Wimbledon 2020 virtuale: fuori la numero 1 Barty, resistono Serena, Halep e Andreescu - Pagina 2 di 6

Al femminile

Wimbledon 2020 virtuale: fuori la numero 1 Barty, resistono Serena, Halep e Andreescu

Prima settimana dei Championships virtuali. Serena Williams, Bianca Andreescu o ancora Simona Halep. O forse una outsider: chi sarà la regina di Wimbledon?

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Simona Halep - Wimbledon 2019 (foto via Twitter, @Wimbledon)
 

Primo turno: Day 1
Il Day 1 di Wimbledon aveva in programma la parte alta di tabellone, e la giornata è costata cara a cinque teste di serie: le numero 13 Keys, la 21 Kerber, la 22 Kontaveit, la 25 Yastremska, la 26 Muchova.

Per gli organizzatori il match principale era senza dubbio quello tra la numero 1 del mondo Ashleigh Barty e la giocatrice di casa Heather Watson, tanto è vero che ha avuto l’onore del Campo Centrale. La speranza degli inglesi era che si potesse rivivere la giornata del 2015, quando Watson aveva fatto tremare Serena Williams.

Allora la partita si era conclusa 6-2 4-6 7-5 per Serena, ma Watson era arrivata a servire per il match sul 5-4. Nel terzo set, quando gli spettatori avevano creduto nell’impresa della giocatrice di casa, il tifo si era acceso come non mai, trasformando il solitamente misurato Centre Court in un catino infernale. Un testimone ricco di esperienze dirette come Gianni Clerici sostiene che quel giorno il tifo aveva superato per intensità quello per le vittorie di Murray e le imprese di Henman.

Serena Williams nel 2015 (Photo ART SEITZ)

Questa volta però le cose si sono sviluppate in modo meno emozionante. Il primo set è stato sì equilibrato (finito 7-2 al tiebreak per Barty), ma Watson non ha mai dato l’impressione di poter rovesciare il pronostico. Barty serviva per prima e ha condotto senza grandi problemi i propri turni di battuta (due sole palle break nel terzo game). Superato lo scoglio del tie break, il resto è andato in discesa sino al 7-6, 6-2 conclusivo.

Quindi la testa di serie numero 1 continua il suo cammino, mentre non avrà speranze di andare avanti (magari sino alla vittoria, come nel 2018) Angelique Kerber. Ad eliminarla è stata Danielle Collins ripetendo l’exploit dell’Australian Open 2019. A Melbourne era stata una partita a senso unico (addirittura 6-0, 6-2 per Collins), ma c’era un precedente su erba (2018 Eastbourne) con esito opposto (6-1 6-1 per Kerber). Questa volta Angelique non è riuscita a entrare del tutto nel match e Danielle ha avuto la meglio senza nemmeno soffrire troppo (6-4, 6-3). Strano che fra due giocatrici spesso molto intense agonisticamente non si sviluppi mai una partita davvero serrata.

Ma, inglesi a parte, il match che tutti attendevano era quello fra Madison Keys e Sloane Stephens, ultimo incontro sul Court 1. Si trattava della riedizione della finale dello US Open 2017, e se questa volta è arrivata al primo turno è “colpa” di Stephens che ha perso i privilegi da testa di serie. I precedenti erano 3-1 per Stephens: Sloane aveva vinto sempre nettamente in due set i primi tre confronti, ma Keys aveva vinto l’ultimo (in tre set sulla terra verde di Charleston).

Purtroppo però le attese sono state in parte deluse. Keys ha perso il servizio in apertura di match e da quel momento devono essersi riaffacciati i fantasmi dei tre confronti persi molto nettamente contro l’amica Sloane. Risultato finale 6-3 6-2, senza grandi tensioni agonistiche, ma con una Stephens che ha avuto il merito di non avere passaggi a vuoto. Il confronto è importante anche per gli appassionati italiani, visto che al prossimo turno Sloane sarà l’avversaria di Camila Giorgi, che ha vinto senza particolari problemi contro Kristie Ahn (6-3, 6-4).

Primo turno: Day 2
Dopo le cinque teste di serie del lunedì, il Day 2 di Wimbledon ha visto cadere anche la prima Top 10. Si tratta di Kiki Bertens, che dopo aver vinto il primo set contro Samantha Stosur ha sofferto di problemi di stomaco, che l’hanno condizionata nello sviluppo del match (2-6, 7-5, 7-5). In conferenza stampa Kiki non ha del tutto spiegato le ragioni del MTO. Ha detto: “Non so cosa sia successo, se una questione di stress o qualcosa che ho mangiato prima del match. Ma non voglio togliere meriti a Samantha che ha comunque giocato bene”.

Fra le prime 32 è uscita contro pronostico anche Donna Vekic (testa di serie numero 24): l’ha eliminata l’ucraina numero 98 del ranking Katerina Kozlova. Ventisei anni, con tre precedenti partecipazioni a Wimbledon senza mai vincere un match nel main draw, non appariva un ostacolo proibitivo per Vekic, che sui prati londinesi ha anche offerto grandi partite (come quella contro Johanna Konta del 2017).

Ma evidentemente non era la giornata di Donna: perso il primo set al tiebreak, Vekic ha pareggiato i conti nel secondo set, prima di crollare nel terzo (7-6, 2-6, 6-2). Purtroppo non posso entrare nel dettaglio perché la partita si è svolta in contemporanea con quella di Jasmine Paolini, impegnata sul Court 3 contro la campionessa del 2017 Garbiñe Muguruza.

Garbiñe Muguruza – Wimbledon 2017

Paolini era alla prima partecipazione nel main draw di Wimbledon, e contro una avversaria come Muguruza comprensibilmente ha un po’ faticato ad assestarsi. Poi però nel secondo set è cresciuta di livello: spesso è riuscita ad allungare gli scambi con l’obiettivo di mandare in crisi il dritto di Garbiñe. Sono arrivati anche i primi break e il set si è concluso solo al dodicesimo game: 6-2, 7-5 per Muguruza.

Ultima nota per chiudere, dedicata a Victoria Azarenka: dopo essere partita bene contro la tds 20 Sakkari, Vika ha sofferto di problemi fisici alla distanza (un fastidio alla schiena, pare), sino a doversi fermare nel terzo set. 4-6, 7-5, 4-1 il punteggio per Sakkari.
Ecco quindi il riepilogo del primo turno:

a pagina 3: Il secondo turno

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