Il quinto set fatale a Shapovalov: Carreno Busta torna in semifinale a New York

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Il quinto set fatale a Shapovalov: Carreno Busta torna in semifinale a New York

Dopo quattro ore di battaglia, Pablo Carreno Busta supera Denis Shapovalov. Per lui seconda semifinale allo US Open

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Pablo Carreno Busta - US Open 2020 (photo by Simon Bruty/USTA)
 

[20] P. Carreno Busta b. [12] D. Shapovalov 3-6 7-6(5) 7-6(4) 0-6 6-3

Se le sono date di santa ragione per 4 ore e 9 minuti. Alla fine l’ultima risposta di diritto in rete di Denis Shapovalov ha segnato la resa del giocatore canadese che per lunghi tratti della partita è stato padrone del proprio destino, ma non ha saputo limitare gli alti e bassi al servizio e gli errori gratuiti per poter conquistare la sua prima semifinale in un torneo dello Slam. Negli ultimi quattro dello US Open ci è arrivato invece Pablo Carreno Busta, testa di serie n. 20, che torna in semifinaledopo il 2017, dimostrando che, nonostante la bizzarra conclusione del suo match con Djokovic, non è un abusivo nel weekend finale degli Slam.

Carreno Busta ha tenuto un rendimento alto e costante per tutto il match, esclusa la parte finale del quarto set durante la quale ha visibilmente tirato i remi in barca per risparmiare energie in vista del quinto. Non ha mai ceduto di un millimetro anche nei frangenti nei quali Shapovalov sembrava irresistibile, ed ha approfittato degli errori commessi dall’avversario nei momenti importanti, soprattutto il doppio fallo che ha siglato il break decisivo nel quinto set.

IL MATCH

Nonostante un paio di break nei primissimi giochi dell’incontro, Shapovalov ha iniziato molto centrato alla battuta e particolarmente oculato negli scambi da fondo. Il vecchio Denis farfallone che tirava sequenze causali di colpi tra il sublime e l’orribile senza nessun discernimento ha lasciato il posto a un giocatore che seleziona con molta più cura le palle su cui affondare le sue magnifiche accelerazioni e sulle quali portarsi a rete. Carreno Busta non ci ha capito molto in fase di risposta, finendo per raccogliere solo un punto in tre turni di battuta dopo il break iniziale. Shapovalov ha ottenuto il break all’ottavo game con una bella volée di diritto chiudendo poi il set subito dopo in 35 minuti con 14 vincenti, 10 gratuiti e 10 su 11 a rete.

L’efficacia della battuta del canadese è calata all’inizio del secondo parziale, nel quale si sono registrati quattro break, due per parte, nei primi sei giochi. La solidità di Carreno Busta da fondocampo ha iniziato a dare i suoi frutti costringendo Shapovalov a rischiare di più e di conseguenza a sbagliare di più: saranno 25 alla fine del parziale per lui i gratuiti, contro solo 19 vincenti. Denis ha così sentito la necessità di andare a rete con molta più continuità, anche se mai all’arma bianca e mantenendo comunque una percentuale accettabile (18/29). La dea bendata si è vestita di biancorosso nelle fasi finali del parziale: un set point per Carreno Busta sul 5-4 veniva deviato dal nastro su un passante di rovescio che avrebbe potuto essere vincente, e Shapovalov si issava al tie-break con un nastro vincente dopo un altro turno di battuta. Una risposta vincente su un serve an volley di Denis ha provocato il minibreak decisivo in favore di Carreno Busta che si è così aggiudicato il set dopo ben 77 minuti di battaglia.

Denis Shapovalov – US Open 2020 (photo by Simon Bruty/USTA)

L’inerzia è rimasta a favore dello spagnolo anche all’inizio del terzo parziale. Il primo break è arrivato al quinto gioco, con Carreno Busta che ha avuto anche una chance del 5-2 pesante un paio di game più tardi, stavolta annullata da un diritto vincente di Shapovalov. Ma un inatteso cambio di direzione del match, propiziato da una maggiore consistenza del canadese da fondocampo ha visto un parziale di 11 punti a 1 ristabilire l’equilibrio nei break e rovesciare il punteggio mandando Shapovalov in vantaggio per 5-4. Si è trattato però di un fuoco di paglia: nel tie-break è infatti stato di nuovo Carreno Busta a giocare meglio i punti finali portandosi da 3-4 a 7-4 con uno splendido passante di rovescio, un servizio vincente e un diritto lungolinea a sugellare la vittoria nel secondo tie-break dopo 68 minuti proprio allo scoccare della mezzanotte.

Al cambio di cambio un furibondo Shapovalov ha maltrattato il proprio asciugamano sbattendolo parecchie volte a terra, e ha richiesto alla madre in tribuna un nuovo paio di scarpe. Nei due set persi di un’incollatura al tie-break ha commesso la bellezza di 52 errori non forzati ed ha portato a casa solamente il 29% di punti quando ha servito la seconda palla.

La furia ha fatto bene al canadese perché al rientro in campo è schizzato immediatamente avanti di due break, intermezzati da un “perfect game” di servizio con quattro ace consecutivi, di cui uno con la seconda di servizio. Sull’ace finale (il settimo nel set) che ha siglato il 4-0 per Shapovalov, è apparso chiaro che Carreno Busta aveva deciso di lasciar andare il quarto parziale e concentrare tutte le sue energie sul quinto.

Il set decisive è partito con i ribattitori che hanno conquistato cinque punti nei primi cinque game. Poi il primo tentennamento è arrivato da Shapovalov: due gratuiti e un doppio fallo (sulla palla break) hanno concesso il break del 4-2 in favore di Carreno Busta che, perfezionando un parziale di 13-3 si è portato sul 5-2 a un passo dalla semifinale. Due game più tardi lo spagnolo non ha tremato, come del resto durante tutta la partita, e dopo 249 minuti di battaglia ha potuto gridare “Vamos” in direzione del suo angolo alzando le braccia al cielo verso uno stadio, purtroppo desolatamente vuoto.

CARRENO BUSTA VS ZVEREV

Pablo Carreno Busta troverà Sascha Zverev in semifinale. C’è solo un precedente tra i due, in favore del tedesco e risalente al Miami Open del 2018. Ma in base a quanto visto quest’oggi, per contrastare questo Carreno Busta, Zverev dovrà giocare una “classe più su” rispetto a quanto fatto nei quarti contro Coric.

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