Tennis Europe: la mappa della ripresa Stato per Stato

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Tennis Europe: la mappa della ripresa Stato per Stato

Francia e Regno Unito chiuse fino a data da destinarsi, la Germania capeggia il drappello delle nazioni già in campo. Molti i Paesi al via tra mille cautele. Russia in bilico

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L’italia si accoda all’Europa centro-settentrionale, come non spessissimo accade in altri ambiti, e la pallina di feltro torna quest’oggi a circolare tanto nel Belpaese quanto in Germania e Svezia. Certo le restrizioni sono ancora enormi e probabilmente giustificate, dunque a impugnare la racchetta sono per il momento solo i prima e seconda categoria e tutti gli junior d’interesse nazionale.

Con l’obiettivo di fare ordine, chiarezza, e organizzare una guida utile a verificare l’evoluzione territoriale del tennis messo all’angolo dal virus esattamente come tutto il resto, Tennis Europe ha prodotto un’interessante mappa esplicativa, colorando dal permissivo verde all’ostativo rosso le decisioni prese dai vari governi del vecchio continente riguardo alla ripresa dell’attività.

Seguono la strada intrapresa dall’Italia tutti i Paesi scandinavi e la Germania, già a buon punto, a quanto si apprende, anche per ciò che attiene al ritorno del campionato di calcio. Calcio che non si è mai fermato in Bielorussia e dunque figuriamoci il tennis: dalle parti di Maks Mirny e Vika Azarenka è tranquillamente permesso competere e allenarsi sul fatidico rettangolo. Purché ci si sottoponga a molte sedute di sauna e si faccia incetta di vodka, come ha suggerito il presidente Lukashenko in tempi non sospetti.

Ancora una settimana d’attesa per la Spagna, che riaprirà i campi lunedì prossimo, anche se i professionisti hanno avuto il permesso di tornare a scambiare già da mercoledì scorso – e si vocifera di tornei nazionali a partire da luglio. E domani toccherà alla Grecia, ma il tetto massimo dei partecipanti al gioco è fissato nel limite di due persone, quindi niente doppi e attenzione: permesso accordato solo ai maggiori di quindici anni.

Tutto chiuso fino a data da destinarsi in Francia e in Gran Bretagna: dopo aver cancellato Wimbledon, i sudditi di Elisabetta hanno sospeso tutte le attività legate alla LTA fino al ventotto di giugno, sempre che la curva epidemica si decida ad assumere una parabola discendente. Ambigua, infine, la situazione Russa: la comunicazione ufficiale dà il tennis per fermo fino a data da destinarsi, e ulteriori notizie sono state promesse per martedì dodici maggio. Tuttavia, come chi ama spizzare i siti delle agenzie di scommesse sa bene, alcuni sparuti palloni pressostatici stanno ospitando la cosiddetta “Liga Pro”: il livello che se ne scorge non sembra essere estremamente attraente, ecco.

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