Gli US Open rispondono al Roland Garros: "Al momento nessun cambio, ma valutiamo tutte le opzioni"

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Gli US Open rispondono al Roland Garros: “Al momento nessun cambio, ma valutiamo tutte le opzioni”

Secondo la ricollocazione in calendario decisa martedì, lo Slam parigino scatterebbe una sola settimana dopo New York. La replica della USTA: “Non prenderemo decisioni unilaterali”

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L'Arthur Ashe Stadium visto dall'alto - US Open 2019 (via Twitter, @usopen)
 

L’incredibile decisione del Roland Garros di spostare il torneo quattro mesi in avanti in calendario ha innescato una serie di polemiche a tutti i livelli. Mentre i focolai di Coronavirus divampano anche in Francia e si aprono mesi complicati per tutto il Paese, la Federazione francese (assieme agli organizzatori del Roland Garros) ha deciso in maniera autonoma di rinviare l’evento (inizialmente programmato dal 24 maggio al 7 giugno) al 20 settembre, appena una settimana dopo la fine degli US Open (31 agosto – 13 settembre), con la finale in programma il 4 ottobre. Non si era mai visto niente di simile nel tennis professionistico, come non si ricordano nemmeno due Slam giocati a sette giorni di distanza l’uno dall’altro.

La USTA ha rilasciato un comunicato in merito, per chiarire la sua posizione e lanciare anche una frecciatina al Roland Garros.

“La USTA sta continuando a pianificare gli US Open 2020” si legge, “e al momento non si effettuerà alcun cambio di data. Tuttavia questa è una situazione senza precedenti e stiamo valutando tutte le nostre opzioni, inclusa la possibilità di spostare il torneo più avanti nel calendario. In un momento in cui tutto il mondo si unisce, sappiamo che una decisione simile non va presa unilateralmente e pertanto la USTA agirebbe solo dopo una piena consultazione con gli altri tornei dello Slam, la WTA, l’ATP e l’ITF” conclude la federazione statunitense, sottolineando come in casi come questi, mai fronteggiati prima, sia necessaria la cooperazione tra tutte le associazioni e non scelte arbitrarie e penalizzanti per i giocatori.

Più decisa è stata la risposta della Laver Cup (dovrebbe giocarsi a Boston, dal 25 al 27 settembre), evento che andrà a collidere in pieno con lo Slam parigino, ricollocato proprio in quelle settimane.


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