Il montepremi della Davis: ecco quanto hanno guadagnato i team

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Il montepremi della Davis: ecco quanto hanno guadagnato i team

Dalla Spagna vincitrice a chi ha sempre perso, ricapitoliamo quanto hanno ricevuto giocatori e federazioni presenti alle finali di Madrid

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La gioia spagnola dopo il trionfo nella Coppa Davis 2019 (photo by Manuel Queimadelos / Kosmos Tennis)
 

Terminata la fase finale di quella che continuiamo a chiamare Coppa Davis (legittimamente o sarcasticamente, ognuno decida per sé), è tempo di tirare le somme. “Somme” che non riguardano pregi e difetti di questa manifestazione conclusasi a favore della nazione ospitante con un tie durato appena quattro set, bensì il denaro distribuito – quello destinato a federazioni e giocatori che vi hanno preso parte, non alla fidanzata dell’organizzatore per aver cantato alcuni minuti prima della finale. Visto che questo stravolgimento del formato ha dato l’impressione di essere stato votato esclusivamente in cambio della classica vagonata di soldi, ricordiamo velocemente il quantum di cui parliamo.

Il montepremi totale per l’evento della Scatola Magica di Madrid supera i 23 milioni di euro; come ampiamente pubblicizzato da tempo, è equiparabile a quello di un torneo dello Slam. Ai giocatori sono stati destinati oltre 15 milioni, mentre 7,68 milioni sono andati alle federazioni, anche per compensare il mancato introito delle sfide disputate in casa con la formula classica. I tennisti spagnoli si possono quindi dividere 2.100.000 euro, mentre la loro federazione, la RFET, ne incasserà circa la metà. Eliminata nella fase a gironi, l’Italia si accontenterà di 771 mila euro, sempre da dividersi fra giocatori (due terzi) e Federtennis.

Ecco, nel dettaglio, come è stato diviso il montepremi (cifre in euro) fra le 18 squadre presenti a Madrid:

 
Turno Federazione Giocatori
Vittoria 1.060.000 2.100.000
Finale 725.000 1.500.000
Semifinali 643.000 1.300.000
Quarti 515.000 1.100.000
Gironi 256.000 515.000


Oltre al prize money per le squadre presenti alla Caja Mágica, sappiamo anche a quanto ammontano i compensi per i tie del turno preliminare di inizio febbraio e per quelli dei World Group. Le cifre comprendono quanto spetta a federazioni e giocatori.

Turno Montepremi in euro
Vittoria preliminari 130.000
Sconfitta preliminari 130.000
Vincitrice World Group 1 107.000
Sconfitta World Group 1 64.500
Vincitrice World Group 2 85.700
Sconfitta World Group 2 55.700


Il prize money destinato alla Coppa Davis 2018 era di circa 11 milioni di euro, con un incremento del 3% rispetto all’anno precedente. Quest’anno, l’aumento è stato del 210% solo considerando i 23 milioni destinati alla fase finale. Un notevole incentivo per i giocatori (quantomeno per la loro presenza, perché l’indiscutibile impegno profuso sul campo non può avere l’assegno come unica motivazione), come aveva peraltro onestamente ammesso Robin Haase, contrario al nuovo formato ma non nelle condizioni di rinunciare a quell’ulteriore, cospicua entrata, soprattutto al termine di una stagione in cui ha perso oltre 100 posizioni in classifica uscendo dal tennis che paga davvero.

Lui e altri, per esempio un Nicolas Mahut particolarmente attaccato alla bandiera ma che non considera questo evento “Coppa Davis”, avranno giocato tappandosi il naso; qualcun altro, come Lucas Pouille, si è chiamato fuori per principio. E c’è chi ha preferito regalarsi (a) una vasta tifoseria che, altrimenti, mai (lo) avrebbe visto da vicino. Tuttavia, sullo sfondo delle annose lamentele per una stagione troppo lunga, per buona parte dei pro una settimana (o due) di off-season evidentemente non rientra fra le cose che non hanno prezzo.

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WTA Miami: Kvitova piega Alexandrova al terzo, trova Cirstea in semifinale

La ceca non aveva mai raggiunto il penultimo atto in Florida e lo giocherà da favorita contro la rumena

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Dopo i ritardi causati dalla pioggia il tabellone femminile ha la sua seconda semifinale: Petra Kvitova ha battuto sul Centrale del Miami Open all’Hard Rock Stadium, Ekaterina Alexandrova dopo un match di grande tensione da parte di entrambe per la posta in palio. L’esperienza della ceca le vale un ruolo da favorità nella semifinale di venerdì contro Sorana Cirstea, pur reduce dallo scalpo prestigioso di Sabalenka. Si tratta della dodicesima stagione in cui la ceca raggiunge almeno una semifinale a livello di WTA 1000, un record da quando esiste la categoria

[15] P. Kvitova b. [18] E. Alexandrova 6-4 3-6 6-3

 

L’unico precedente (+ un walkover) tra le due giocatrici è ormai lontano 3 anni, pur dominato da Petra all’Australian Open 2020. Oggi le due ragazze sono molto più vicine in classifica e nel rendimento.

PRIMO SET – Primo game del match subito particolarmente lungo: Alexandrova sbaglia un dritto in diagonale e commette un doppio fallo, concede una palla break, ma la annulla con un meraviglioso rovescio lungolinea in controbalzo. La russa mette più volte la prima e riesce così a tenere il servizio. Kvitova ha altre due palle break per un altro doppio fallo della russa, ma la ceca sbaglia due dritti. La chance buona è la terza, con Alexandrova che concede ancora con il dritto. La tennista boema è solida con la battuta, meno la russa che rischia di lasciare ancora qualcosa per strada, ma tiene i successivi due turni. La ceca lascia andare i colpi avanti 5-3 in risposta, incide in un paio di casi con la risposta di dritto e la 28enne di Čeljabinsk commette un doppio fallo: è poi brava a risalire con un ace e uno splendido lungolinea di rovescio. Kvitova va a servire per il set e si conferma intoccabile, scagliando anche un ace di seconda e chiudendo il primo set per 6-4, tenendo la battuta a zero.

SECONDO SET – Alexandrova rischia già qualcosa all’inizio del secondo set con una risposta vincente di Kvitova, ma la numero 18 del mondo si salva aggrappandosi alla prima di servizio ai vantaggi. La due volte campionessa di Wimbledon concede per la prima volta palla break nel match con un doppio fallo, ma la annulla prontamente con una curva da sinistra al servizio e con un dritto debordante in lungolinea. L’attuale numero 12 del mondo concede un’altra palla break, annullata da un’altra prima vincente. Aumentano però gli errori per la ceca che commette un secondo doppio fallo nel quarto gioco, ma la russa sbaglia la risposta e Kvitova riesce ad uscire da un turno di servizio avendo annullato ben quattro palle break. Alla fine il break per la russa arriva con una splendida smorzata e una risposta in allungo stretta di rovescio, per salire al comando sul 4-2. La russa non concede più chance sul suo servizio, è fredda e chiude il secondo set con il punteggio di 6-3.

TERZO SET – Il terzo set, iniziato dopo una lunga pausa, fila via liscio come l’olio fino al 3 pari e come spesso accade è la seconda metà del set decisivo a condensare tutte le emozioni di un match così teso ed equilibrato. Kvitova annulla una delicata palla break nel settimo gioco ed esulta come se avesse vinto quando tiene il turno di servizio: di fatto lascia intendere che il turning point del match è appena passato. Sarà così sul serio, dopo il cambio di campo la tensione tradisce Alexandrova che commette due doppi falli gravissimi prima di cedere la battuta ai vantaggi. Sul 5-3 la russa è incredula quando un suo dritto in ginocchio esce di pochi millimetri e scaglia a terra la racchetta con rabbia. Anche Kvitova si concede un doppio fallo sul primo match point, ma il secondo è quello buono per centrare la semifinale e sfoderare il suo classico, bellissimo sorriso.

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ATP

ATP Miami: Khachanov travolge uno spento Cerundolo

Francisco Cerundolo dura solo pochi game poi è un assolo di Khachanov. Nella sua quarta semifinale ‘1000’ sarà derby con Medvedev

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Karen Khachanov - Australian Open 2023 (Twitter @AustralianOpen)

Francisco Cerundolo lotta per pochi giochi poi, dal 3-2 nel primo set, sprofonda in un vortice di errori ed esitazioni, facendosi così travolgere da un Karen Khachanov solido, aggressivo ed estremamente efficace. Il russo chiude un match a senso unico con lo score di 6-3 6-2 in un’ora e 15 minuti, accedendo alla sua quarta semifinale in un torneo ‘1000’. Dall’altra parte della rete ci sarà un altro russo, Daniil Medvedev (vittorioso contro Eubanks), che sale a 27 vittorie stagionali (con sole 3 sconfitte).

[14] K. Khachanov b. [25] F. Cerundolo 6-3 6-2

Un avvio di match dagli scambi prolungati ed estenuanti quello tra Karen Khachanov (16 ATP) e Francisco Cerundolo (31 ATP). L’argentino cerca di ubriacare il russo con i suoi palleggi martellanti e, alla terza occasione di break, gli strappa la battuta portandosi sul 3-2 e servizio. Nonostante una buona resistenza da fondocampo, Karen non sempre riesce a fronteggiare il ritmo frenetico del tennis avversario. Tuttavia, il russo reagisce nel migliore dei modi, dimostrandosi sempre molto aggressivo e propositivo, tanto da infliggergli il controbreak e il sorpasso sul 4-3.

 

Da questo momento, l’argentino perde totalmente il controllo del proprio gioco, produce un tennis disordinato e disattento, subendo l’aggressività di Khachanov. Cerundolo continua a snocciolare errori mentre Karen realizza un rapido sprint di quattro giochi consecutivi, intascando il primo parziale 6-4 in 37 minuti.

Il secondo set è del tutto a senso unico. Continua il festival degli errori da parte dell’argentino, totalmente in confusione e, in men che non si dica, Karen prende il largo sul 4-1 per poi chiudere l’incontro 6-2 grazie al settimo ace. Si tratta per lui della quarta semifinale in un Masters 1000, la prima dall’Open del Canada del 2019. Nel penultino round affronterà il connazionale e amico Daniil Medvedev.

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ATP

ATP Miami, Medvedev non brilla, ma è in semifinale: la favola Eubanks si esaurisce in due set

Il russo gioca un match pieno di imperfezioni e non continuo, ma basta per venire a capo dell’americano

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[4] D. Medvedev b. [Q] C. Eubanks 6-3 7-5

Daniil Medvedev è in semifinale al Miami Open presented by Itaù: il russo ha qualche passaggio a vuoto all’interno del suo match, ma alla fine piega 6-3 7-5 la resistenza di Christopher Eubanks che esce ai quarti di finale in un torneo in cui è partito dalle qualificazioni. Per Medvedev la 27a vittoria stagionale e una candidatura sempre più forte per un posto in finale nella parte bassa del tabellone.

Inizio di partita ricco di errori da entrambe le parti: Medvedev disastroso soprattutto dalla parte del dritto soffre spesso il back di rovescio basso di Eubanks che interpreta il match venendo spesso avanti dietro al servizio per far pagare al russo la posizione arretrata in risposta. Lo statunitense si procura anche cinque palle break nel quarto gioco, ma non riesce a sfruttarle tra errori con la risposta di rovescio e prime vincenti del russo. Dopo cinque game arriva l’interruzione per pioggia in un momento più favorevole al padrone di casa. Al termine della pausa l’ex numero 1 del mondo torna più concreto e determinato in campo, si fa più aggressivo sulla seconda e ottiene il break sul 3-3 grazie anche ad un nastro vincente, oltre ad una percentuale di prime di Eubanks decisamente ridotta rispetto a inizio partita. Medvedev tira su un muro, non sbaglia più, ottiene un altro break per chiudere il primo set sul 6-3.

 

Il secondo set segue l’ordine dei servizi inizialmente senza troppi sussulti: l’attuale numero 5 del mondo sembra accontentarsi di fare il classico “compitino” e non si spreme più di tanto. Il break arriva sul 3-2, quando il numero 119 del mondo sbaglia un dritto comodo in uscita dal servizio e viene infilato un paio di volte nel tentativo di fare serve and volley. Eubanks però non si dà per vinto, azzecca due risposte d’anticipo con il dritto e prende sul tempo Medvedev in uscita dal servizio. Il russo sbaglia ancora qualcosa in ribattuta, tornando ad una posizione più arretrata e il tennista di Atlanta rientra sul 4-4. Il servizio torna ad essere dominante nella parte finale del set, entrambi trovano continuità e precisione con questo colpo. Nel dodicesimo gioco l’americano commette un paio di errori di fretta all’uscita dal servizio e concede così due match point, ma lo statunitense li annulla con due bellissimi guizzi a rete. Dalla parità arriva una risposta incredibile di Medvedev da quattro metri dal campo e un errore di Eubanks su un dritto facile da metà campo per mettere fine al secondo set con il punteggio di 7-5. Adesso il russo avrà uno tra Cerundolo e Khachanov in semifinale, per bissare la finale di Indian Wells.

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