto sciolto e rilassato. Hai un segreto su come riesci a farlo?
ALCARAZ: “Cerco di sembrare sciolto e rilassato ma onestamente ero nervoso. Si tratta di un aspetto che ho affrontato con il mio team, capire come fare per mostrare all’avversario che sono rilassato, che mi sto godendo la finale. Ma ovviamente è normale essere nervosi e devi essere in grado di gestirlo. Tutti i migliori giocatori del mondo gestiscono la tensione davvero bene in queste sfide ed infatti esprimono un livello molto alto. Questo è quello che cerco di fare. Ma ero nervoso (sorridente).”

D. Ben fatto. È passato quasi un anno da quando hai giocato l’ultima volta con Novak Djokovic. Tu hai saltato l’Australian Open; lui non è presente negli Stati Uniti. È una sfida di cui senti la mancanza e che non vedi l’ora di giocare?
ALCARAZ: “Certo. Novak è uno dei migliori giocatori del mondo. Se vuoi essere il migliore, devi battere i migliori. Voglio davvero giocare di nuovo contro Novak. Sentiamo la sua mancanza nel tour e speriamo di riaverlo molto presto. Sarà incredibile giocare di nuovo contro di lui.”

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ATP Indian Wells: Alcaraz regale, spazza via Medvedev e torna n. 1

Carlos Alcaraz stravince la finale del BNP Paribas Open lasciando cinque games a Daniil Medvedev

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Carlos Alcaraz - Indian Wells 2023 (foto Ubitennis)

(da Indian Wells, il nostro inviato)

[1] C. Alcaraz b. [5] D. Medvedev 6-3 6-2

La grande partita che ci si poteva aspettare non c’è stata, e principalmente per “colpa” di Carlos Alcaraz. Il giovane spagnolo neppure ventenne ha sfoderato una prestazione maiuscola, togliendo completamente l’iniziativa a Daniil Medvedev che si è ritrovato con tutte le sue armi spuntate dai colpi incredibili del suo avversario.

 

Non c’è mai stata storia: Alcaraz è andato subito in vantaggio all’inizio della partita e non si è più girato, rimanendo più centrato che mai fino alla fine del match, senza concedere chance a Medvedev, alla fine protagonista di una performance davvero insipida per concludere la sua striscia di 19 vittorie consecutive e mancando la conquista del quarto titolo in cinque settimane (ma senza alcuna pausa tra un evento e l’altro).

NON PERDETEVI SU INSTAGRAM IL COMMENTO A CALDO DEL DIRETTORE SCANAGATTA, RAGGIUNGIBILE A QUESTO LINK

PRIMO SET – È stato sicuramente Alcaraz a entrare meglio nel match, con atteggiamento aggressivo a sfruttare la consueta posizione arretrata di Medvedev. Un doppio fallo del russo concedeva le prime palle break già nel secondo game e un rovescio incrociato al fulmicotone lanciava subito Alcaraz verso la fuga nel primo parziale.

Alla prima pausa del gioco, sul 3-0 per lo spagnolo un black-out toglieva di mezzo il sistema audio nel campo, come era accaduto venerdì pomeriggio prima dell’inizio delle semifinali maschili, lasciando quindi tutta l’incombenza delle chiamate (assistite da Hawk-Eye comunque funzionante) al giudice di sedia Mohamed Layani, che probabilmente non chiedeva di meglio, data la sua ben nota affinità per le luci della ribalta.

Nonostante il problema tecnico, Alcaraz proseguiva a martellare come se nulla fosse, stanando Medvedev dalla suo consueto nido tra i teloni: il russo si buttava in avanti a più riprese per evitare le accelerazioni del suo avversario, che al servizio era perfetto a condurre le danze alternando scambi e discese a rete.

Per la disperazione di Layani, il suo one-man-show durava soltanto due game, e il ripristino del sistema audio rimetteva il sistema Hawk-Eye Live al comando delle operazioni di chiamata delle righe. Intanto il cielo scuro rendeva sempre più brillanti i riflettori al LED accesi fin dall’inizio del match che insieme alla temperatura abbondantemente al di sotto dei 20 gradi creavano l’effetto di un match serale.

Alcaraz veleggiava tranquillo sul 5-2 con soli cinque punti perduti nei primi quattro turni di battuta, mentre gli altoparlanti festeggiavano la ritrovata funzionalità suonando a tutto volume “Sweet Child of Mine” dei Guns ‘n’ Roses dando a Medvedev una colonna sonora per il difficile problem solving che la partita gli proponeva.

Dopo solo 36 minuti Alcaraz incamerava il primo parziale per 6-3 chiudendo il set con un paio di punti nei quali ha disegnato il campo in lungo e in largo pennellando le righe con colpi da fondo e volée

Carlos Alcaraz – Indian Wells 2023 (foto Ubitennis)

SECONDO SET – La sosta fisiologica nella pausa tra i set non sortiva l’effetto sperato per Medvedev, che cedeva il servizio a zero in apertura di secondo parziale con quattro errori gratuiti e proseguiva il suo personale incubo con una serie di 11 punti consecutivi per Alcaraz. Lo spagnolo teneva l’acceleratore a tavoletta e picchiando due risposte di rovescio si assicurava il 3-0 pesante.

In un tempo sempre più da bufera Alcaraz sembrava sempre più sulla sua nuvola personale: i suoi colpi parevano telecomandati e un sempre più scorato Medvedev sbagliava anche più del solito. Dopo un’ora e 11 minuti di gioco, con l’ennesima risposta del russo che volava oltre la riga di fondo, Carlos Alcaraz si aggiudicava il suo primo BNP Paribas Open (oltretutto senza perdere un set) e riconquistava temporaneamente il primo posto della classifica mondiale, in attesa della sua prima difesa di un titolo importante tra pochi giorni a Miami.

DI NUOVO IN VETTAAlcaraz sarà quindi ancora una volta in testa al ranking ATP, superando Novak Djokovic di 260 punti, ma la prossima settimana dovrà difendere i 1000 punti conquistati lo scorso anno al Miami Open quando si era aggiudicato il suo primo titolo Masters 1000 in carriera. Ora, dopo il suo terzo titolo, sarà costretto a giocare per mantenere la posizione ottenuta invece che per conquistarne una nuova.

Dal canto suo Daniil Medvedev, che ha ringraziato il campo dello Stadium 1 per averlo portato alla fine del torneo nonostante le pesanti critiche rivoltegli durante gli ultimi 10 giorni, guadagna un’altra posizione in classifica salendo al quinto posto, a oltre 800 punti da Casper Ruud che però a Miami dovrà difendere la finale ottenuta lo scorso anno.

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