Cincinnati, Medvedev incanta e spreca: in semifinale va Bautista Agut

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Cincinnati, Medvedev incanta e spreca: in semifinale va Bautista Agut

Il russo domina il primo set, ma si spreca tanto (5/20 il dato sulle palle break) e si spegne alla distanza

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Roberto Bautista Agut - Cincinnati 2020 (via Twitter, @atptour)
 

Brutta sconfitta per il campione uscente del Western&Southern Open, Daniil Medvedev, che viene eliminato in tre set da Roberto Bautista Agut. Brutta non tanto per la caratura dell’avversario che è un ottimo giocatore e oggi lo ha dimostrato una volta di più, quanto per il modo in cui è maturata. Il russo infatti è entrato in partita splendidamente, dominando in lungo e in largo il primo set. Per mezz’ora buona di gioco, Bautista è stato una comparsa nello spettacolo del russo, un pretesto di lusso per mostrare al pubblico (ovviamente solo televisivo) tutto il repertorio.

Alla lunga però Medvedev si è spento, come se volesse accontentarsi di vincere il match con le marce basse, senza strafare, permettendo così allo spagnolo di rientrare e di riacquistare fiducia. Molti meriti vanno ovviamente a Bautista Agut che, come suo solito, non ha mollato ed è rimasto attaccato alla partita, ma oggi sulla bilancia pesano certamente di più i demeriti di Medvedev, il quale oltre a essersi messo nei guai, non è neanche riuscito a ritrovare in tempo utile il bandolo della matassa. In vista dello US Open, il russo dovrà trovare più equilibrio nella gestione delle energie e dei momenti topici (terribile ad esempio il dato sulle palle break convertite: 5/20). Bautista Agut invece vola meritatamente in semifinale dove troverà Novak Djokovic.

IL MATCH – La partita si mette subito bene per Medvedev, anche perché Bautista non sembra voler imporre un gran ritmo e gioca in maniera piuttosto conservativa. A queste velocità, il russo può andare avanti a palleggiare all’infinito in attesa di trovare la palla buona sulla quale accelerare. Medvedev fa registrare dieci vincenti nei primi quattro game e in men che non si dica vola sul 4-0. Bautista fa quel che può per rimanere in partita, anzi per iniziarla di fatto, ma il russo è un treno in corsa e chiude il parziale 6-1 in meno di mezz’ora.

In avvio di secondo set Bautista è costretto ad affrontare subito tre palle break consecutive, ma viene graziato dall’avversario che manca di precisione al momento di chiudere. Lo spagnolo sa di dover provare qualcosa di diverso e inizia a giocare in maniera più aggressiva, optando anche per una serie di oculate discese a rete. La scelta sembra pagare, almeno nella misura in cui toglie un po’ di ritmo a Medvedev che inizia a commettere qualche errore di troppo. Bautista riesce così a strappare la battuta all’avversario per la prima volta nell’incontro, ma non approfitta dell’occasione e con un brutto game al servizio rimette il russo in carreggiata.

La qualità della partita è scesa parecchio: entrambi sbagliano molto e l’ennesimo scambio di break è frutto più degli errori del giocatore in battuta che della bravura di chi risponde. Dal 4-3 (con break) in favore di Medvedev si passa dunque al 5-4 Bautista (senza break), con lo spagnolo che a dispetto dell’efficacia intermittente dei colpi è mentalmente in partita, mentre il russo inizia lentamente a chiudersi nella sua versione ultra-difensiva. Medvedev subisce così l’iniziativa dell’avversario e la paga cara, perdendo servizio e set. Dopo un’ora e venticinque minuti di gioco, siamo un set pari.

Il terzo set inizia subito in maniera altalenante: break Medvedev, controbreak Bautista. Nessuno dei due brilla oggi, ma lo spagnolo sembra più padrone della situazione e più in grado di ottenere il massimo dal poco a disposizione. Infatti è suo lo strappo decisivo che lo porta avanti 4-2, provocando la rabbia di Medvedev che decide di sfogarsi provando un paio di rovesci contro i teloni di fondocampo. Medvedev avrebbe altre tre occasioni per un immediato controbreak, ma non riesce a sfruttarle. Sotto 5-3, il russo torna a spingere come nel primo set e annulla due match point, procurandosi anche una palla break, la ventesima della sua partita. Anche stavolta però il tentativo di rientrare va a vuoto e Bautista riesce a chiudere il match con una robusta prima vincente.

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