Nadal accusato di non pagare le tasse dell'Academy: "Sono attacchi diffamatori"

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Nadal accusato di non pagare le tasse dell’Academy: “Sono attacchi diffamatori”

Il sindaco di Manacor accusa Rafa di “vivere al margine della comunità.” Nadal ferito: “Ho portato il nome della mia città in giro per il mondo nel miglior modo possibile”

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Rafa Nadal - ATP Finals 2019 (foto Roberto Zanettin)
 

Il sindaco di Manacor, Miguel Olivier, ha contestato a Rafael Nadal e alla sua accademia il programma di ampliamento (ratificato dal consiglio comunale nel giugno 2018) che porterà la struttura ad avere 45 campi da tennis (di cui 34 all’aperto), un campo da calcio, due piscine e oltre 200 stanze d’albergo. Olivier accusa Nadal di non aver seguito l’iter corretto per ottenere l’approvazione, evitando tutte le beghe burocratiche del caso. In particolare quella che avrebbe potuto accompagnarsi alla modifica di utilizzo del suolo, che stando agli esperti sarebbe parecchio difficile da ottenere.

“Non esiste nessuna relazione tra i Nadal e la giunta di Manacor” ha affermato il sindaco della città di circa 40.000 abitanti al giornale El Confidencial, “e non hanno parlato neanche con il precedente sindaco. Vivono al margine della comunità, senza neanche interessarsi di sapere in che modo influisce l’impianto sportivo sui vicini. Alcuni dei quali, per certo, non stanno vivendo la cosa in maniera piacevole. Dalla Rafa Nadal Academy si riempiono la bocca di ‘manacorità’ e non smettono di evidenziare gli effetti positivi su Manacor, però la ‘manacorità’ non si esprime a parole ma con i fatti. E loro non lo stanno facendo“. Altre accuse del sindaco riguardano il mancato pagamento della Imposta sui Beni Immobili – cifra ammontante a circa 200mila euro, un ottantunesimo dei montepremi guadagnati quest’anno da Nadal – e della tassa dei rifiuti.

La risposta di Nadal si è fatta attendere circa tre settimane ed è arrivata in forma di lettera aperta sul sito Manacor Noticias, che titola così: Come ogni persona, fa male ricevere attacchi ingiustificati e diffamatori il cui unico scopo è macchiare il mio nome“.

“Ciao a tutti. La verità è che vorrei aver scritto queste righe alcune settimane fa, ma è stato un anno intenso per me e ho preferito concentrarmi sulle complicate sfide sportive che ho dovuto affrontare. Ma ora che la stagione è finita e che sto iniziando a preparare la prossima, mi rivolgo a voi in modo che possiate conoscere alcune questioni che sono importanti per me.

Sono stato accusato di essere privilegiato e di aver chiuso un ‘accordo favorevole’ per costruire un centro sportivo ed educativo a Manacor, in conformità con i requisiti di una legge che è stata approvata dal Parlamento delle Baleari nel 2012 e parzialmente modificata in 2018. Sì, mi sento privilegiato, dal momento che la maggioranza parlamentare ha ritenuto in modo democratico che questo progetto strategico per Maiorca avrebbe avuto un maggior impatto se fosse stato realizzato durante la mia carriera, poiché l’impatto si sarebbe moltiplicato. E sono sempre stato grato per questo.

Nell’Accademia (che recentemente ha ricevuto i complimenti anche di Borg e Federer) ho investito una parte molto importante del mio patrimonio (cosa che è stata anche messo in discussione) e sono molto felice di dare lavoro a oltre 300 persone, combattendo tutto l’anno per renderlo sostenibile, qualcosa di complicato per un piccola città con grandi difficoltà di connettività rispetto ai nostri concorrenti internazionali. Abbiamo realizzato la costruzione assumendo società della zona e, ove possibile, privilegiamo l’acquisto di prodotti e materiali da aziende locali”.

Ma Nadal, seguendo il consiglio del sindaco Olivier, non si è limitato solo alle parole, bensì ha anche pubblicato i dati relativi alle presunte tasse non pagate (IBI corrispondente all’anno 2017 di €100.000, IBI corrispondente all’anno 2018 di €98.000, le tasse sui rifiuti dell’anno 2017 di €7.000 e infine dell’anno 2018 di €11.600).

“A livello personale” ha proseguito il maiorchino, “ciò che mi ha ferito di più è stato che il sindaco di Manacor mi abbia accusato di ‘vivere fuori dal comune’ aggiungendo che ‘non si pratica la manacoricità con le parole’. Onestamente, dover leggere queste cose è molto offensivo e doloroso. Potrebbero esserci persone a cui non piace il modo in cui ho portato il nome di Manacor in tutto il mondo, ma penso che non ci siano dubbi sul fatto che mi sono sforzato di farlo nel miglior modo possibile.Non mi piace entrare in alcuna controversia. Volevo solo esprimere la mia delusione e dirvi quello che penso, dal momento che ritengo voi meritiate anche di conoscere il mio punto di vista sulle cose che sono state pubblicate o che alcune persone stanno dicendo. Cordiali saluti, Rafael”.

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