Djokovic padrone di casa: "Felice che questi ragazzi siano a Belgrado per la prima volta"

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Djokovic padrone di casa: “Felice che questi ragazzi siano a Belgrado per la prima volta”

Nole dà il benvenuto a tutti i protagonisti dell’Adria Tour, Thiem è già il più rodato. Dimitrov rivive ricordi giovanili….

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In un’atmosfera surreale nella sua assoluta normalità pre-Covid, si è tenuta a Belgrado l’attesissima conferenza stampa di presentazione della prima tappa dell’Adria Tour. Novak Djokovic, Dominic Thiem, Alexander Zverev e Grigor Dimitrov hanno risposto alle domande dei giornalisti accalcati nella sala insieme ai fotografi davanti ai quattro fenomeni. Non una mascherina, non un accenno di distanziamento sociale, tanto che immaginiamo il sempre pungente Dirk Hordorff gettare la spugna e, per una volta, rinunciare a qualsiasi commento in merito.

In quello che ci sembra un perfetto idioma serbo, Nole fa gli onori di casa: “Grazie per essere venuto in gran numero, so che c’è un grande interesse per questi ragazzi che sono venuti in Serbia per la prima volta. Come giocatore e come ospite, mi sento felice e soddisfatto di avere l’opportunità di incontrarli a Belgrado. Facciamo tutti in modo che si sentano i benvenuti”.

Ai tre ospiti viene domandato cosa significhi poter giocare questo torneo in questo momento così lontano dalla ripresa del Tour. Prende la parola per primo Grisha: “L’ultima volta che sono stato qui è stato dieci anni fa per un torneo junior. Penso che sia una fantastica iniziativa, è incredibile che lo stesso Novak abbia creato questo evento, il primo nel suo genere questo è il primo torneo nel suo genere. A tutti noi piace competere l’uno contro l’altro anche se, ora, sotto diverse circostanze. Non vediamo l’ora di tornare in campo e l’entusiasmo sta crescendo”.

Sascha fa presente che “Novak è venuto a prendermi all’aeroporto, credo lo abbia fatto anche con Dominic. Dal momento in cui siamo arrivato, ho sentito che la gente ci vuole qui”. Anche il tedesco apprezza che Djokovic abbia deciso di organizzare questo circuito e continua: “Aspetto con impazienza di tornare a gareggiare, come ero impaziente di rivedere i ragazzi, anche perché non ho praticamente più visto nessuno da Indian Wells. Sì, mi sono mancati. È bello vedere che sono in grande forma e penso che il tennis sarà di altissimo livello”.

Dominic esordisce alla sua maniera: “Ho già giocato sette incontri in Austria [deve ripeterlo perché gli altri rimangono sbalorditi, ndr], ma senza pubblico”. A Belgrado, invece, gli spalti non saranno certo vuoti, con mille biglietti andati a ruba e altrettanti messi in vendita venerdì, quindi, continua, “sarà fantastico avere di nuovo quell’atmosfera”.

Nole riprende la parola ringraziando il giornalista arrivato dalla Germania che, poco udibile, dovrebbe aver chiesto spiegazioni sulla situazione di quella che sembra un’isola felice – di più: un altro pianeta – nonostante le circostanze siano comunque diverse dal normale: “Tutti noi lo sentiamo, nonostante in Serbia abbiamo misure differenti rispetto agli Stati Uniti per esempio, tanto che è difficile parlare di ‘standard internazionale’, nessuno sa cosa sia. È più una strategia per vedere quale Paese permetta di tenere questo tipo di eventi con il pubblico, forse perché hanno a che fare con numeri migliori rispetto ad altri e qui abbiamo avuto un discreto successo contro il coronavirus. Certo, ci sono state molte vittime [252, ndr] e questo è terribile, qui e in tutto il mondo. Ma la vita va avanti e come atleti smaniamo di giocare, di competere, e l’intera idea ha avuto origine dallo sforzo comune di mettere insieme qualcosa del genere, un mio sogno”.

Ringraziando la Federazione Serba e quella Croata, Nole valuta positivamente i tornei regionali che permettono di competere e guadagnare un po’ di soldi ai giocatori con un ranking più basso, sebbene non nasconda la possibilità di una diversa lettura: “La questione può essere vista da differenti prospettive e anche criticata, si può dire che è pericolosa, ma non sono decisioni che dipendono da me, seguiamo quello che dice il governo serbo”.

Ogni tappa dell’Adria Tour si disputa nei fine settimana: si parte sabato 13 e domenica 14 appunto a Belgrado, mentre il prossimo weekend toccherà a Zara in Croazia, dove Borna Coric li attende sdraiato sulla spiaggia di fronte a casa.

Il programma del weekend 13-14 giugno (Diretta TV su Eurosport 2 dalle ore 14:00)

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