Ivan Ljubicic compie 41 anni: ex campione, oggi è un coach da leggenda

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Ivan Ljubicic compie 41 anni: ex campione, oggi è un coach da leggenda

Un intervallo da – apprezzato – commentatore televisivo, prima di approdare alla corte di Federer. Auguri Ljubo!

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Ivan Ljubicic - ATP Finals 2018 (foto Alberto Pezzali/Ubitennis)
 

Il tennista dagli occhi buoni. Così abbiamo sempre visto Ivan Ljubicic, uno dei protagonisti del circuito più garbati e discreti di sempre, con quello sguardo gentile e un po’ timido. Ma l’ex campione croato, che oggi compie 41 anni, ovviamente non è solo questo. In anni in cui il genio inimitabile di Roger Federer era pressoché invincibile e Rafa Nadal si confermava guerriero eccezionale, Ivan riusciva a scalare la classifica mondiale fino alla terza posizione (2006). Non solo. “‘Ljubo'”, da sempre allenato da Riccardo Piatti, ha vinto 10 titoli in carriera (Lione, 2001; Metz e Vienna, 2005; Chennai, Zagabria, Vienna 2006;  Doha e Bois-le-Duc, 2007; Lione, 2009; Indian Wells 2010) e ha disputato altre 14 finali – tra cui tre nei Masters 1000 (Madrid, Paris-Bercy e Miami), oltre a una semifinale al Roland Garros nel 2006. Vanta inoltre il trionfo in Coppa Davis con la sua Croazia, nel 2005.

Ma Ivan Ljubicic è molto di più. Dopo l’addio alle competizioni nel 2012, al torneo di Montecarlo, il tennista croato dimostra un grande savoir faire anche come commentatore tecnico nelle telecronache per Sky Sport, così come gode della stima di tanti ex colleghi che lo scelgono per le sue doti manageriali. Nel 2016, talento, competenza ed empatia gli vengono ulteriormente riconosciuti nientemeno che da Roger Federer, digiuno di titoli Slam ormai dal “lontano” 2012, che sceglie proprio Ivan per ritornare a vincere a livello major. Scelta più che azzeccata poiché, nel 2017, Roger Federer compie a Melbourne una delle più grandi imprese sportive di sempre, andando a vincere l’Australian Open dopo sei mesi di stop per infortunio, per giunta battendo Rafa Nadal (anch’egli fermo per sei mesi) al quinto set.

E la favola continua… a Wimbledon. Roger Federer sempre più divino, 8° major sull’erba, 19esimo in carriera. L’anno successivo, con Ljubicic ancora nel box, lo svizzero bissa l’exploit australiano: Slam n. 20, un’altra pagina leggendaria della storia sportiva. Tre nuove vittorie Slam, ma anche la semifinale al Roland Garros e la finale a Wimbledon nel 2019, a cui ha fatto seguito la semifinale nel 2020 all’Australian Open. 

Federer è Federer, certo. È lui a vincere in campo. Ma tutte le vittorie sono come un piatto prelibato, costituito da ingredienti di prima qualità e indispensabili all’eccellenza e alla rarità del gusto.

Ivan Ljubicic dal 2016 è, insieme a Severin Luthi, una delle armi vincenti di Roger Federer. E ci manca tanto vedere Ivan in quel box, così come ci manca Roger Federer. Lo svizzero si è sottoposto di recente ad un’artroscopia del ginocchio che lo avrebbe tenuto lontano dalle gare fino a giugno. Ma ora, con la crisi sanitaria da coronavirus diffusasi ovunque, tutto il tennis resterà in stand by fino all’inizio dell’estate (salvo ulteriori posticipi), com’è giusto che sia, e questo potrebbe far coincidere il ritorno in campo di Federer con quello di tutti i suoi colleghi. La salute prima di tutto, sempre. Ma possiamo comunque dire che non vediamo l’ora, tutti noi, di rivedere “Ljubo” in quel box. Perché, qualunque sia l’esito del match, Ljubicic forma con Federer un menù a cinque stelle. Buon compleanno Ivan!

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