Roland Garros: meravigliosa Trevisan, è negli ottavi. Niente da fare per Cecchinato

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Roland Garros: meravigliosa Trevisan, è negli ottavi. Niente da fare per Cecchinato

Altra vittoria in rimonta per Martina Trevisan. Annulla due match point a Maria Sakkari e vola agli ottavi. Sconfitta in tre set per Marco Cecchinato contro Alexander Zverev

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Martina Trevisan - Roland Garros 2020 (foto via Twitter @rolandgarros)
 

Non ho parole. Questo più o meno il commento che ci siamo scambiati noi della redazione alla fine del match tra Martina Trevisan e Maria Sakkari. Ed è anche stata la prima frase pronunciata dal direttore Scanagatta durante la conferenza stampa con Martina, lui che la conosce da quanto era piccina piccina.

Eh sì perché non se l’aspettava nessuno, forse nemmeno lei, e tantomeno dopo quel primo set perso così malamente. Noi si era più concentrati sul match del Suzanne Lenglen, quello tra Marco Cecchinato e Alexander Zverev. Le belle prestazioni di Cecchinato ad inizio settimana e la forma balbettante del tedesco legittimavano qualche ambizione. Solo che è successo che i primi due set di Trevisan e di Cecchinato, quasi contemporaneamente, sono finiti per 6-1, gettando un’ombra un po’ cupa sul fine pomeriggio parigino che dopo il diluvio di qualche ora prima era regredito a quella solita maledetta pioggerellina che sta bagnando tutti quanti da giorni.

 

Poi però, quando tutto sembrava perduto, ecco la rinascita, anche questa volta quasi contemporanea, dei nostri due rappresentanti. Sakkari inizia a servire di peste nel secondo set, e Martina la punisce. Prima 3-0, 4-1 e poi 5-2. Nel tennis maschile invece il break è una cosa più seria e domanda più rispetto, tanto che quando Cecchinato aggredisce con i suoi rovesci e strappa la battuta a Zverev nel settimo game, e poi consolida sul 5-3, ci prepariamo tutti per una lunga serata sul Suzanne Lenglen a ricordare la primavera di due anni fa.

Ero 5-4 30-0 – ha ricordato Cecchinato nella conferenza stampa dopo il match – e non sono riuscito a chiudere il parziale. Peccato, perché avevo davvero voglia di giocare altri due set con Zverev, per mettere alla prova il mio livello. Ma quando giochi con giocatori di questo livello ti arriva una chance nel match, non di più, e se non la sfrutti è finita”.

Per Martina invece di chance ce ne sono state diverse, dal momento che ha servito per il secondo set due volte, sul 5-2 e sul 5-4, ma non ce l’ha fatta a conquistare il set subito. Lo ha fatto nella maniera più difficile, andando sotto 5-6, rifugiandosi poi nel tie-break dove ha annullato due match point (4-6) e vincendo gli ultimi quattro punti per trascinare la partita al terzo.

All’inizio non mi trovavo bene in campo – ha raccontato Martina Trevisan alla stampa italiana e internazionale – la terra era molto molto pesante, e le palle una volta passati i primi giochi erano davvero difficili da spingere. Lei [Sakkari] ha un gioco molto potente, per cui è riuscita ad adattarsi meglio di me all’inizio, e lì è andato via il primo set. Poi mi sono adattata ed ho cominciato a sentirmi a mio agio sul campo”.

 

Una volta iniziato il terzo set con un break per Sakkari in apertura si è temuto il peggio, ma quattro giochi consecutivi per Martina hanno fatto capire che il sogno non era così impossibile. Si è arrivati a Trevisan che serviva per il match sul 5-3, con un primo match point che ha beffardamente ricordato l’episodio della chiamata arbitrale dubbia del match contro Gauff: un rovescio di Sakkari nel palleggio è andato molto lungo, toccando la riga solo per un millimetro (forse), e Trevisan non ha fermato lo scambio, continuandolo e perdendolo. “C’è comunque un po’ di differenza con la palla dell’altro giorno – ha detto poi Martina – questa palla era vicinissima, se ha toccato ha toccato di poco, mentre quella contro Gauff era veramente fuori di molto”.

In ogni caso, il destino aveva già deciso: pochi punti dopo l’ennesimo gratuito di Sakkari permetteva a Trevisan di sfoderare il suo sorriso e di celebrare questo magnifico ottavo di finale al Roland Garros. “Sono veramente morta – ha commentato alla fine di tutto – davvero non so quanto sarei potuta andare avanti, non avevo più energie. Ora devo riposarmi, farò il massaggio, telefonerò a mio fratello che mi sta chiamando ripetutamente dalla fine della partita, e poi domani penserò a Bertens. L’ho già incontrata una volta, credo due anni fa, a Charleston, e preparerò la mia partita con il mio coach”.

Questo suo exploit ha fatto apparire Martina Trevisan anche sul radar della stampa internazionale, che si è collegata in massa per parlare con la tennista azzurra e soprattutto per chiederle del suo percorso personale, di quegli anni in cui aveva smesso di giocare e aveva dovuto combattere contro l’anoressia. “Penso che sia stata la decisione giusta da prendere in quel momento, avevo bisogno di tempo per crescere. Voglio dire a tutti quelli che stanno attraversando momenti difficili di non smettere mai di cercare la luce, perché alla fine del buio c’è sempre la luce“.

 

[Q] M. Trevisan b. [20] M. Sakkari 1-6 7-6(6) 6-3
[6] A. Zverev b. [Q] M. Cecchinato 6-1 7-5 6-3

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