Musetti, prima finale Challenger. Se vince entra nei primi 140 (Gazzetta). Il boom di Musetti. Cecchinato, la rinascita (Bertellino)

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Musetti, prima finale Challenger. Se vince entra nei primi 140 (Gazzetta). Il boom di Musetti. Cecchinato, la rinascita (Bertellino)

La rassegna stampa del 26 settembre 2020

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Musetti, prima finale Challenger. Se vince entra nei primi 140 (La Gazzetta dello Sport)

La prima finale non si scorda mai, soprattutto se in caso di vittoria ti proietta tra i primi 140 del mondo. Lorenzo Musetti, 18 anni, oggi contro il ben più esperto brasiliano Thiago Monteiro, 26 anni e 89 al mondo, si giocherà oggi il titolo a Forlì. […] Musetti, nella semifinale contro il sudafricano Lloyd Harris, ha ceduto il primo set, ma è partito benissimo nel secondo guadagnandosi un break poco prima che il rivale si procurasse un infortunio all’anca, ritirandosi e cedendo 4-6 6-0 4-1. «Dopo Roma ho acquisito fiducia – ha detto il carrarese -, però ci sono ancora tanti aspetti da migliorare» Dieci a Parigi Intanto al Roland Garros diventano 10 gli italiani nel tabellone maschile con l’ingresso di Giustino, al primo turno con Moutet, e Marco Cecchinato che nell’ultimo turno di qualificazione ha dominato Coppejans 6-1 6-2 (n.161). Per lui, semifinalista a Parigi nel 2018, l’esordio sarà tosto contro l’australiano De Minaur n. 27. Tra le donne si qualifica Sara Errani, che incrocerà Monica Puig, ma l’Italia è certa di avere una giocatrice al secondo turno. Martina Trevisan si è qualificata e all’esordio sarà protagonista di un derby con Camila Giorgi. Eredi di lusso Le qualificazioni regalano anche due nomi illustri come Sebastian Korda e Emilio Gomez. Si tratta dei figli di Andres, campione a Parigi nel 1990, e Petr che da quella finale uscì sconfitto. Intanto ieri lo spagnolo Fernando Verdasco è stato cancellato dal torneo per essere risultato positivo al Covid.

Il boom di Musetti (Roberto Bertellino, Tuttosport)

Missione compiuta per Lorenzo Musetti, che nel Challenger di Forfl (88.520 euro) centra la sua prima finale a questo livello proseguendo il percorso di crescita tecnica e popolarità intrapreso nell’ultimo mese. […] Ha dovuto adattarsi Musetti, soffrendo nel primo set, con partenza ad handicap (un break subito) e cercando di metabolizzare il tennis atipico del rivale, abile nel non dargli ritmo e al contempo ad incontrare i suoi fendenti. Vinta la prima frazione 6-4, però, Harris si è spento nella seconda, subendo il cambio di passo di Musetti, un po’ di eccessivo nervosismo e un piccolo problema fisico, per il quale non ha peraltro richiesto il medical time-out che via via ne ha limitato gli spostamenti. Il carrarino non ha perso concentrazione, dimostrando anche in questo maturità, e ha chiuso 6-0. All’inizio del terzo set è stato bravo in due occasioni ad evitare di subire il break, dal 15-40 del primo gioco e dal 30-40 del terzo ed ha invece strappato il servizio ad Harris nel quarto gioco. Ha tenuto quindi il proprio ed incassato il ritiro del rivale sul 4-1, volando in finale. «Innanzitutto mi dispiace per Harris – le dichiarazioni di Musetti dopo la semifinale -, è un bravissimo ragazzo e avrebbe meritato di vincere, visto che stava giocando meglio di me. Non era al 100%e ha preferito non rischiare ulteriori problemi, quindi ha deciso di ritirarsi. Io ero molto nervoso, non ho gestito bene il vento, ma chiaramente sono molto felice di questa prima volta in finale. L’avventura agli Internazionali d’Italia mi ha dato fiducia e consapevolezza, tuttavia so di dover lavorare ancora tanto per migliorare i vari aspetti del mio tennis». Quindi la mente si sposta alla finale, contro Thiago Monteiro. «Speravo di giocare il derby contro il mio amico Andrea Pellegrino, ma Monteiro è stato più bravo. E’ un avversario forte, top 100, mancino, ma di certo entrerò in campo per vincere». Il brasiliano in tre set ha domato l’altro semifinalista. Nella prima frazione il pugliese non ha sfruttato una palla break per andare a servire sul 5-4 e a sua volta ha subito il riscatto del giocatore verdeoro che ha chiuso al 10° gioco. Andamento opposto nel secondo set, vinto dall’azzurro 6-4. Nella terza frazione troppi però gli errori del tennista di Bisceglie, comunque autore di una gran settimana e 6-1 finale per Monteiro. Appuntamento oggi alle 12 dopo la finale di doppio tra Golubev-Vavassorie Bride-Cade

Cecchinato, la rinascita (Roberto Bertellino, Tuttosport)

Terzo main draw del Roland Garros negli ultimi tre anni, per Marco Cecchinato, semifinalista nel 2018. […] Il palermitano, che piano piano sta ritrovando colpi e convinzioni sotto la “cura” Sartori, ha rispedito al mittente in nemmeno un’ora di gioco e con il netto score di 6-1 6-2 il belga Kimmer Coppejans, n° 161 del mondo. A tratti il “Ceck” ha sciorinato rovesci di antica fattura tracciando il campo con maestria. Con lui salgono a nove gli azzurri presenti a Parigi. In avvio troverà l’australiano De Minaur, testa di serie n° 25. Giustino, invece, l’altro qualificato azzurro, sfiderà il francese Moutet. Le qualificazioni hanno deciso anche il primo avversario in tabellone del torinese Lorenzo Sonego. Sarà l’ecuadoriano Emilio Gomez, figlio di Andres che fu campione a Parigi nel 1990. Nelle qualificazioni femminili ha conquistato perla prima volta un posto nel main draw (la seconda in un Major dopo gli Australian Open 2020) la fiorentina Martina Trevisan, grazie al doppio 6-1 inflitto all’australiana Astra Sharma, n°132 del ranking. Per Martina sarà subito derby con Camila Giorgi. Sorride anche la 33enne romagnola Sara Errani, n°150 WTA e 24a testa di serie, che si è imposta 6-3 7-5 alla ceca Tereza Martincova, n° 121 WTA. Per l’ex n° 5 del mondo sarà la 12a presenza a Parigi dove ha giocato una finale (2012), una semifinale (2013) e due quarti (2014 e 2015). Errani chiamata alla prima in tabellone contro la portoricana Monica Puig. Nulla da fare, invece, per la torinese Giulia Gatto-Monticone, che cercava il terzo main draw Slam dopo i due (Roland Garros e Wimbledon) del 2019. Nel turno decisivo la 32enne azzurra, attuale n°156 WTA, ha ceduto 6-16-3 alla 24enne egiziana Mayar Sherif, n° 171 del ranking.

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