Cocciaretto: "Devo lavorare su fisico e atteggiamento, ma è stato un buon torneo"

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Cocciaretto: “Devo lavorare su fisico e atteggiamento, ma è stato un buon torneo”

Parole di soddisfazione per Elisabetta nonostante la sconfitta contro Kontaveit a Palermo. Errani paga la fatica, ma è contenta del proprio tennis

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Elisabetta Cocciaretto al Palermo Ladies Open 2020 (foto Twitter @LadiesOpenPA)
 

A Palermo, nel primo torneo dell’era Covid, ben tre tenniste italiane sono arrivate ai quarti di finale. Solo Camila Giorgi è riuscita a qualificarsi per le semifinali, ma sia Elisabetta Cocciaretto che Sara Errani possono lasciare la Sicilia con un pieno di sensazioni positive.

Elisabetta da lunedì entrerà tra le prime 150 giocatrici del mondo, grazie alle vittorie contro Polona Hercog (45 WTA) e soprattutto Donna Vekic (24 WTA). La sua corsa si è arrestata al cospetto di Anett Kontaveit (22 WTA), non prima però di aver lottato per tre set. “Questo match può darmi moltissimi spunti. Lei è una giocatrice molto forte, ha una grande esperienza ed è stato un onore giocare contro di lei”, ha detto alla stampa dopo la partita. “L’atteggiamento è una cosa fondamentale: sono partita male nel primo set e nel terzo set, ma ho giocato un ottimo secondo set. Lei ha avuto più continuità di me, dopotutto è la numero 22 del mondo. Posso giocarmela contro giocatrici di questo livello, ma devo migliorare sotto il punto di vista fisico e dell’atteggiamento“.

Buono anche il percorso di Errani, che sulla terra di Palermo ha ritrovato un buon livello di tennis, ma ha finito per pagare contro Fiona Ferro le fatiche dei match precedenti. “È stato un buon torneo, a prescindere da oggi. Ho fatto molta fatica fisicamente. Sentivo che potevo fare di più, però fisicamente il corpo non reagiva come cercavo di comandare. Credo sia stata una questione di fisico, perché di tennis sentivo di poter fare di più. Cerco di prendere le cose positive“.

Entrambe probabilmente non andranno a New York (qui l’entry list aggiornata dello US Open). Il ranking non permette a nessuna delle due l’accesso al tabellone diretto, ma Elisabetta non ha chiuso completamente la porta all’eventualità di attraversare l’oceano e sembra sperare ancora in qualche defezione dell’ultima ora. “Se entro, vado. Altrimenti per le ragazze che non giocano negli USA ci sono due tornei, uno a Praga e uno in Austria, ma non sono ancora sicura di quali giocherò, è tutto ancora da programmare“. Sara è invece certa di rimanere in Europa: “Deciderò se giocare a Praga o in Austria e poi eventualmente vedrò dove si potrà giocare“.

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