John McEnroe, un uomo che nel mondo del tennis non ha bisogno di presentazioni, di sfuriate in campo, ne sa qualcosa. Nel 1990, nel suo match di ottavi di finale, una serie ripetuta di insulti a giudice di linea e di sedia, gli costò la squalifica. Quale persona migliore dunque per commentare l’incredibile e spiacevole episodio che ha coinvolto il n.1 del mondo Novak Djokovic, il quale, vittima del suo nervosismo, ha incidentalmente colpito alla gola con una palla, la giudice di sedia? 

“Abbiamo scherzato all’inizio del torneo che l’unica maniera in cui Novak poteva perdere questo Slam era che si battesse da solo. E invece è successo davvero”, ha esordito McEnroe, interpellato dall’emittente statunitense ESPN. Il suo giudizio nei confronti di Djokovic è particolarmente severo. “È stato un errore da principianti il suo. Non ha guardato dove stava tirando la palla. Io ho esperienza da questo punto di vista. Mi sono trovato in questa situazione. Bisogna stare attenti in campo”, ha sottolineato.

Il 7 volte campione Slam ha poi individuato nelle vicende che hanno coinvolto Nole fuori dal campo, in primis l’organizzazione del tanto contestato Adria Tour e la creazione del nuovo sindacato dei giocatori, la ragione della sua eccessiva agitazione in campo. “È incredibile quanto sia frustrato da quando è tornato in campo. Aveva ritrovato il suo gioco e poi fa una roba come questa. C’è troppa pressione su di lui. Le questioni fuori dal campo lo hanno condizionato”, ha commentato Mac.

L’impatto di questo episodio sulla legacy, come la chiamano al di là dell’oceano, del campione serbo? Pesantissimo secondo McEnroe. “Che gli piaccia o no ora sarà il cattivo per il resto della sua carriera. Sarà interessante vedere come gestirà questo ruolo”, ha concluso. A giudicare da come in passato Djokovic ha tratto energia dal tifo contrario, non ci dovrebbero essere problemi.