Con le Finali di Coppa Davis si è chiuso ufficialmente il 2019 di Rafa Nadal. Una stagione straordinaria quella del maiorchino, iniziata con la finale persa in Australia contro Novak Djokovic, e chiusa da numero 1 del mondo (per la quinta volta in carriera come gli storici rivali Federer e Djokovic, ma è il più ‘vecchio’ in assoluto a riuscirci a 33 anni) e il trionfo casalingo di Madrid, che ha regalato alla Spagna la sesta Coppa Davis della sua storia. Nel mezzo, il 12esimo titolo al Roland Garros, il quarto allo US Open (il 19esimo in carriera, ad una sola lunghezza dal record Slam di Federer) e il ritorno sulla vetta del ranking ATP in data 4 novembre.

E proprio di classifica si parla sul sito ufficiale ATP. Ieri, 25 novembre, Rafa ha iniziato infatti la sua 200esima settimana da numero 1 del mondo. Solo cinque giocatori hanno fatto meglio di lui dal 1973 (anno di introduzione del ranking ATP) ad oggi: Roger Federer (310 settimane), Pete Sampras (286), Novak Djokovic (275), Ivan Lendl (270) e Jimmy Connors (268). La striscia più lunga in vetta alla classifica è quella di Federer (237 settimane), seguito da Connors (160), Lendl (157), Djokovic (122) e Sampras (102). Nadal si piazza all’ultimo posto, a quota 56 settimane consecutive al numero 1.

Nella tabella pubblicata dall’ATP (che riportiamo qui sotto), vengono evidenziati i risultati raggiunti dai sei giocatori citati al momento del raggiungimento della 200esima settimana in vetta al ranking. Il più ‘vecchio’ a raggiungere quota 200 è proprio Nadal (33 anni e 175 giorni), mentre il più giovane è stato Jimmy Connors (25 anni e 297 giorni). Di conseguenza, Rafa ha iniziato la sua 200esima settimana da numero 1 con più titoli all’attivo rispetto a tutti gli altri (84 trofei, di cui 19 Slam). Il giocatore a raggiungere quota 200 con il minor numero di trofei all’attivo è stato invece Sampras (52, di cui 10 Slam), seguito a ruota da Federer (53, di cui 12 Slam). Per quanto riguarda il record vittorie/sconfitte infine, la percentuale migliore è quella di Jimmy Connors (.861), mentre la peggiore è quella di Pete Sampras (.788).