L'insostenibile leggerezza di Leylah Fernandez - Pagina 2 di 3

Al femminile

L’insostenibile leggerezza di Leylah Fernandez

È possibile affermarsi ad alti livelli nel tennis contemporaneo malgrado un fisico minuto? Una giovane canadese prova a dimostrarlo, sfidando il circuito WTA

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Leylah Fernandez - Acapulco 2020
 

Dopo la breve parabola di Eugenie Bouchard (che nel 2012 aveva vinto Wimbledon junior e nel 2014 si sarebbe ripresentata in finale nel torneo delle adulte), lo scorso anno è stata Bianca Andreescu ad affermarsi a livelli ancora più alti, grazie al successo a Indian Wells, a Toronto e soprattutto allo US Open. Mentre nel frattempo a livello maschile, dopo Raonic, il Canada delle nuove leve (Shapovalov e Auger Aliassime, insieme a Pospisil), raggiungeva la finale della Coppa Davis riconfigurata con la nuova formula.

Rimando ad altri articoli di Ubitennis per approfondire il tema del funzionamento della federazione canadese, e del lavoro di successo impostato negli ultimi anni (cominciando per esempio da QUI, per poi scorrere le annate successive di Ubitennis). Per Fernandez, però, direi che la struttura della federazione per una volta non si è rivelata fondamentale, visto che la sua carriera è stata soprattutto governata dalla volontà di famiglia.

Residenti a Montreal, dove è nata Leylah, i genitori Fernandez si sono infatti organizzati in funzione della attività tennistica delle figlie. Vale a dire: la mamma al lavoro (unica entrata economica del bilancio familiare) e il papà, ex giocatore di calcio, allenatore a tempo pieno di Leylah e della sorella minore Bianca, nata nel febbraio 2004. Due sorelle tenniste, allenate dal padre: viene spontaneo collegarle alla vicenda di Venus e Serena Williams. Ma in realtà, se si approfondisce la storia delle sorelle Fernandez, la somiglianza più stretta è quella con la famiglia di Naomi Osaka.

Naomi Osaka infatti ha anche lei una sorella tennista (Mari), è stata seguita dal padre nei primi anni di carriera, ed ha genitori nati in continenti diversi: il padre centro americano (Haiti) e la madre asiatica (Giappone). Anche Leylah ha il padre americano (nato in Ecuador) e la madre asiatica (originaria delle Filippine). E sia la famiglia Osaka che Fernandez alla fine hanno scelto la Florida come base strategica tra un viaggio e l’altro, vista la grande disponibilità di strutture dedicate al tennis.

Però Leylah, a differenza delle sorelle Williams (ma anche delle sorelle Osaka), non è passata direttamente ai tornei professionistici, saltando il livello giovanile. Come abbiamo visto, Fernandez è invece stata una junior di successo, prima di cominciare la scalata alla classifica WTA. Ma è un altro l’aspetto fondamentale che rende Leylah del tutto differente da Osaka e Williams: il fisico.

Secondo la scheda WTA, normalmente generosa, Fernandez è alta 1,62. La statura è già di per sé indicativa, ma oltre a questo dato va soprattutto tenuto conto della sua struttura fisica complessiva, tanto leggera da apparire quasi minuta. A guardarla in campo è inevitabile chiedersi fino a che punto possa arrivare una giocatrice così esile di fronte ad avversarie che negli ultimi anni sono diventate sempre più alte e potenti.

Eccola in una foto di qualche settimana fa (tratta dalla sua pagina Instagram) accanto a Victoria Azarenka, che non è nemmeno la tennista più “grossa” della attuale WTA:

È vero che anche di recente abbiamo avuto esempi di giocatrici di successo che non erano certo delle gigantesse (come Justine Henin) o senza grandi masse muscolari (come Agnieszka Radwanska), però si tratta di casi ben poco frequenti, la classica eccezione che conferma la regola. E parliamo comunque di atlete con alcuni centimetri più di Fernandez.

Forse la tennista in attività che le assomiglia di più come struttura fisica è Hsieh Su-Wei; e anche nel suo caso si tratta di una giocatrice con 5-6 centimetri in più, e soprattutto con un tennis assolutamente particolare, che non si può pensare di prendere a modello. Tenniste con stature simili a Fernandez ci sono e ci sono state (Dominika Cibulkova per esempio), ma di solito con una quantità di muscoli ben superiore.

La questione credo vada considerata in questi termini: quando in uno sport si possiede un fisico vicino alla media della concorrenza, qualche centimetro e qualche chilo, in più o in meno, di solito non sono fondamentali. Ma le cose cambiano quando ci si avvicina ai limiti di differenza massima accettabile: in questi casi pochi centimetri (e chili) potrebbero diventare determinanti.

Insomma, al di là della quasi ovvia citazione presente nel titolo di questo articolo, la domanda fondamentale è questa: la leggerezza di Fernandez è davvero ”insostenibile”, oppure ha la possibilità di affermarsi e sfondare in WTA? Può replicare i grandi traguardi raggiunti da junior?

a pagina 3: Le prospettive future di Leylah Fernandez

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