I migliori colpi in WTA: il servizio - Pagina 2 di 4

Al femminile

I migliori colpi in WTA: il servizio

Prima puntata di una serie dedicata alle giocatrici migliori nel singolo colpo. Barty, Pliskova, Osaka, Williams: chi serve meglio?

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Serena Williams - US Open 2019 (foto via Twitter, @usopen)
 

SERVIZIO IN KICK
Chi possiede un ottimo servizio in kick si ritrova con un doppio vantaggio: dispone di un arma offensiva di primo livello, ma anche di una delle migliori soluzioni (se non la migliore) per la seconda di servizio, visto che la traiettoria del servizio in kick è quella con più margine nel passaggio sopra la rete.

Per essere caricata a dovere, l’esecuzione in kick sollecita molto il fisico. In sostanza richiede doti muscolari (a partire dalla schiena) che non sono da tutte: per questo risulta generalmente un colpo un po’ più ostico per le donne, che nella maggior parte dei casi lo eseguono con una quantità di rotazione chiaramente inferiore rispetto agli uomini. Ma ci sono delle eccezioni degne di nota. Ne ho scelte tre.

3. Polona Hercog
Alta, attrezzata muscolarmente e con una tecnica che le permette di caricare di topspin la palla facendola rimbalzare molto alta: la qualità del servizio in kick di Polona Hercog fa di lei una “attaccante da terra battuta”, tipologia non molto diffusa nel tennis femminile di oggi. Ma grazie alla potenza del servizio (unita a quella del dritto) Hercog se la cava anche su campi più rapidi.

La sua battuta ha una impronta quasi maschile e probabilmente in carriera le avrebbe permesso di raccogliere anche di più se Polona non avesse la tendenza a soffrire di “braccino”, con cali di rendimento nelle fasi cruciali dei match.

2. Madison Keys
Madison Keys è meno alta e muscolata di Hercog, ma questo non le impedisce di sprigionare comunque colpi di notevole potenza. Il suo dritto è uno dei più rapidi del circuito, così come il servizio teso; e se più avanti non la troverete nella sezione specifica del colpo, è perché è rimasta esclusa per un soffio.

Di sicuro non poteva mancare in questa sezione dedicata ai kick, che Madison è in grado di far saltare alto e veloce come poche. Sul colpo specifico mi sento di esprimere una critica nella gestione tattica: in alcuni match sembra quasi dimenticarsi che potrebbe essere non solo la seconda ideale, ma anche una prima aggressiva; altre volte invece, specie quando la tensione cresce, sembra quasi abusarne, finendo al contrario per rinunciare alle prime tese. Resta il fatto che, al di là della scelta di quando utilizzarlo o meno, il colpo in sé è davvero di alto livello.

1. Samantha Stosur
Servizio kick e dritto anomalo: su questi due colpi Samantha Stosur (nata come doppista) si è costruita una carriera notevolissima da singolarista. Ma quello che è ancora più straordinario è che anche grazie al kick una tennista australiana si sia trasformata quasi in una specialista della terra battuta. Se si analizzano i suoi risultati, la vittoria sul cemento dello US Open 2011 appare come l’eccezione che conferma la regola, visto che in realtà il Major nel quale è sempre stata più costante ad alto livello è il Roland Garros.

Oggi Stosur non è più all’altezza delle sue stagioni migliori (numero 97 del ranking a 35 anni compiuti), ma non me la sono sentita di trascurarla perché il suo è stato probabilmente il miglior servizio in kick degli ultimi dieci-dodici anni.

LA VARIETÀ DI SOLUZIONI
Nel momento in cui si scompongono in parti separate le qualità delle giocatrici, arrivando addirittura a considerare lo specifico servizio, potrebbe sembrare un controsenso dedicare un capitolo all’insieme di queste opzioni. Ma qui siamo di fronte a un caso particolare. Visto che si tratta pur sempre di un colpo solo (quello di inizio scambio) possedere diverse alternative di buon livello si trasforma in un punto di forza specifico, riconducibile sempre alla battuta. Ecco perché ho scelto due giocatrici che a mio avviso spiccano per la varietà del loro arsenale.

2. Ashleigh Barty
Ormai l’ho scritto in diversi articoli. Avesse anche un rovescio in topspin di primo livello, Ashleigh Barty sarebbe una giocatrice completissima, in ogni genere di esecuzioni e in ogni settore del campo. Ma a causa delle incertezze sul rovescio, per il momento dobbiamo aggiungere un quasi.

La sua completezza quasi assoluta emerge anche nel colpo di inizio gioco: battute potenti (spesso verso la T), slice per mandare fuori campo le avversarie, ma anche discreti kick. Rispetto a Petra Martic, premiata con il numero 1 di questa sezione (vedi poi), secondo me Barty è forse un po’ meno omogenea: ha una grande battuta di potenza (sicuramente superiore a quelle di Martic), mentre slice e kick sono un gradino sotto.

Un aspetto che merita di essere sottolineato è che Barty esprime eccezionali qualità in battuta malgrado la statura attorno al metro e 65. A dimostrazione che quando si possiede una grande tecnica si riesce a ovviare anche a qualche limite fisico.

1. Petra Martic
Carriera tormentata quella di Petra Martic. Nata nel 1991, si era avvicinata alla Top 30 a poco più di 20 anni, ma poi ha attraversato un lunghissimo periodo di difficoltà fisiche che l’avevano allontanata dal tennis di vertice. Solo di recente è riuscita a tornare ad alti livelli, ed è accaduto quando finalmente ha potuto giocare con continuità.

Sempre lasciando da parte Serena Williams, Martic è a mio avviso la giocatrice attualmente con il servizio più omogeneo ad alti livelli. Davvero non ha alcun “buco” tecnico: buona potenza nel colpo teso (sopra i 180 orari), slice efficace, e anche kick molto insidioso (vicino a quelli di Hercog, Keys e Stosur). Se a questo aggiungiamo la capacità di alternare le diverse soluzioni sia da destra che da sinistra, a mio avviso si spiega il primo posto in questa sezione.

a pagina 3: Servizio di potenza

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