Murray: "Ho sentito tanti top player che non giocheranno lo US Open"

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Murray: “Ho sentito tanti top player che non giocheranno lo US Open”

Lo scozzese pensa che in tanti nel circuito maschile seguiranno l’esempio di Barty e rinunceranno ai tornei di New York. Nadal è uno di questi?

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Andy Murray - Battle of the Brits (via Twitter, @the_LTA)
 

Dopo la cancellazione dell’ATP 500 di Washington non ci sono certezze sugli eventi di fine estate sul cemento statunitense. Al momento in cui scriviamo, i tornei dovrebbero svolgersi seguendo i protocolli anti-COVID, ma sarà importante seguire attentamente l’andamento dell’epidemia nello stato di New York, dove la criticità al 31 luglio è minore rispetto ad altri stati, dove la curva dei contagi e dei decessi si è pericolosamente impennata ancora una volta. Nel circuito WTA si registrano già assenze molto importanti: Simona Halep è stata la prima a dire no alla trasferta oltreoceano. L’ha seguita la numero uno del mondo Ashlegh Barty, mentre non giocheranno il Premier di Cincinnati Svitolina e Andreescu, la cui partecipazione allo US Open (dove è campionessa uscente) è ancora incerta, ma non si parla ancora di rinuncia definitiva.

C’è meno chiarezza nel circuito maschile. Andy Murray, impegnato nella “Battle of the Brits 2“, ha parlato da Roehampton, dove si gioca il torneo amichevole. “Vedremo, è una decisione personale per tutti” ha detto lo scozzese, tra le stelle del team Union Jacks, capitanato da sua mamma Judy. Murray non è nella entry list del Wester&Southern Open, ma difficilmente avrà difficoltà a ottenere una wild card per evitare le forche caudine delle qualificazioni. Djokovic e Nadal sono iscritti, ma proprio su quest’ultimo pendono i maggiori dubbi, mentre è più probabile che Nole si presenterà al Billie Jean King National Tennis Centre.

Ho sentito diversi top player che non andranno a giocare negli Stati Uniti. Mi aspetto che sarà così” ha continuato Andy. “Se non si sentono al sicuro o a loro agio, è comprensibile che scelgano di non partire ed evitare di esporre loro stessi e i loro team a un rischio elevato. Tutti i giocatori possono scegliere se prendere o non prendere questo rischio“. Di che giocatori parla Murray? Non escludiamo che sia proprio Nadal uno di questi. Già nei mesi scorsi Rafa, campione uscente a Flushing, si era detto non del tutto favorevole ai tornei statunitensi. Inoltre nelle scorse settimane si è allenato su terra battuta e non su cemento. Il che potrebbe suggerire una preparazione tutta incentrata sui tornei europei sul rosso e una rinuncia totale al cemento nordamericano, compreso il ‘Mille’ di Cincinnati dove è però ancora iscritto.

Tra chi ha già rinunciato al W&S Open c’è Nick Kyrgios, da subito contrario all’idea di far ripartire il circuito e perciò al centro di una polemica (continuo battibecco social con Borna Coric) con chi ha promosso il mese scorso l’Adria Tour. Una sua assenza anche allo US Open è quasi certa.

La prossima settimana verranno comunicate le entry list dello Slam newyorchese: è probabile che attorno a quella data verranno confermati o meno i prossimi eventi del Tour, sciogliendo buona parte dei dubbi che pendono sulla stagione tennistica 2020.

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