Annunciate le vincitrici dei WTA Awards 2019: Barty giocatrice dell'anno

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Annunciate le vincitrici dei WTA Awards 2019: Barty giocatrice dell’anno

Andreescu e Kenin le sorprese, Bencic il gradito ritorno. Babos e Mladenovic regine del doppio

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Ashleigh Barty - Roland Garros 2019 (foto Roberto Dell'Olivo)
 

Sono stati assegnati a casa di Danielle Rose Collins, San Pietroburgo di Florida, i premi dedicati alle migliori interpreti del tennis femminile del 2019. Ashleigh Barty ha sbancato, com’era prevedibile, aggiudicandosi il riconoscimento riservato alla miglior giocatrice dell’annata di straordinaria grazia da non molto conclusa. La ventitreenne da Ipswich è esplosa in maniera totalmente inaspettata conquistando in primavera a Parigi il primo Slam in carriera e in estate la prima posizione del tennis mondiale, provvisoriamente restituita a Naomi Osaka dopo il torneo di Toronto ma ritrovata e conservata fino alla fine dell’anno grazie anche al trionfo alle WTA Finals di Shenzhen, che le hanno peraltro regalato una soddisfazione bonus da 4,4 milioni di dollari, l’assegno più alto della storia per un singolo torneo. Con quattro titoli acciuffati (in bacheca anche quelli di Miami e Birmingham) Ash è insieme a Karolina Pliskova la giocatrice ad aver vinto più trofei (quattro) in stagione.

Se Barty è la regina in singolare, Kiki Mladenovic e Timea Babos sono le imperatrici del doppio. Il combo franco-ungherese ha disputato un’altra annata di livello eccezionale, sistemando nel palmarès il secondo Major di coppia grazie al trionfo al Roland Garros e riuscendo, prima volta che l’impresa si verifica negli ultimi undici anni, a difendere il titolo alle Finals già vinte nel 2018. Per non farsi mancare nulla, Kiki Mladenovic ha anche raggiunto la prima posizione nella classifica di specialità in giugno, onore che già era toccato alla compagna per tredici settimane lo scorso anno. Per loro anche la finale a Melbourne. Riconoscimento meritato, occorre dire.

Sensazionale annata condivisa da Bianca Andreescu e da Sofia Kenin, rispettivamente miglior new entry e giocatrice maggiormente migliorata nel 2019. La stagione di lady Mississauga è persino difficile da definire. Iniziato l’anno fuori dalle prime centocinquanta, Bianca è deflagrata vincendo tre tornei di discreta importanza partendo da Indian Wells, passando per Toronto e chiudendo all’Open degli Stati Uniti, scalando la classifica fino alla quarta piazza e chiudendo l’annata con un record di 46-7. Non ci pare di aver ricordato che la ragazza ha diciannove anni.

Meno clamorosa ma pur sempre foriera di grandissime aspettative per il futuro la stagione di Sofia Kenin, forse un po’ troppo sottovalutata dai cultori della materia. Chiuso il 2018 fuori dalle prime cinquanta della classifica, la ventunenne nata a Mosca occupa ora la quattordicesima piazza e non ci stupiremmo di trovarla alle finalissime dell’anno venturo. Con tre titoli conquistati a Hobart, Maiorca e Guangzhou, Kenin è una delle sei sole giocatrici ad aver vinto almeno tre tornei in stagione. Per lei la soddisfazione dello scalpo di Serena Williams al Roland Garros. Prestatele attenzione.

Ultimo, ovviamente non per importanza, il premio riservato al ritorno dell’anno, saggiamente assegnato a una Belinda Bencic riemersa da un durissimo periodo funestato dagli infortuni. Quello al polso, causa di cinque mesi di stop nel 2017, l’aveva fatta precipitare oltre la trecentesima posizione della classifica, e il percorso per recuperare condizione e fiducia in sé è stato forse più arduo del previsto. Nondimeno, l’ex superstar del tennis junior a Dubai è tornata a vincere un torneo che mancava da più di tre anni e mezzo bissando in autunno a Mosca, culmine della volatona che le ha addirittura garantito un posto alle Finals di Shenzhen. Se il fisico l’assiste, potremmo vederla persino rispettare le aspettative che la volevano campionessa da quando era praticamente in fasce.

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