La scommessa di Mouratoglou: con l'UTS vuole inventare il tennis del futuro

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La scommessa di Mouratoglou: con l’UTS vuole inventare il tennis del futuro

L’Ultimate Tennis Showdown vedrà un nuovo modello di competizione. Gli spettatori da casa potranno interagire con i tennisti via internet

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Mentre permane ancora una fitta nebbia su quello che è lo scenario di un possibile ritorno al tennis del circuito professionistico, ci stiamo avvicinando a grandi passi alle manifestazioni “locali” che, tra Europa e Stati Uniti, vedranno tornare in campo in eventi speciali molte delle superstar della racchetta.

Tra questi tornei di esibizione, quello che suscita maggiore curiosità è l’Ultimate Tennis Showdown (per gli amici UTS), organizzato da Patrick Mouratoglou sui campi della sua Accademia situati ad Antipolis, in Costa Azzurra. Il campo di partecipazione sarà di grande livello: Stefanos Tsitsipas, Matteo Berrettini, David Goffin, Felix Auger-Aliassime, Dustin Brown, Alexei Popyrin, Benoit Paire, Richard Gasquet e Lucas Pouille. In totale saranno 10 i tennisti che si daranno battaglia in questo torneo, con l’ultimo che sarà confermato a breve. Inizialmente doveva essere della partita anche Fabio Fognini, poi però il ligure ha optato per un intervento chirurgico alle caviglie e ha quindi dovuto rinunciare.

Nonostante manchino solamente pochi giorni al 13 giugno, data designata per il primo weekend di gare (si giocherà ogni fine settimana fino al 12 luglio), non è ancora stato definito il formato della manifestazione e degli incontri, ma dalle roboanti dichiarazioni di Mouratoglou si intuisce che ci saranno sostanziali novità rispetto alle “solite” partite cui si assiste sul circuito.

Il coach francese, infatti, sembra essersi lanciato in una crociata per salvare il futuro del tennis attraverso un sostanziale svecchiamento dei formati competitivi: “Il tennis sta sopravvivendo degli appassionati che si sono avvicinati a questo sport negli Anni ’70 e ’80 – ha dichiarato in un’intervista rilasciata al quotidiano britannico The Independentl’età media dei tifosi è di 61 anni [dati raccolti da un sondaggio di ATP e WTA, n.d.r.], il nostro futuro è tutt’altro che roseo”.

Il tennis è uno sport falso – ha continuato Mouratoglou – i giocatori che abbiamo a disposizione non osano esprimere le loro personalità in campo per colpa del codice di comportamento. Standardizzando i comportamenti in campo si uccidono le emozioni. Voglio vedere emozioni autentiche in campo”.

Secondo l’allenatore di Serena Williams non bisognerebbe punire un giocatore che rompe una racchetta (“Se non è pericoloso per tutte le altre persone sul campo, è un problema del giocatore se rompe una racchetta”) e si dovrebbe fare di più per creare più tensione, per rendere le partite diverse l’una dall’altra. “È sempre la solita storia, ogni partita è sempre uguale, sappiamo esattamente quello che succederà: i giocatori si asciugano la faccia con l’asciugamano, si fanno dare le palline, ne scelgono alcune, le fanno rimbalzare 200 volte, colpiscono una palla. Sempre così”.

Per scuotere questo ambiente ingessato Mouratoglou si è messo insieme con il suo partner Alex Popyrin ed ha creato l’UTS, che promette sarà “innovativo e moderno”. “Il tennis è sempre lo stesso da 40 anni a questa parte e durante questo periodo il mondo invece è cambiato tantissimo”.

La promessa ai tifosi è quella di un sistema di punteggio più semplice, meno regole di comportamento da seguire e, novità assoluta, la possibilità per gli spettatori da casa di interagire con i giocatori in campo tra un punto e l’altro, nonostante gli spalti saranno vuoti a causa delle regole anti COVID-19.

Ogni weekend ci saranno 10 incontri, due dei quali trasmessi sui canali televisivi tradizionali, e i restanti offerti attraverso una piattaforma in streaming con la formula pay-per-view. Sarà utilizzando questa piattaforma che gli spettatori, utilizzando i loro dispositivi elettronici, potranno interagire con i giocatori in campo tra un punto e l’altro. Ogni match avrà un montepremi in palio e il vincitore se ne aggiudicherà il 70%, mentre la parte rimanente verrà assegnata al perdente.

Sul sito dell’UTS non è ancora possibile sottoscrivere acquistare l’evento, ma sembra che il prezzo da pagare sarà intorno ai 12 euro al mese, con possibilità di rivedere i match on demand e accesso a contenuti esclusivi dietro le quinte. Il prezzo è relativamente elevato, se si considera che dà accesso a solamente una decina di partite a settimana ed è simile a quello di Tennis TV che invece permette di vedere vicino al centinaio di partite ogni mese.

Non dico di avere il prodotto perfetto – conclude Mouratoglou – ma quello che vogliamo fare è scuotere l’ambiente per trovare la formula giusta per il futuro. Ci saranno cose che funzioneranno ed altre che non funzioneranno e che quindi cambieremo. Abbiamo bisogno dell’input di tutti, per il bene del tennis e per il suo avvenire”.

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