ATP Cup: gioca la Moldavia, ma l'inno è quello della Romania

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ATP Cup: gioca la Moldavia, ma l’inno è quello della Romania

L’ATP si scusa subito con la squadra moldava: “Siamo sinceramente dispiaciuti”

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Box Moldavia - ATP Cup 2020 (via Twitter, @ATPCup)
 

Sono prontamente arrivate le scuse dell’ATP per lo sbaglio commesso al momento di presentare le squadre della sfida tra Moldavia e Belgio. “Abbiamo erroneamente riprodotto l’inno nazionale sbagliato per la Moldavia” hanno detto. “Siamo sinceramente dispiaciuti e ci siamo scusati personalmente con la squadra moldava”. Sì, perché l’inno in questione era quello della Romania, nazione peraltro nemmeno qualificata per l’ATP Cup. Immaginiamo la piccola soddisfazione per Reilly Opelka che, evidenziando le storture della formula che lo esclude ammettendo invece colleghi a lui (anche ben) inferiori, aveva preso a esempio proprio la squadra degli Albot. Squadra che ha poi incassato il prevedibile 3-0 dal Belgio, per quanto il numero 2 Alexander Cozbinov, 818° del ranking, si sia fatto valere sia in singolare sia in doppio.

È vero che Moldavia e Romania sono nazioni confinanti, che hanno gli stessi colori nelle rispettive bandiere e che (fondamentalmente) parlano la stessa lingua, ma l’Australia non è nuova a questo tipo di gaffe: prima della finale di Coppa Davis in quel di Melbourne vinta dagli aussie contro la Spagna, venne suonato l’Himno de Riego, inno ufficiale della Seconda Repubblica spagnola (1931-1939), scatenando l’indignazione del segretario di Stato per lo sport Gómez-Angulo. Un altro episodio a dir poco controverso accadde invece alle Hawaii in occasione del tie di Fed Cup tra Usa e Germania nel 2017, quando, tra lo sgomento delle ragazze tedesche, un genio iniziò a cantare “Deutschland über Alles”. Anche lì si rischiò l’incidente diplomatico, ma i buoni rapporti fra Romania e Moldavia scongiurano qualsiasi strascico per la semplice sfortuna di aver cliccato sull’mp3 sbagliato.

Nessun altro errore di questo genere nelle altre sfide della prima giornata dell’ATP Cup, anche se, quando dagli altoparlanti escono le prime note dell’inno russo, si ha sempre l’impressione di ascoltare “Go West” nella versione dei Pet Shop Boys.

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