Troppo Fognini per Rublev: l'azzurro convince a Pechino

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Troppo Fognini per Rublev: l’azzurro convince a Pechino

Primo set dominato, poi la giusta tenuta mentale per uscire dalla trappola del secondo in cui i servizi non funzionavano. Buona sensazioni anche sul piano fisico verso la sfida ai quarti contro Khachanov

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Fabio Fognini - Montreal 2019 (foto via Twitter, @CoupeRogers)
 

I tentennamenti del primo turno contro Kukushin sembrano già alle spalle. È la miglior versione di Fabio Fognini quella che si libera di Andrey Rublev in un incrocio che si presentava insidioso, anche alla luce delle condizioni non ottimali del numero uno azzurro in questa campagna d’Asia. Contro il russo è arrivato il quinto successo in sei sfide, l’ultima delle quali diede il via (in clamorosa rimonta) alla cavalcata di Montecarlo. La sicurezza di aver difeso il primato italiano nel ranking dal sorpasso di Berrettini ha evidentemente portato benefici al numero 12 del mondo. Il primo set è stato un monologo: solidissimo al servizio (quattro ace), Fognini ha trascinato l’inerzia dalla sua parte strappando il servizio a zero nel sesto game. Rublev è sembrato già fuori partita, più per meriti dell’azzurro che per colpe proprie.

Più nevrotico il secondo set, in cui Fognini finisce per brillare anche per tenuta nervosa. Si procede infatti a strappi, con la regolarità dei turni di servizio che va man mano scemando. Sotto 3-2, Rublev piazza il primo break della sua partita e apre le danze del momento più confusionario. Per quattro game di fila, infatti, chi va al servizio non riesce a sfruttare il vantaggio. Sul 4-4 Fognini dà però lo strappo decisivo: è avanti 0-40 quando l’efficacia e la profondità dei suoi colpi manda in tilt il moscovita, che sbotta sparando una pallina fuori dallo stadio. Fabio si guadagna l’opportunità di servire per il match e deve registrare la prima, per non cadere nell’errore dei precedenti turni di servizio: lo fa annullando tre palle break, due pregevolissime con rovescio lungolinea ed ace a uscire. Rublev finisce così nell’angolo, fino a sbagliare lui il punto decisivo.

Sulla strada di Fognini c’è adesso un altro russo, Khachanov, nove del mondo, mai affrontato in precedenza. Fabio difende nel 500 della capitale cinese la semifinale di un anno fa, non giocata per ritiro contro Del Potro. Per le note considerazioni la rincorsa alle Finals non può rappresentare per lui un’ossessione. Ma un’eventuale conferma sugli standard di rendimento (e di pieno vigore fisico) visti oggi potrebbe rendere più gustosa la parte finale di questo 2019.

Risultati:

A. Murray b. [Q] C. Norrie 7-6(6) 6-7(4) 6-1
[4] K. Khachanov b. [Q] J. Chardy 7-6(0) 7-6(5)
[6] F. Fognini b. A. Rublev 6-3 6-4
[1] D. Thiem b. [WC] Z. Zhang 6-3 6-3

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