Stan Smith è nato il 14 dicembre 1946 a Pasadena (Los Angeles), 1m e 93 cm di altezza (6 ft 4 in). Ma quanti tornei ha davvero vinto Stan Smith, il campione americano che da alcuni fu considerato il miglior giocatore del mondo tra 1971 e 1972 (prima che il computer ATP iniziasse a contare i suoi n.1)?
L’ATP gli attribuisce 36 titoli in singolare e 54 in doppio… ma contando quelli vinti prima dell’Era ATP sono più di 100 tornei. Però neppure Stan sembra sapere esattamente quanti. Bud Collins scrive di lui: “Smith è di sicuro ‘uno dei Centennials'” (quelli che hanno vinto più di 100 tornei). Due Slam – cinque li ha vinti in doppio… ma in quest’intervista Stan racconterà di avere disputato qualcosa come 17 finali di Slam: 13 in doppio maschile quando il doppio era ancora una cosa seria (cinque vinte con Bob Lutz, altrettanti persi con lo stesso Lutz, tre perse con al fianco Van Dillen e Gorman), una vinta nel misto con la piccoletta Rosie Casals (“Non potevamo darci il cinque… lei non ci arrivava e io dovevo piegarmi troppo!”), 3 in singolare perché perse quella del ’71 a Wimbledon con John Newcombe – e un Masters di fine anno, il primo della storia, giocato in Round Robin a Tokyo.
Nella storia del tennis soltanto lui e Bill Tilden hanno vinto 7 Coppe Davis. Inclusa quella dominata contro l’Italia San Francisco nel ’79, quando gli azzurri non riuscirono a strappare un set a McEnroe e Gerulaitis, a lui e Luzt in doppio, in cinque incontri a senso unico. Ascolterete di tutto qui, dai due anni in cui non parlò più con Tiriac dopo la finale di Davis di Bucarest 1972, ma anche… gli incredibili aneddoti di quel match e di quel che seguì, anche a 30 anni di distanza. Nel corso del video udrete le rievocazioni dei suoi successi, e insuccessi, con due semifinali di Slam sfumate con match point a favore con Kodes e Rosewall.
Stan durante il video mostrerà in primo piano tre trofei, quello delle prime finali del Grand Prix 1970 a Tokyo, in cui batté sia Laver sia Rosewall, e i due trofei Slam vinti in singolare: US Open 1971 e Wimbledon 1972. In quest’ultima battè Nastase 7-5 al quinto. Viene ricordato come uno dei migliori match del ventesimo secolo. Nel finale uno Stan divertito e rilassato mostrerà anche alcune delle celebri scarpe “Stan Smith” dell’Adidas di cui sono state vendute più di 100 milioni di paia dal ’71 a oggi e che gli hanno fatto scrivere un libro il cui titolo è “Stan Smith, un po’ di gente pensa che io sia una scarpa!”. Diverse saranno anche le gag con me e Steve Flink.
LA VIDEO-INTERVISTA COMPLETA
LE PARTI SALIENTI DELL’INTERVISTA
Minuto 00 – Quanti tornei ha vinto Smith? Perché è stato sfortunato?
03 – Tutti i grandi campioni giocavano singolare e doppio fino a che Connors… Quel “misto” con la piccolissima Rosie Casals
04 – I campionati NCAA, i tornei universitari vinti dai super-campioni che prima di diventare professionisti erano studenti di college: Olmedo, MacKay, Osuna, Ralston, Pasarell, Ashe. Smith li vinse nel ’68 quando aveva già vinto tornei importanti. McEnroe nel ’78 e già nel ’77 era stato semifinalista a Wimbledon. Chi sono stati gli ultimi campioni NCAA che hanno poi fatto breccia fra i pro?
07 – Stan, ultimo laureato a vincere il primo Slam (anche Ashe però era laureato e vinse nel ’75 a Wimbledon), racconta del campione NCAA del 1969, con cui si allenava tutti i giorni. È un giocatore mancino che avrebbe perso da me! Lo stupore di Smith nell’apprenderlo. E McKinley che non giocò i campionati NCAA e vinse Wimbledon? I Bryan, Blake, Isner i migliori tra i più recenti?
12 – US National Champion battendo Lutz… “Ma capii che sarei stato uno dei migliori del mondo quando battei Laver e Rosewall a Tokyo nel Masters 1970“. E mostra il trofeo del primo Masters di sempre. “Rosewall disse di me…”
15 – Ecco l’US Open trophy in video: ”Ma mi è arrivato solo un anno fa. L’assegno fu di 20.000 dollari”. Il racconto del torneo, dei cinque set con Okker e il racconto della sconfitta con Newcombe nella finale di Wimbledon 1971, quando in vantaggio si deconcentrò pensando al discorso che avrebbe dovuto fare…
18 – L’inatteso consiglio strategico di Pancho Segura (coach di Smith, Connors e Chang) che arrivò per caso e invece gli fece vincere la finale con Kodes all’US Open tre mesi dopo. Chi era e come giocava Segura, chi batté in carriera.
21 – Il boicottaggio dei giocatori a Wimbledon 1973 per il caso Pilic, sebbene Pilic non fosse troppo amato dai giocatori.
23 – Smith vince le finali WCT 1973, battendo Ashe, davanti a… Ben Hur e Charlton Heston che lo premiò. Fu il primo torneo “pro” che vidi negli USA.
25 – Alcuni aneddoti: il party da Lamar Hunt, la sua futura moglie, il quattordicenne timidissimo John McEnroe. Le similitudini tra McEnroe e Nastase.
29 – La finale di Wimbledon ’72 vinta su Nastase, i 5 set. I quattro match vinti da Smith contro Nastase in Davis, i tre vinti da Nastase nei tornei. Tanti ricordi e curiosità, il ballo con Billie Jean King prima della finale posposta. E Nastase che gli rinfaccia la fortuna…
33 – La finale di Coppa Davis a Bucarest dove accadde di tutto! I furti, Tiriac l’orchestratore del “tentato furto”.
36 – Dopo l’attacco di “Settembre Nero” alle Olimpiadi di Monaco, la squadra americana si presentò con due tennisti ebrei, circondati da guardie del corpo e misure di sicurezza.
38 – Nastase aveva vinto l’US Open, lui Wimbledon. Tiriac stava giocando il suo centesimo match. La lite fra Tiriac e Nastase. “Dovrei stringere la mano a Tiriac dopo quel che ha fatto?”
42 – Il party celebrativo a Bucarest del 2002, 30 anni dopo, con il match amichevole fra i quattro del ‘72. Il jet privato di Tiriac, la colazione sull’aereo con la bella hostess, c’erano stati tre anni di silenzio: Smith non parlava a Tiriac…
45 – Smith mostra in primo piano la replica del trofeo vinto a Wimbledon.
46 – La storia di due semifinali Slam perse mancando match point da Smith: US Open con Kodes nel ’73 e Wimbledon ’74 con Rosewall. “Avessi battuto Rosewall, contro Connors in finale… avevo vinto con Jimbo a Nottingham la settimana prima”.
50 – Il pensiero di Smith sulla nuova Davis, sul futuro, sulla Laver Cup. “Credo che Davis e ATP diventeranno un solo evento”. Gli ultimi anni della vecchia Davis: “Ero favorevole a giocarla in una sola sede. L’ATP Cup ha avuto successo. Oggi non si potrebbe giocare la Davis come ai miei tempi quando ogni incontro richiedeva tre settimane lontane dal circuito. Il problema è sempre stata la programmazione dei tornei, fin da quando ero nel Pro Council, quando eravamo 3 ITF, 3 ATP, 3 direttori dei tornei. Ci sono i soldi, i contratti con gli sponsor…”
57 – Da presidente della International Hall of Fame, Smith racconta la storia e il concetto, chi ne fa parte, la difficoltà anche economica per promuoverla… il Museo, la percentuale dei non americani, campioni, dirigenti, da Fred Perry a Don Budge.
63 – A proposito di Roger Federer, Djokovic, Nadal e GOAT. I migliori sei tennisti di Stan Smith. ”Uno è il GOAT ora, un altro dei sei lo diventerà. Uno fa sembrare il tennis facile, uno difficile, un altro è in mezzo. Quando Borg vinse sei Roland Garros io…”
67 – Flink: “Djokovic ha un bilancio positivo con Roger, Rafa e a fine carriera…”. Smith: “Sampras è stato n.1 a fine anno per sei anni di fila. Nadal dà fastidio a Federer su tutte le superfici. Il pubblico a favore di Djokovic? Forse neanche se giocasse in Serbia contro Federer”
68 – Chi è stato amato dal pubblico come Federer? Smith lo dice. Le grandi personalità. Chi ha un tremendo senso dell’umorismo e chi non ce l’ha. Chi ce l’ha in campo e chi fuori. Chi da tennista e chi a fine carriera. Cosa disse Vic Seixas.
70 – “Io voglio veder vincere i grandi campioni, i Tiger Woods… faccio quasi sempre il tifo per chi è favorito”.
71 – Cosa pensa Smith di Mouratoglou che sostiene ci siano poche personalità, tutti troppo uguali? “Ricordo un match fra due giocatori che parlavano poco come Chang e Edberg. Non avevano il carattere di McEnroe e o Becker, non si può trasformare il modo di essere di un giocatore…”. Il fuoco di McEnroe e il ghiaccio di Borg.
74 – Le Stan Smith indossate dai miei figli (le mostro a Stan e chiedo una percentuale di 50 centesimi di dollaro). L’Adidas ne ha vendute per 100 milioni di paia!
75 – Prima la gente ha indossato le magliette con il coccodrillo senza sapere chi fosse Lacoste, poi quelle con l’alloro ignorando Fred Perry. Mia figlia Ginevra scopre che devo intervistare Stan Smith e dice: “Ah quello delle scarpe!”. E Smith sorridendo spiega perché ha dovuto intitolare il suo libro autobiografico uscito un anno fa: “Stan Smith, some people think I am a shoe”. (“Stan Smith, qualcuno crede che io sia una scarpa”).
76 – I quattro figli di Stan Smith e la sua Tennis Academy.